I nutrizionisti che si occupano di ruminanti sanno bene che ogni qualvolta si appronta un piano alimentare, o si voglia adottare un additivo, si deve aver ben chiaro quale siano i fabbisogni del rumine e quelli della bovina. Il rumine è una grande opportunità evolutiva, ma proprio per il suo essere un fermentatore sono pochi i nutrienti e principi attivi che possono arrivare indenni al resto del tratto gastro-intestinale.

Ci sono molecole importanti, tipo gli acidi grassi poli-insaturi come gli omega 3 e omega 6 e quelli a media e corta catena, buona parte delle vitamine e delle proteine, e alcuni amminoacidi, che possono avere effetti benefici sulla salute degli animali ma che, se non adeguatamente rumino-protetti, non raggiungono per niente (o lo fanno in quantità insufficiente) i punti di assorbimento intestinale.

Fino ad ora l’industria ha messo a disposizione singoli principi e nutrienti rumino-protetti con vari tipi di tecnologie.

La SILO ha inventato una tecnologia assolutamente innovativa per proteggere tutte le molecole da far arrivare indenni all’intestino, chiamandola Nautilus in onore dell’immaginario sottomarino ideato e comandato dal Capitano Nemo nei romanzi “Ventimila leghe sotto i mari”  e “L’isola Misteriosa” , frutto del mirabile ingegno visionario di Giulio Verne.

In questa videointervista Manuela Parini spiega nei dettagli le opportunità offerte da questa tecnologia.

Per saperne di più sulla storia di questa azienda guarda anche “SILO SpA: 50 anni di economia circolare“. Maggiori informazioni sui prodotti sono invece disponibili qui.