Pubblicato, in Gazzetta Ufficiale n. 285 del 6 dicembre 2023, il DPCM recante la riorganizzazione del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
Il Decreto prevede la suddivisione del Ministero in tre Dipartimenti principali:
1. Dipartimento della Politica Agricola Comune e dello Sviluppo Rurale (Art. 2)
2. Dipartimento della Sovranità Alimentare e dell’Ippica (Art. 3, qui non approfondito)
3. Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela, della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari (Art. 4)
Più nel dettaglio, come specificato dall’Art. 2, il Dipartimento per la Politica Agricola Comune e lo Sviluppo Rurale sovraintende e coordina le attività delle Direzioni Generali nell’esercizio delle seguenti funzioni:
a) Gestione delle relazioni internazionali, inclusa la partecipazione a iniziative bilaterali e multilaterali, relative alle competenze ministeriali;
b) Coordinamento dei rapporti con le istituzioni dell’Unione europea durante la fase di formulazione della normativa dell’Unione nel settore agricolo, rurale e forestale (ad eccezione della pesca). Questo comprende anche la gestione della rubrica agricoltura del Quadro Finanziario Pluriennale dell’Unione Europea, la programmazione, gestione e monitoraggio degli interventi finanziati dai fondi della Politica Agricola Comune (PAC), nonché la gestione degli interventi unionali di regolazione del mercato nell’ambito agricolo e agroalimentare, insieme alla gestione delle misure e degli interventi nazionali di sviluppo rurale. Inoltre, è responsabile della gestione del contenzioso legato agli aiuti FEAGA e FEASR;
c) Riconoscimento degli Organismi Pagatori conformemente alla normativa dell’Unione europea e supervisione delle loro attività;
d) Attuazione di interventi di assistenza agli indigenti e di contrasto agli sprechi alimentari;
e) Gestione dei rapporti tra agricoltura e ambiente, con particolare attenzione alla tutela e valorizzazione della biodiversità vegetale e zootecnica;
f) Definizione di politiche per la mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento agli stessi, inclusa la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’attività di ricerca in agricoltura;
g) Coordinamento del Servizio Fitosanitario Centrale e regolazione delle sementi e dei materiali di propagazione vegetale;
h) Elaborazione e coordinamento delle linee di politica forestale;
i) Promozione dell’economia montana e forestale, delle relative filiere produttive, e tutela e valorizzazione del patrimonio forestale.
Inoltre, ai sensi dall’Art. 4 anche il nuovo Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione delle Frodi dei Prodotti Agroalimentari, sovraintende e coordina l’attività delle rispettive Direzioni Generali nell’esercizio delle funzioni che di seguito di elencano:
a) Gestione delle attività di natura amministrativo-contabile, conformemente all’articolo 3, comma 3, del decreto-legge 11 gennaio 2001, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 marzo 2001, n. 49;
b) Contrastare le pratiche commerciali sleali nelle relazioni tra le imprese nella filiera agricola e alimentare, nonché in materia di commercializzazione dei prodotti agricoli e alimentari, ai sensi del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 198;
c) Prevenzione e repressione degli illeciti nella preparazione e nel commercio dei prodotti agroalimentari e dei mezzi tecnici di produzione per il settore primario, ai sensi del decreto-legge 18 giugno 1986, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1986, n. 462;
d) Vigilanza sull’attività di controllo degli organismi pubblici e privati nell’ambito dei regimi di produzioni agroalimentari di qualità registrata, ai sensi dell’articolo 1, comma 1047, della legge 27 dicembre 2006, n. 296;
e) Elaborazione dei programmi di controllo per contrastare l’irregolare commercializzazione dei prodotti agroalimentari introdotti da Stati membri o Paesi terzi e i fenomeni fraudolenti che generano situazioni di concorrenza sleale tra gli operatori, ai sensi del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2005, n. 231;
f) Comunicazione istituzionale in raccordo con il Dipartimento della Sovranità Alimentare e dell’Ippica;
g) Rapporti con le istituzioni dell’Unione europea e con gli altri Stati membri, nonché con i Paesi terzi, per le tematiche di competenza del Dipartimento.
Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo 21 dicembre e dalla sua attuazione non deriveranno nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.
Il nuovo DPCM è un segnale di rinnovamento che promette di potenziare e ottimizzare le risorse per affrontare le sfide attuali e future nel campo agricolo.