In data odierna è entrato in vigore il provvedimento, pubblicato in gazzetta ufficiale il 18 maggio 2023, che istituisce la Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari.

La Commissione, istituita con la L. n. 53 del 10 maggio 2023, è composta da diciotto senatori e diciotto deputati nominati rispettivamente dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Presidente della Camera dei deputati, in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari. Il suo obiettivo principale è quello di individuare eventuali attività illecite, analizzare le cause e le responsabilità, e fare raccomandazioni per migliorare le politiche e le normative esistenti al fine di prevenire futuri illeciti e tutelare l’ambiente e la salute pubblica.

Tra i compiti attribuiti, dall’art. 1, alla Commissione rientra quello di svolgere indagini sull’esistenza di attività illecite nel settore agricolo e agroalimentare, comprese quelle  connesse a forme di criminalità organizzata, commesse anche attraverso sofisticazioni e contraffazione di prodotti enogastronomici, di etichettature e di marchi di tutela, compreso il loro traffico transfrontaliero, anche ai fini dell’aggiornamento e del potenziamento della normativa in materia di reati agroalimentari, a tutela della salute umana, del lavoro e dell’ambiente nonché del contrasto del traffico illecito di prodotti con marchio «made in Italy» contraffatti o alterati.

Tra l’altro la Commissione:

  • svolge indagini atte a far luce sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e dei rifiuti di imballaggio, sulle organizzazioni in esse collegate con specifico riferimento alle associazioni di cui agli artt. 416 e 416-bis del codice penale.
  • Individua le attività illecite connesse al traffico transfrontaliero dei rifiuti, anche pericolosi.
  • Verifica l’eventuale sussistenza di comportamenti illeciti nell’ambito della pubblica amministrazione e dei soggetti pubblici operanti nella gestione del ciclo dei rifiuti e dei servizi di smaltimento degli stessi.
  • Indaga su attività illecite legate agli incendi e al trattamento dei rifiuti, inclusi depositi, trattamento e smaltimento, nonché siti abusivi di discarica.
  • Verifica il compimento di eventuali attività illecite e la sicurezza dei siti inquinati, inclusi impianti minerari dismessi, bonifiche e gestione rifiuti radioattivi.
  • Verifica la presenza di attività illecite nella gestione del servizio idrico integrato, inclusi impianti di depurazione, trattamento dei gessi e smaltimento di fanghi e reflui.
  • Indaga sulle attività illecite legate al fenomeno delle cosiddette «zoomafie» e verificare la corretta applicazione del titolo IX-bis del libro secondo del c.p.

La Commissione nell’espletare le proprie funzioni può chiedere ed ottenere copie di atti e documenti relativi a procedimenti e inchieste in corso presso l’autorità giudiziaria o altri organi inquirenti nonché copie di atti e documenti relativi a indagini e inchieste parlamentari, anche se coperti dal segreto. Segreto a cui i componenti della Commissione sono tenuti per tutti gli atti e i documenti acquisiti durante l’inchiesta.

La Commissione è rinnovata dopo il primo biennio dalla sua costituzione e i suoi componenti possono essere riconfermati. Le spese per il funzionamento della stessa sono stabilite nel limite massimo di 300.000 euro per l’anno 2023 e per ciascuno degli anni successivi.