Positivo il voto di oggi a Bruxelles sulla relazione del Parlamento europeo sulla Strategia Farm to Fork, approvata a larga maggioranza, con oltre tre quarti dei voti favorevoli, dalle Commissioni AGRI e ENVI. Tra gli elementi pricipali della posizione del PE sulla strategia: più terreno per l’agricoltura biologica, obiettivi di riduzione vincolanti per l’uso dei pesticidi, revisione degli standard di benessere animale ed un reddito più equo per gli agricoltori che producono cibo in modo sostenibile.

I sistemi alimentari dell’UE devono ridurre la loro impronta ambientale e climatica, pur continuando a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, un’alimentazione sana ed un reddito equo agli agricoltori.

I deputati delle Commissioni ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare (ENVI) e agricoltura (AGRI) del Parlamento europeo hanno adottato oggi la relazione sulla strategia Farm to Fork con 94 voti favorevoli, 20 contrari e 10 astensioni.

Gli europarlamentari hanno accolto con favore la strategia, presentata dalla Commissione nel maggio 2020, che ritengono essere importante per offrire ai consumatori europei diete eque, rispettose degli animali, salutari, di alta qualità e convenienti.

Grazie al lavoro degli ultimi mesi, il Parlamento europeo ha rimesso al centro della Strategia Farm to Fork non soltanto la dimensione ambientale dei nostri sistemi alimentari, ma anche quella sociale ed economica, dando ai nostri produttori una prospettiva più positiva rispetto all’impianto inizialmente messo sul tavolo dall’Esecutivo Ue“. È il commento di Paolo De Castro e Pina Picierno, membri S&D della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, sul voto.

“Siamo riusciti a portare avanti le storiche battaglie del Partito Democratico, con un testo finale che chiede non solo l’estensione a tutti i prodotti agroalimentari di un sistema di etichettatura di origine obbligatoria a livello europeo, ma anche di garantire la tracciabilità del cibo che arriva sulle nostre tavole coinvolgendo produttori, distributori ed il settore Horeca. Al tempo stesso – proseguono gli eurodeputati PD – siamo riusciti a contrastare gli attacchi francesi e dei paesi nordici alle nostre eccellenze agroalimentari, ottenendo che eventuali sistemi di etichettatura nutrizionale abbiano solamente una finalità informativa, senza influenzare i consumatori tramite sistemi a colori, e siano basati su porzioni definite per i prodotti e non su un riferimento unico per tutte le categorie di prodotto, come invece vorrebbero le grandi multinazionali del cibo a favore del Nutriscore”.

Sul fronte della sostenibilità, il nostro impegno è stato quello di garantire ai nostri agricoltori l’accesso a tutte le alternative tecnologiche a disposizione, a partire dalle nuove biotecnologie sostenibili, al fine di poter migliorare l’impatto ambientale delle produzioni“. “Grazie al lavoro del Parlamento – concludono i due europarlamentari – adesso la Strategia Farm to Fork potrà davvero essere lo strumento con cui l’Italia e l’Unione europea possano diventare capofila verso sistemi sempre più sostenibili, in grado di produrre cibo sano, sufficiente e di qualità per i nostri consumatori, garantendo un adeguato guadagno ai nostri produttori”.

Pesticidi e protezione degli impollinatori

I deputati delle Commissioni agricoltura e ambiente ritengono che, sebbene l’UE disponga di uno dei sistemi più rigorosi al mondo, il processo di approvazione dei pesticidi debba essere migliorato e che l’attuazione debba essere monitorata meglio. Sono inoltre necessari obiettivi di riduzione vincolanti per l’uso dei pesticidi. Gli Stati membri dovrebbero attuare tali obiettivi nelle revisioni dei loro piani strategici della PAC. La Commissione dovrebbe elaborare un piano per ridurre al minimo gli input sintetici in agricoltura e gli Stati membri dovrebbero effettuare un monitoraggio sistematico della biodiversità sui terreni agricoli, compresi gli impollinatori. I deputati hanno anche chiesto di recente obiettivi vincolanti sulla biodiversità.

I deputati ribadiscono l’appello del Parlamento alla Commissione affinché questa garantisca che la revisione della Bee Guidance porti a una protezione delle api al livello stabilito dalla guida dell’EFSA del 2013, in linea con la sua obiezione del 23 ottobre 2019.

Emissioni di gas ad effetto serra (GHG)

I deputati delle due Commissioni affermano che l’agricoltura e la silvicoltura svolgono un ruolo importante nell’affrontare il cambiamento climatico. Le emissioni di gas a effetto serra devono essere ridotte ed i pozzi naturali di assorbimento del carbonio migliorati. Gli eurodeputati ritengono che il “Fit for 55 in 2030 package” debba regolamentare e fissare obiettivi ambiziosi per le emissioni dell’agricoltura e del relativo uso del suolo.

Sebbene i deputati vedano l’agroforestazione come uno strumento per ridurre la pressione sulle foreste naturali, questi sottolineano l’importanza di criteri solidi e rigorosi per la produzione di energia rinnovabile basata sulla biomassa e invitano la Commissione a presentare criteri basati sulla scienza nell’ambito della revisione della Renewable Energy Directive.

Benessere animale

Secondo i deputati, sono necessari indicatori comuni e scientificamente fondati sul benessere degli animali per garantire una maggiore armonizzazione nell’UE. Gli eurodeputati concordano inoltre sulla necessità che la Commissione valuti l’attuale legislazione dell’UE per vedere se sono necessarie modifiche. Ribadiscono inoltre la loro richiesta alla Commissione di presentare una proposta per eliminare gradualmente l’uso delle gabbie nell’allevamento di animali dell’UE, possibilmente entro il 2027.

Gli europarlamentari hanno poi aggiunto che, a meno che gli standard di produzione animale nei paesi terzi non siano allineati a quelli dell’UE, le importazioni di prodotti animali da questi paesi non dovrebbero essere consentite.

Agricoltura biologica

I deputati concordano sul fatto che l’agricoltura biologica sarà una parte importante del percorso dell’UE verso sistemi alimentari più sostenibili e sostengono l’ambizione di aumentare la superficie coltivata a biologico dell’UE entro il 2030. Lo sviluppo e la crescita del settore devono essere accompagnate da sviluppi orientati al mercato ed alla catena di approvvigionamento.

Sostegno agli agricoltori

Gli agricoltori hanno un reddito inferiore rispetto ad altri operatori lungo la filiera agroalimentare ed al resto dell’economia. I deputati chiedono pertanto alla Commissione di intensificare gli sforzi, anche attraverso l’adeguamento delle regole sulla concorrenza, per rafforzare la loro posizione nella filiera, in modo che possano guadagnare una quota equa del profitto derivante dal cibo prodotto in modo sostenibile.

I deputati ritengono inoltre che i giovani agricoltori avranno un ruolo chiave nella realizzazione della transizione verso un’agricoltura sostenibile.

Infine, i deputati ritengono che anche le norme relative agli appalti pubblici dovrebbero essere modificate per incoraggiare la produzione alimentare sostenibile, compresi gli alimenti tradizionali e tipici con indicazioni geografiche.

Prossimi passi

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