Va riservato un plauso al Comitato Sammarinese di Bioetica per aver affrontato il tema del COVID-19 in rapporto agli animali da compagnia e da reddito.

Il documento non richiede particolari commenti perché è chiaro di per sè.

Un documento di bioetica, però, spesso nasce da un’esigenza specifica e le riflessioni comportate dalla sua produzione possono fornire indicazioni per ulteriori osservazioni.

La bioetica prende in considerazione i dati scientifici e fa considerazioni di etica applicata, cioè adatta ad affrontare problemi pratici, senza dettare protocolli ma definendo linee di pensiero utili in situazioni anche diverse.

Il fenomeno epocale costituito dalla pandemia COVID-19 può probabilmente essere interpretato in vari modi, ma è veramente importante leggerlo in una chiave in particolare. Una chiave che risulta molto vicina al mondo agricolo e allevatoriale, e che non è altrettanto vicina alla cultura molto più diffusa e dominante di impronta giuridica ed economica, forse meglio dire economicista, condivisa da modelli propri sia dell’ipercapitalismo che del comunismo.

Sicuramente le competenze economiche e giuridiche nell’attuale realtà sono state preponderanti rispetto alle altre. L’apporto delle scienze, e in particolare della Biologia, non avrebbe però dovuto essere trascurato. Si è pianificato un mondo di commerci internazionali ma non si è tenuto conto che gli “oggetti non viventi” sono diversi dagli “esseri viventi”, per cui infestioni (da parassiti) e infezioni (da microrganismi come virus e batteri) potevano avere un campo molto più libero in un modo globalizzato.

Un produttore primario potrebbe chiedersi come mai in una piccola azienda debba prevedere e analizzare i rischi, e attuare l’HACCP per le sue produzioni, mentre per l’intero pianeta i pianificatori e ottimizzatori, appartenenti a governi e organizzazioni internazionali, possono non farlo e far correre rischi mortali all’intera specie umana?

 

E’ disponibile qui la risposta del Comitato Sammarinese di Bioetica alla richiesta di parere sugli aspetti bioetici riguardanti il benessere animale in relazione all’emergenza sanitaria da COVID-19.