La gestione della fertilità è una delle voci più influenti sulla redditività dell’impresa zootecnica. La performance riproduttiva nella specie caprina può essere incrementata migliorando la prolificità, la vita produttiva degli animali, la genetica, l’ambiente, lo stato di salute e l’alimentazione. Anche la manipolazione del fotoperiodo, lo sfruttamento del così detto “effetto maschio” e l’aumento dell’ingestione costituiscono le strategie più comuni per indurre il rilascio di ormoni endogeni che governano l’attività riproduttiva. L’applicazione di dispositivi per il rilascio o la somministrazione di ormoni esogeni (progesterone ed analoghi, prostaglandine ed analoghi, melatonina, gonodotropine ed analoghi) sono altrettanto diffuse nella realtà zootecnica ovicaprina. In questa review si intendono descrivere le attuali possibilità di utilizzo dei dispositivi interni di rilascio controllato di progesterone esogeno (CIDR) al fine di migliorare l’efficienza riproduttiva nella specie caprina.

Tipologie di CIDR

Gli attuali dispositivi CIDR sono costituiti da un supporto in silicone impregnato di progesterone sintetico ma simile per struttura a quello naturale, generalmente alla concentrazione del 9%. Il vantaggio, rispetto all’utilizzo delle spugne, consiste nella maggiore quantità di progesterone impregnata sul supporto, la riduzione dello scolo mucoso al momento della rimozione della spugna intravaginale e la possibilità di somministrare un composto di sintesi. Gli studi sull’efficacia e la sicurezza per la salute umana di tali prodotti sono relativi, al momento, agli ovini. Nella specie caprina le valutazioni sono ancora in corso, sebbene non si attribuisca la necessità di applicare di tempi di sospensione.

Uso dei dispositivi CIDR per la sincronizzazione degli estri nelle capre durante la stagione riproduttiva

I dati relativi all’efficacia dei dispositivi CIDR per la sincronizzazione degli estri nelle capre sono molto scarsi. In studi su pecore trattate con CIDR per circa 12 giorni si osservano ottime percentuali (91%) di animali in estro entro i 5 giorni dalla rimozione. Altri Autori affermano che capre di razza Nubiana trattate per 13 giorni con CIDR manifestavano estro (tasso di risposta: 100%) sia con Fluorgestone acetato (FGA) sia con Medrossiprogesterone acetato (MAP). La maggior parte delle capre oggetto di studio entrava in fase estrale tra le 30 e le 50 ore dopo la rimozione del dispositivo. Uno studio successivo condotto su capre di razza Boera riporta un tasso di risposta ed un tasso di gravidanza dopo inseminazione artificiale del 97% e 52% rispettivamente, in seguito a trattamento per 16 giorni con CIDR impregnati di FGA o di MAP e somministrazione di eCG al momento della rimozione del dispositivo. Un tasso di gravidanza maggiore dopo inseminazione artificiale (63%) è stato riportato in uno studio nel quale agli animali era somministrata PGF2α ma non eCG al momento della rimozione dell’impianto. Alcuni Autori affermano che un trattamento a lungo termine con CIDR potrebbe comportare l’ovulazione di una ovocellula alterata con conseguente riduzione della fertilità; a causa di ciò sono stati proposti protocolli della durata di 5 o 9 giorni con o senza la somministrazione di PGF2α o eCG al momento della rimozione. I dati ottenuti indicano che il tasso di risposta e di gravidanza delle capre in seguito a trattamento con CIDR di breve durata può raggiungere il 90% ed il 95%, rispettivamente. I dispositivi utilizzati, inoltre, contengono ancora una quantità sufficiente di principio attivo per la sincronizzazione a breve termine di altri animali e ciò conferisce un indubbio vantaggio economico.

Uso dei CIDR per l’induzione di un estro fertile nelle capre al di fuori della stagione riproduttiva

Gli ovicaprini rappresentano specie tipicamente poliestrali stagionali. Al di fuori della stagione riproduttiva le femmine non mostrano segni di estro né presentano ovulazione, ma l’introduzione di un nuovo soggetto maschio può indurre la liberazione di gonadotropine ipofisarie, di ormoni sessuali e crescita follicolare con o senza la manifestazione estrale (effetto maschio). Nelle pecore in anestro stagionale è stato osservato un tasso di gravidanza del 66% dopo trattamento per 5 giorni con CIDR e successiva introduzione dell’ariete nel gregge. Pochi sono invece gli studi riferiti alla specie caprina. Sono riportati tassi di risposta del 70-100% e tassi di gravidanza del 55-80% in capre in anestro stagionale cui erano somministrati CIDR in associazione o no a melatonina, ma la quest’ultima non si è dimostrata efficace nell’incrementare la performance riproduttiva. In altri lavori il protocollo prevedeva il mantenimento di CIDR per 5-6 giorni in associazione a eCG al momento della rimozione del dispositivo. I risultati ottenuti suggeriscono che la somministrazione di progestageni o progesterone prima dell’introduzione del nuovo maschio può essere utile per l’induzione di un estro fertile al di fuori della stagione riproduttiva.

Conclusioni

Gli studi sull’utilizzo dei dispositivi CIDR per la sincronizzazione ed induzione dell’estro nella specie caprina sono poco numerosi e comprendono un numero esiguo di animali. Ciò rende difficile individuare il protocollo più economico ed efficace, nonché potrebbe complicare le procedure di approvazione alla messa in commercio.

I dati preliminari suggeriscono che un periodo di trattamento di 5 giorni può essere sufficiente per l’induzione di un estro fertile in animali ciclici o in anestro stragionale, ma non è chiara l’utilità della somministrazione di gonadotropine o prostaglandine nella specie caprina. Ulteriori studi sono necessari per stabilire se l’utilizzo di tali principi attivi possa essere più efficace e vantaggioso, ad esempio, della manipolazione del fotoperiodo o dell’effetto maschio.

Use of controlled internal drug releasing (CIDR) devices to control reproduction in goats: a review.

Knights M., Singh-Knights D.

Animal Science Journal (2016), May 18

doi:10.1111/asj.12627