Fienili, stalle, salumifici, caseifici e casera per la stagionatura. Sono questi i luoghi nei quali prenderà il via giovedì prossimo, 19 settembre, l’edizione 2019 della manifestazione ‘Il Bitto e le Stelle’, l’evento annuale, patrocinato da Regione Lombardia, che rende omaggio al famoso formaggio lombardo d’alpeggio. L’iniziativa è stata presentata, a Palazzo Pirelli a Milano, alla presenza degli assessori regionali Fabio Rolfi (Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi) e Massimo Sertori (Montagna, Enti locali e Piccoli Comuni).

L’iniziativa si snoderà attraverso il succedersi degli ambienti della fattoria e le isole di degustazione delle creazioni culinarie dedicate, preparate da diciannove chef che apporranno la propria firma su altrettante variazioni del famoso formaggio.

Sertori: scongiura lo spopolamento della montagna

“Un evento speciale – lo ha definito Sertori – perché introduce temi fondamentali da preservare, come identità e tradizioni e fornisce un messaggio culturale importante, sensibilizzando i consumatori ad utilizzare eccellenze enogastronomiche prodotte direttamente in montagna.

“Il Bitto – ha aggiunto – è simbolo della Valtellina, un territorio che vuole raccontare i sacrifici e i valori dei suoi abitanti e lo fa anche grazie a iniziative come quella che abbiamo presentato oggi, un’occasione per comunicare e promuovere il patrimonio culturale e paesaggistico. Mantenere la produzione di questi presidi enogastronomici di qualità – ha concluso – concorre in maniera importante anche alla manutenzione e conservazione delle nostre montagne e a scongiurarne lo spopolamento”.

Rolfi: promuove il territorio sotto il profilo turistico

“Si tratta – ha spiegato Rolfi – di una manifestazione che sposa in pieno la filosofia della Regione Lombardia: sfruttare le potenzialità del comparto agroalimentare per promuovere il territorio sotto il profilo turistico”.

“Il Bitto – ha sottolineato ancora l’assessore all’Agricoltura – è uno dei portabandiera della tradizione gastronomica lombarda e ha una rilevanza particolare perché è diretta espressione dell’agricoltura di montagna, una pratica eroica che Regione Lombardia sta sostenendo sotto il profilo economico e normativo e per la quale sarà prevista una specifica linea di finanziamento nel prossimo Piano di sviluppo rurale”.

Olimpiadi invernali 2016 saranno vetrina

Attraverso una virtuosa filiera corta che coinvolge i numerosi piccoli produttori e artigiani del territorio valtellinese e lariano, la storia e il consumo del Bitto hanno ormai travalicato i luoghi di produzione. E le Olimpiadi invernali 2026, saranno una straordinaria vetrina per questo longevo protagonista del comparto agroalimentare più tradizionale.

“La Valtellina sarà protagonista delle Olimpiadi invernali del 2026. Il comparto agroalimentare – ha concluso Rolfi – rappresenta senz’altro una delle eccellenze che intendiamo promuovere con maggior forza”.

Fonte: Regione Lombardia