Il deterioramento aerobico dell’unifeed, dovuto alla crescita di microrganismi indesiderati, porta ad una diminuzione del valore nutritivo e dell’appetibilità della razione e anche all’accumularsi di tossine e batteri, con conseguenze sia dal punto di vista economico che per la salute degli animali. Agire tempestivamente e prevenire il surriscaldamento dell’unifeed risulta quindi essere fondamentale (leggi anche “L’importanza di mantenere fresco l’unifeed che si somministra” e “Come evitare che l’unifeed si riscaldi”).

In questa intervista scopriremo l’esperienza di Jan-Hendrik Puckhaber, allevatore e consulente nel settore lattiero-caseario.

Ci parli di lei.

Mi chiamo Jan-Hendrik Puckhaber, lavoro come consulente nel settore lattiero-caseario e possiedo anche un allevamento nella Germania nord orientale. Dopo dieci anni come nutrizionista per i grandi allevamenti dalla Germania orientale, nel 2017 ho affittato una stalla e acquistato 200 vacche e tre robot.

Lei è un esperto di unifeed, potrebbe spiegarci che cosa fa e qual è la sua esperienza nella gestione?

Nella mia attività di consulenza sono specialista di gestione robotizzata e del foraggio per le aziende più grandi. Cerco di trovare le aree di rischio relative agli allevamenti che visito e collaboro con i responsabili per prevenire gli eventi negativi. Ed è anche quello che faccio nella mia azienda, detesto che qualcosa vada storto! Finisce per costare denaro e, cosa più importante, mi causa molto stress doverci lavorare a lungo per rimediare.

In che modo il sistema di gestione dei dati in un allevamento da latte contribuisce a migliorare la gestione dell’unifeed?

Qualsiasi variazione sconosciuta è dannosa per una gestione di successo. Quando cambiano gli insilati, l’assunzione di foraggio aumenta o diminuisce, oppure i numeri relativi alla ruminazione o produzione fluttuano. Devo conoscere subito questi numeri per reagire apportando i cambiamenti opportuni alla mia gestione o piano di alimentazione. Per esempio, se l’ingestione di foraggio cala a causa dell’inizio del deterioramento e riscaldamento dell’unifeed, risulta decisamente costoso attendere fino al calo della produzione di latte: prima si capisce di che si tratta e che cosa sta accadendo nella stalla, tanto più rapidamente è possibile reagire per rettificare la situazione! 

In un periodo in cui i prezzi del foraggio sono tanto alti, perché è importante trattare l’unifeed con i conservanti?

I conservanti sono come un’assicurazione dell’investimento nell’unifeed. Quanto più si spende in un investimento, tanto più è importante garantirsi un’assicurazione idonea e sicura. Per questo è ancora più importante che anche i prezzi del latte aumentino, perché quando l’unifeed si riscalda si perde denaro dal latte ma a fronte di costi del foraggio sempre alti! E poi si deve pensare al foraggio somministrato in modo differente, in quanto si tratta di un ingrediente dal valore elevato, non certo di immondizia. È imperativo assicurarsi che il foraggio somministrato risulti ancora fresco e appetibile, dopodiché si dovranno aggiungere i conservanti per mantenerne il valore nutritivo il giorno seguente nella mangiatoia. 

Quali sono le tre regole fondamentali per minimizzare la degradazione e la “selezione” dell’unifeed?

Per la scelta, è importante la trinciatura in campo: tutte le particelle vanno trinciate corte, erba tra 10-18 mm e silomais da 8-14 mm, più corte per una sostanza secca più alta, più lunghe per un insilato più umido.

Aggiungere acqua per evitare che gli animali scelgano e ProMyr™ per prevenire il riscaldamento. 

Infine, procedere a una verifica dell’unifeed per controllare che tutto vada bene. 

In che modo si può misurare la qualità dell’unifeed?

La verifica dell’unifeed è il modo più efficace per valutare l’intero processo e trovarne gli elementi da migliorare.

Parte della routine quotidiana consiste nel controllare la temperatura e l’odore del foraggio avanzato, osservare ogni giorno le mangiatoie per trovare i punti in cui le bovine non vogliono nutrirsi ed esaminare tutti i foraggi per eventuali “punti caldi”, servendosi del termometro o della termocamera.

Perché un unifeed fresco e sano è così importante per il gruppo in close-up?

È in questi pochi giorni che si decide dell’intera lattazione, è qui che “o la va, o la spacca”. Un unifeed caldo e avariato diminuisce l’assunzione di sostanza secca e sottopone a stress il sistema immunitario delle bovine. Come risultato si verificheranno casi di ritenzione di placenta, chetosi o dislocazione abomasale. L’anno scorso nel nostro allevamento si era guastato il sistema di dosaggio automatico dei conservanti per l’unifeed, e ci sono voluti tre giorni per scoprire il motivo dell’innalzamento della temperatura dell’unifeed del gruppo close-up e risolvere il problema. Tuttavia, le vacche che hanno partorito nelle due settimane successive all’evento hanno avuto difficoltà ad avviare la lattazione, e i due casi (sui soli tre) di dislocazione abomasale del 2022 si sono verificati proprio durante questo breve lasso di tempo.

Dal momento che non voglio problemi con le mie bovine fresche di parto, aggiungiamo il ProMyr™ molto prima del 10 maggio, quando arriva il caldo nella nostra regione, e lo utilizziamo finché la temperatura non si abbassa a ottobre.

Quale ritorno sugli investimenti (ROI) possono aspettarsi gli allevatori con l’avvio di un’efficace strategia di conservazione dei foraggi negli allevamenti? 

È difficile da quantificare con esattezza. Quando tutto è sempre perfetto al 110%, aggiungere il ProMyr™ equivale forse all’assicurazione che si paga ogni anno, ma di cui non si ha mai bisogno. Tuttavia, come l’assicurazione, ci eviterà di dover sborsare notevoli somme di denaro nel caso qualcosa non vada alla perfezione. In generale però, i prezzi alti del foraggio con quelli alti del latte aumentano le entrate, ed è meglio fare in modo di trasformare quel foraggio costoso in buon latte ogni giorno! 

 

Per ogni ulteriori informazione potete contattare animalnutrition.marketing@perstorp.com.

 

Intervista a cura di Enrico Appiano, Senior Business Manager – EMEA Sales, Perstorp Animal Nutrition.