Il Dr. Alberto Provasi, nutrizionista di Norvet e consulente dell’Azienda Canili di Chizzoni, insieme a Enrico Appiano, Sales Director EU di Perstorp Animal Nutrition, ha incontrato Roberto Chizzoni, titolare dell’Azienda Canili di Chizzoni a Bozzolo (MN), per discutere alcuni fattori chiave per le vacche da latte ad alte prestazioni, con particolare attenzione alle fermentazioni degli alimenti insilati e alle conseguenze che hanno sugli animali, e sulla produzione e benessere della mandria.

Che differenza riscontrate nell’alimentazione degli animali con insilati e pastoni di cereali rispetto agli equivalenti essiccati?

Roberto Chizzoni: “Facendo latte alimentare, l’alimentazione con prodotti umidi ha sempre caratterizzato il sistema di razionamento della mia mandria. La dieta, che comprende numerosi alimenti insilati, è stata fatta al fine di razionalizzare il lavoro in campagna e aumentare le performance produttive nella stalla; insomma, ho sempre puntato a massimizzare l’ingestione di sostanza secca e di conseguenza la produzione di latte.”

Quali sono i consigli che vorresti dare per fare un ottimo insilato?

Roberto Chizzoni: “L’insilato deve avere un SS adeguato al momento della raccolta. Credo sia giusta una percentuale nel silomais che va dal 30 al 32%; quindi, ad esempio, nelle miscele di cereali con trinciatura diretta in campo penso sia adeguato un valore di SS pari al 27/28%.

L’obiettivo è portare alla bocca degli animali fibra altamente digeribile. Buone pratiche di insilamento, comprese anche le dimensioni di taglio, la dinamica di rottura della granella, la compressione della massa, l’epoca di raccolta e la sanità del foraggio in campo, sono tutti aspetti essenziali per ottenere un prodotto eccellente”.

Hai mai aperto un insilato caldo, deteriorato e contaminato da micotossine?

Roberto Chizzoni: “Mi è già successo di aver aperto e gestito un prodotto caldo, così come mi è capitato di aprire un insilato con profili fermentativi che non erano corretti. Mi è capitati in anni passati. L’esperienza è avvenuta con dei cereali pre-appassiti dove, per una errata valutazione dei tempi di appassimento, si sono verificate fermentazioni anomale nella massa con un’elevata quantità di butirrico, ammoniaca e nitrati”.

Pensa che una maggiore attenzione e l’uso di additivi specifici possano eliminare questi problemi?

Roberto Chizzoni: “L’attenzione ai processi di insilamento è fondamentale per la buona riuscita del prodotto in trincea. Gli additivi possono contribuire a guidare le fermentazioni e a stabilizzare i fronti, preservando i valori nutrizionali dei prodotti trattati”.

Molti allevatori sperimentano il surriscaldamento del TMR (unifeed), che diventa sgradevole e pericoloso per gli animali. Cosa mi consiglia in questi casi?

Roberto Chizzoni: “L’unifeed caldo è un grosso problema perché il calore è il risultato di fermentazioni anomale che portano a un calo dell’ingestione, a una minore produzione di latte e all’aumento dei problemi sanitari e metabolici della mandria. Stabilizzare l’unifeed con apposite formulazioni si rivela un’ottima strategia per preservare la mandria da numerose insidie e migliorare così il reddito dell’azienda.”

Hai avuto l’opportunità di utilizzare la linea Perstorp ProMyr™ per insilati e TMR? Con quali risultati?

Roberto Chizzoni: “Sì. L’abbiamo inserito per una maggiore protezione visti i tanti insilati utilizzati nelle razioni. È molto utile come antifermentativo, garantendomi una maggiore sanità della mandria e una maggiore stabilità del tratto intestinale. Il nostro utilizzo è costante tutto l’anno, sia nelle stagioni fredde che nei periodi di caldo intenso.”

La parola passa ora al nutrizionista. Come si riesce a conciliare performance e sanità in questo allevamento?

