Studi differenti hanno dimostrato che l’utilizzo di Oxilem in allevamento, riduce drasticamente le percentuali di micotossine lasciando inalterato il contenuto di vitamine e principi attivi.

In questo nuovo articolo della Rubrica “Oxilem” affrontiamo  l’effetto antimicotossinico, oggetto di due studi “Valutazione dell’effetto adsorbente di Oxilem contro le tossine Zearalenone, Ocratossina A e Alfatossina B1 tramite UPLC-MS e HPLC-FLD e tramite modello di digestione in vitro” condotto presso l’Università di Parma e “Valutazione della concentrazione di micotossine nel fegato, dell’effetto della contaminazione da micotossine a livello intestinale e infine valutazione del tasso di mortalità presso un allevamento di polli trattati con Oxilem” condotto da un gruppo di ricerca tunisino (St avicole El Matmoura 72 avenue sidi salah 2036 choutrana 1 sidi salah la soukra ariana, Tunis)

Le micotossine sono sostanze chimiche tossiche e cancerogene con basso peso molecolare, prodotte dal metabolismo di funghi che proliferano e producono tali composti in particolari condizioni climatiche e di umidità. Queste sostanze tossiche entrano nella filiera alimentare (animale ed umana) attraverso la contaminazione delle colture destinate alla produzione di alimenti e mangimi. Le micotossine di maggiore interesse come contaminanti alimentari sono prodotte da muffe del genere Aspergillus (Aflatossine, Ocratossine), Fusarium (Zearalenone, Fumonisina, DON, Tossina T-2), Penicillium (Ocratossine) (Le micotossine nella filiera agro-alimentare, 2004).

Tali composti manifestano tossicità acuta e cronica nell’uomo e negli animali come conseguenza della loro azione lesiva sulle funzioni cellulari, esplicando azione nefrotossica (ocratossine), epatotossica (aflatossine), immunotossica (aflatossine, ocratossine), mutagena (aflatossine), teratogena (ocratossine) e cancerogena (aflatossine, ocratossine, fumonisine) (Ministero della Salute, 2011). La presenza di micotossine in allevamento rappresenta, prima di tutto, un problema sanitario legato alle alterazioni anche importanti del quadro fisiologico degli animali che le ingeriscono, ed è anche un problema economico e gestionale a causa della diminuzione della qualità dei prodotti finali come latte e formaggio, poiché le micotossine o i loro derivati, dall’animale possono essere trasferite in questi prodotti finali (Le micotossine nella filiera agro-alimentare, 2004).

Oggi si sta valutando di intervenire in ambito zootecnico limitando l’assorbimento gastrointestinale delle tossine con agenti adsorbenti, cioè composti in grado di legare le micotossine evitandone la dissociazione nel tratto gastrointestinale. Il complesso tossina-adsorbente viene infatti eliminato inalterato attraverso le feci, determinando una riduzione importante dell’assorbimento delle micotossine con conseguente diminuzione dell’effetto tossico per gli animali e riduzione del passaggio di tali composti nei prodotti destinati al consumo umano (EFSA).

È stato suggerito inoltre, che lo stress ossidativo svolga un ruolo chiave nel meccanismo di tossicità di diverse micotossine, per cui può risultare fondamentale utilizzare un prodotto a base di polifenoli antiossidanti (Grešáková, et al., 2012). In collaborazione con l’Università di Parma è stato valutato l’effetto adsorbente di Oxilem, confrontandolo con un prodotto adsorbente specifico formulato da una nota azienda internazionale. Inizialmente sono stati testati l’adsorbimento e la capacità sequestrante di Oxilem, simulando in soluzione le condizioni di pH del duodeno e nello stomaco, nei confronti delle tossine Zearalenone, Ocratossina A e Alfatossina B1. L’analisi è stata effettuata con UPLC-MS (Ultra performance liquid chromatography mass-spectrometry, che consente l’estrazione e poi l’identificazione dei composti analizzati) e HPLC-FLD (High Performance Liquid Chromatography with fluorescence detector).

Tabella 1. Risultati ottenuti (Università di Parma, 2014).

Il modello di digestione in vitro è stato applicato in modo da rappresentare le condizioni reali in cui l’assorbente di micotossine deve esplicare la sua funzione protettiva/preventiva; tale modello simula le diverse fasi del processo digestivo dalla cavità orale (si utilizza una soluzione contente sali inorganici e alfa-amilasi per simulare la saliva), allo stomaco (soluzione contente pepsina per simulare i succhi gastrici) e infine al duodeno (soluzione contenente tripsina e chimotripsina per il succo duodenale). L’applicazione di tale approccio, come già detto, testa la stabilità del materiale adsorbente in condizioni fisiologiche.

È emerso pertanto il potenziale detossificante di Oxilem contro le intossicazioni da Zearalenone, Ocratossina A e Alfatossina B1 è paragonabile alle prestazioni di uno specifico prodotto adsorbente (XXX). Si è voluto poi approfondire anche in vivo l’effetto adsorbente di Oxilem e gli effetti che ha sull’equilibrio dell’intestino, presso un allevamento di polli in Tunisia (St avicole El Matmoura 72 avenue sidi salah 2036 choutrana 1 sidi salah la soukra ariana,Tunis).

In particolare, è stata misurata l’attività adsorbente di Oxilem nei confronti delle tossine T-2, Ocratossina A e Fumonisina B1, confrontando la concentrazione di micotossine nel fegato di polli controllo con polli alla cui razione contaminata è stato aggiunto Oxilem (animali trattati). Come è noto, condizioni di intossicazione possono determinare importanti squilibri a carico dell’intestino, pertanto è stato valutato l’effetto della contaminazione da micotossine a livello di popolazione microbica intestinale (Enterobacteriaceae, Lactovacullus, Bifidobacterium), ammoniaca, acido lattico ed acetico, in presenza o in assenza di Oxilem, e di conseguenza il tasso di mortalità (Dott. Radhouane, 2014). I risultati sono sintetizzati in tabella:

Tabella 2. Risultati ottenuti (Dott. Radhouane, 2014).

È emerso che la concentrazione di Ocratossina A, fumonisina B1 e Micotossina T2 nel fegato diminuisce rispettivamente del 42%, 28% e 25% nel gruppo trattato con Oxilem rispetto al controllo e che in polli trattati con Oxilem si evidenzia un ripristino della flora intestinale, essenziale per il recupero delle normali funzioni metaboliche, e livelli di ammoniaca, acido lattico ed acetico prossimi ai livelli di animali sani; inoltre, per animali la cui razione contaminata da micotossine è stata integrata Oxilem, il tasso di mortalità scende al 6,75%, rispetto a soggetti controllo, per cui tale valore è pari al 21,55%.

Risulta evidente da questi test in vivo e in vitro come Oxilem sia un ottimo adsorbente di micotossine e come sia fondamentale al fine di ripristinare il quadro sanitario degli animali. È emerso inoltre che Oxilem, pur avendo un così importante effetto contro le micotossine, non distrugge le vitamine ed i principi attivi; al contrario, c’è un effetto sinergico tra i polifenoli contenuti in Oxilem con la vitamina E quale promotore dei sistemi enzimatici antiossidanti (Università di Parma, 2014).