Il Consiglio dei Ministri ha approvato venerdì il decreto che introduce un nuovo sistema sanzionatorio sotto forma di riduzione dei pagamenti ai beneficiari della PAC.

Durante la seduta di venerdì 9 dicembre a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, l’attuazione del regolamento (UE) 2021/2116 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 dicembre 2021, sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune, recante l’introduzione di un meccanismo sanzionatorio, sotto forma di riduzione dei pagamenti ai beneficiari degli aiuti della politica agricola comune.

In Consiglio dei Ministri – ha dichiarato il Ministro Masaf Francesco Lollobrigidaabbiamo approvato il decreto con le nuove sanzioni per chi non rispetta le norme a tutela dei diritti dei lavoratori, comprese quelle contro il caporalato in agricoltura. Per la prima volta, i responsabili di queste infrazioni non potranno ricevere gli aiuti economici e, in generale, i benefici previsti dalla Politica agricola comune.”
“IIl provvedimento di oggi – ha proseguito – si aggiunge al decreto sulla condizionalità sociale che ho firmato circa un mese fa insieme ai ministri dell’Interno, del Lavoro e della Salute. Continuiamo, con atti concreti, a portare avanti le nostre politiche di contrasto allo sfruttamento dei lavoratori e di tutela dei diritti, della salute e della sicurezza sul lavoro.

Il testo approvato disciplina quindi il sistema sanzionatorio, da attuare sotto forma di riduzione dei pagamenti ai beneficiari, riguardante la Politica Agricola Comune per il periodo 2023-2027, nei casi in cui le sanzioni non siano più stabilite dalla nuova normativa europea ma siano lasciate all’autonoma regolamentazione degli Stati membri.

Le riduzioni e le esclusioni previste sono determinate per garantire l’efficace tutela degli interessi finanziari dell’Unione, imponendo sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive, assicurando nel contempo un sistema di riduzioni o esclusioni modulate in funzione della gravità, portata, permanenza o ripetizione dell’inosservanza rilevata, nonché l’intenzionalità dell’inosservanza constatata.

La nuova normativa prevede per la prima volta un sistema che integra il sostegno concesso ai beneficiari con l’obbligo di rispettare le norme relative ai rapporti di lavoro, sia come percettori dei pagamenti diretti che di pagamenti ambientali, per aree con vincoli naturali o altri vincoli specifici nell’ambito dello sviluppo rurale (c.d. condizionalità sociale).

Si prevede una procedura di “ravvedimento operoso”, con riduzione delle sanzioni in caso di adempimento da parte del beneficiario, nei tempi indicati, agli obblighi nazionali in materia di legislazione sociale e di lavoro.