Ieri, durante 244esima seduta dell’Assemblea del Senato ha avuto luogo il question time con i Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, dell’agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, e per lo sport e i giovani, Andrea Abodi.

Il Ministro Lollobrigida è intervenuto al question time per rispondere tra le altre ad un’interrogazione illustrata dal senatore Luigi Nave (M5S) in merito alle misure di tutela della mozzarella di bufala campana DOP.

La questione, di cruciale rilevanza per uno dei comparti agroalimentari più emblematici del Paese, ha sollevato preoccupazioni legate a frodi nella tracciabilità del latte di bufala, all’utilizzo di latte estero non dichiarato e alla sostenibilità economica del settore, già gravemente colpito dall’aumento dei costi di produzione e soprattutto da epidemie come brucellosi e tubercolosi che hanno praticamente falcidiato la maggior parte del patrimonio bufalino casertano (quasi l’80%).

L’interrogazione e le criticità evidenziate

Nel suo intervento, il l’onorevole Nave ha sottolineato come la crisi del comparto bufalino casertano abbia causato perdite significative, aggravate dall’importazione di cagliata di latte di bufala dall’estero, spesso non tracciata. Questo fenomeno, secondo Nave, mina il valore del marchio DOP, alterando le dinamiche di mercato e penalizzando i produttori locali.

Nave ha inoltre richiamato l’attenzione su episodi di frode, denunciati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, e ha chiesto l’adozione di misure strutturali, tra cui un sistema centralizzato per il controllo della filiera e un piano triennale di monitoraggio volto a garantire la trasparenza.

La risposta del Ministro Lollobrigida

Il Ministro Lollobrigida ha riconosciuto la gravità delle criticità evidenziate, ribadendo l’impegno del Governo Meloni per la salvaguardia della filiera e la valorizzazione della mozzarella di bufala campana DOP, eccellenza italiana apprezzata a livello globale.

Tra le azioni già intraprese, Lollobrigida ha menzionato:

  • Potenziamento dei controlli: Nei primi dieci mesi del 2024, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi (ICQRF) ha effettuato 441 ispezioni, superando quelle del 2023. Parallelamente, il Comando dei Carabinieri per la tutela agroalimentare ha intensificato le attività ispettive.
  • Cabina di regia interforze: Istituita lo scorso anno, coordina enti come l’Agenzia delle Dogane, AGEA, Capitaneria di Porto e Guardia di Finanza, con l’obiettivo di prevenire le importazioni fraudolente e rafforzare la tracciabilità.
  • Miglioramento della piattaforma informatica: La piattaforma del latte di bufala, gestita dal SIAN, sarà ottimizzata per verificare in modo più efficace la provenienza e la destinazione del latte bufalino.

Lollobrigida ha inoltre annunciato un disegno di legge, in corso di elaborazione, che includerà norme specifiche per inasprire le sanzioni contro le violazioni della tracciabilità, garantendo un maggiore presidio del settore.

La replica e il monito dell’opposizione

Nel suo intervento di replica, la senatrice Gisella Naturale (M5S) ha riconosciuto gli sforzi del Governo, ma ha sottolineato la necessità di un approccio più incisivo e personale da parte del Ministro. Ha invitato Lollobrigida a garantire che i fondi destinati alla biosicurezza e al comparto bufalino vengano impiegati efficacemente e sotto un controllo rigoroso, per evitare sprechi e salvaguardare un settore strategico per l’economia e l’occupazione locale.

Il dibattito ha evidenziato l’importanza di un impegno sinergico per tutelare uno dei simboli del Made in Italy, minacciato da sfide economiche e strutturali. Il Governo ha promesso di intensificare le misure di controllo e valorizzazione, ma il settore attende ora risultati concreti per garantire la sostenibilità e l’integrità della filiera bufalina campana.