Alberto Provasi: “La chiave del successo è sicuramente la programmazione sia in ambito gestionale che in ambito foraggero, che permette di garantire una qualità adeguata a tutti gli alimenti presenti e autoprodotti in azienda. La volontà di utilizzare diverse tipologie di alimenti umidi è la caratteristica principale dell’Unifeed, rendendo così più efficiente la digeribilità degli alimenti ed esaltando appieno le caratteristiche di ogni singolo componente, in un insieme funzionale al raggiungimento dell’obbiettivo.

Si tratta di applicare un’alimentazione di precisione, utilizzando foraggi facilmente cantierabili in un rapido ed efficiente processo di raccolta, stoccaggio e fermentazione, adeguando la velocità di avanzamento dei fronti alle esigenze nutrizionali dei soggetti allevati. Date le variabili stagionali e climatiche, frazionare il rischio ed elaborare razionamenti con più prodotti funzionali alla soddisfazione dei bisogni è determinante per il successo dell’azienda.

Generare ottimi alimenti amidacei e fibrosi, dalla campagna alla bocca dell’animale, è un obbligo per poter performare ad alti livelli. Programmare una gestione foraggera è un processo complesso, ricco di variabili e di imprevisti; tuttavia, è l’unico modo che consente all’agricoltore di massimizzare le performance e i guadagni dell’azienda”.

Per concludere l’intervista a Enrico Appiano è stato chiesto di condividere alcune informazioni su ProMyr™ TMR solido e sui suoi principali vantaggi.

Enrico Appiano: “Nutrire le vacche da latte con TMR (unifeed) è un modo efficace ed efficiente per fornire tutti i nutrienti di cui l’animale ha bisogno per una produzione di latte ottimale. Tuttavia, è necessario garantire che la qualità del TMR rimanga elevata durante tutto il periodo in cui è a disposizione all’animale. I TMR forniscono la combinazione perfetta di nutrienti e umidità, che incoraggia la crescita di microrganismi. Questa crescita e relativi processi metabolici indesiderati causeranno il deterioramento della qualità della dieta e la diminuzione dell’appetibilità dell’unifeed. Ciò alla fine porterà al rifiuto dell’alimento, e a prestazioni e produzione di latte insoddisfacenti. 

ProMyr™ TMR è una miscela sinergica di sali e acidi organici utilizzata per controllare vari microrganismi. Il prodotto agisce inibendo la crescita di un ampio spettro di microrganismi indesiderati, mantenendo l’appetibilità, stabilizzando la razione e la temperatura, e garantendo un’assunzione costante di unifeed, con benefici sulla produttività della mandria.”

Per maggiori informazioni su ProMyr™ TMR, contatta il nostro distributore italiano: Dr. Alberto Provasi, nutrizionista di Norvet all’indirizzo email alberto.provasi@norvet.it.

Leggi di più sull’Azienda Agricola Canil di Chizzoni di Bozzolo (MN)

L’azienda agricola Canil di Chizzoni di Bozzolo (MN) è una realtà produttiva, nel settore bovino da latte, unica nel suo genere. All’interno dell’azienda, precisione, costanza, ambizione e capacità caratterizzano la quotidianità. Tutti i membri della famiglia e tutto il personale contribuiscono a progredire passo dopo passo, giorno dopo giorno, nel generare “bellezza”, quella che nasce dalla grande passione e dalla forte dedizione al proprio lavoro.

L’azienda agricola Canili di Chizzoni è una realtà zootecnica dedita alla produzione di latte per uso alimentare. Nella mandria sono presenti circa un migliaio di vacche di cui circa 860 sono in produzione. Con una lunghezza media di lattazione di 165 giorni, gli animali vengono munti 3 volte al giorno generando una produzione media pro capite di oltre 45 kg di latte.

I parametri riproduttivi sono ottimi, con una media di 125 giorni dell’intervallo parto-concepimento e un tasso di gravidanza del 25%, una percentuale di vacche gravide presenti in stalla del 57%. Il latte ha caratteristiche qualitative eccellenti, con un valore di grassi di 4,10 g/100 mL, contenuto proteico di 4,48 g/100 mL, lattosio 5,06 g/100 mL, urea di 23 mg/100 mL e conta di 210.000 cellule somatiche per mL.