Per il settore bovino da latte il robot di mungitura rappresenta un’innovazione radicale che richiede profondi cambiamenti. La “riprogettazione” della stalla rappresenta sicuramente uno degli elementi più importanti e maggiormente dibattuti di questa nuova tecnologia

I sistemi automatici di mungitura, noti a livello internazionale con la sigla AMS (Automatic Milking Systems), sembrano soddisfare in linea teorica le esigenze del settore bovino da latte, ma sono innovazioni così radicali che richiedono un profondo cambiamento nella gestione e nell’organizzazione delle stalle, dall’alimentazione alla durata della carriera produttiva, dal comportamento dell’animale alla progettazione della stalla, dagli aspetti igienico-sanitari alla quantità e qualità della produzione.

Le modalità attraverso le quali si attua la mungitura in un AMS sono completamente diverse rispetto ai sistemi tradizionali: la vacca deve entrare volontariamente nella posta di mungitura, deve essere riconosciuta e, in base alle istruzioni del sistema di controllo, può essere munta. Il comportamento dell’animale è quindi un elemento fondamentale e viene influenzato dalla disposizione delle diverse aree funzionali della stalla (riposo, transito e attesa, alimentazione con foraggio, autoalimentatori per la somministrazione del mangime concentrato).

La “riprogettazione” della stalla, nell’ottica dell’adattamento ad un sistema robotizzato di mungitura, rappresenta sicuramente uno degli elementi più importanti e maggiormente dibattuti di questa nuova tecnologia.

Nella progettazione della zona di mungitura si devono tenere presenti le seguenti fondamentali finalità:

  • consentire la raccolta della massima quantità di latte;
  • consentire la raccolta di un latte di qualità elevata dal punto di vista igienico-sanitario;
  • preservare la salute degli animali;
  • limitare i tempi di lavoro.

L’inserimento di un AMS all’interno di una stalla deve risultare da un’analisi attenta che consideri la movimentazione degli animali, la movimentazione del latte e gli spostamenti degli addetti alle operazioni di controllo e gestione dell’impianto.

Particolarmente importanti sembrano essere le modalità di accesso all’AMS, l’ubicazione di quest’ultimo all’interno dell’edificio e il più idoneo assetto planimetrico della stalla.

Stalla con accesso regolato all’AMS

Modalità di accesso

In base alle modalità di accesso alla stazione di mungitura robotizzata, è possibile distinguere le seguenti soluzioni: accesso libero, accesso obbligato e accesso regolato.

Queste soluzioni possono trovare collocazione in diverse soluzioni planimetriche della stalla, che differiscono soprattutto per l’adozione più o meno diffusa di cancelli di diversa tipologia (cancelli a senso unico, cancelli di smistamento, cancelli selezionatori).

La prima soluzione con accesso libero, definita “free cow traffic”, è sicuramente la più semplice e lascia completamente libero l’animale di accedere al box di mungitura, utilizzando solo l’attrattiva della somministrazione di concentrato.

La soluzione con accesso obbligato consiste nel passaggio forzato di tutti gli animali dalla stazione di mungitura; in questo caso tutti i passaggi fra zona di alimentazione e zona di riposo sono a senso unico.

L’accesso regolato, definito anche “guided cow traffic”, consiste nel passaggio forzato dalla stazione soltanto degli animali pronti per la mungitura, mentre gli animali che non hanno ancora raggiunto l’intervallo previsto per la mungitura successiva possono accedere direttamente alla zona di alimentazione, previa identificazione, mediante cancelli selezionatori posizionati nei passaggi fra zona di riposo e zona di alimentazione e corridoio di “sorpasso” parallelo alla stazione di mungitura.

Una soluzione alternativa, utilizzabile nelle tipologie di robot a più stazioni, consiste nel preventivo passaggio degli animali attraverso un box di selezione, posto a monte dell’AMS, in grado di riconoscere i capi e di inviare quelli pronti alla mungitura nell’area di attesa e di deviare gli altri in un’area destinata alla distribuzione del mangime concentrato. La movimentazione degli animali fra zona di riposo e zona di alimentazione può essere libera o forzata; la distribuzione del mangime concentrato avviene sia nel box selezionatore, sia nella stazione di mungitura, sia nell’area apposita, ma in ogni caso l’animale è obbligato a passare dal box di preselezione. Tale accorgimento sembra utile per ridurre i tempi di attesa e aumentare l’utilizzo del robot di mungitura a più stazioni; in questo modo, infatti, si evita che i capi più lenti, o che non hanno ancora raggiunto il necessario intervallo di mungitura, ostacolino gli altri ed è possibile trattenere i capi da mungere qualora gli stalli di mungitura siano tutti occupati.

Indipendentemente dalla soluzione adottata, è buona norma prevedere la possibilità di deviare gli animali in un box di isolamento, mediante un cancello selezionatore posto all’uscita dell’AMS.

Secondo molti autori il “free cow traffic” presenta alcuni inconvenienti: frequentazione volontaria della stazione molto limitata ed elevato fabbisogno di manodopera necessaria per mungere le vacche “ritardatarie”. Questi problemi possono essere risolti mediante i già citati sistemi di circolazione forzata o guidata, anche se rimane sempre una certa percentuale di vacche “pigre” (5÷10%), che frequentano la stazione di mungitura meno di due volte al giorno.

I maggiori problemi dell’accesso forzato sono legati ai maggiori tempi di attesa, dovuti all’eccessivo traffico nell’area di mungitura a causa dei capi più lenti o non pronti per la mungitura, e alla possibilità che alcuni animali, specialmente i più produttivi, riducano l’assunzione di foraggio per gli ostacoli fra zona di riposo e zona di alimentazione. Il percorso obbligato altera il comportamento delle bovine che tendono a mangiare più in fretta e a stare in piedi piuttosto che a sdraiarsi, sopprattutto se è prevista una lunga attesa per la mungitura, come capita in talune ore della giornata.

La questione dell’ottimizzazione degli accessi all’AMS da parte delle vacche è ancora abbastanza aperta ed è forse oggi il problema più importante da risolvere. Il “guided cow traffic” sembrerebbe ridurre questi problemi, limitando in particolare il traffico nella stazione di mungitura.

Ricercatori olandesi hanno verificato che quando alle vacche viene concessa la scelta fra mungitura e alimentazione, esse scelgono sempre l’alimentazione. Questo fatto ha una grande importanza sul management della mandria, sul progetto della stalla e sulla dislocazione delle stazioni di mungitura.

Quando le vacche hanno libero accesso alla mungitura automatica, ma non viene fornito mangime nella posta di mungitura, la frequentazione della stazione è molto bassa (frequentazione volontaria variabile dal 5% al 45%, a seconda degli autori). Quando invece viene concesso alle vacche il libero accesso all’AMS con alimentazione nello stallo di mungitura, oppure quando l’alimento è raggiungibile solo se la vacca passa prima dalla stazione, la frequentazione aumenta decisamente (si sono registrati valori medi di 6 visite/d con 3 mungiture/d). Tutto questo porta al concetto di movimentazione regolata degli animali all’interno della stalla.

In Olanda sono state sperimentate diverse soluzioni per risolvere questi problemi:

  • negli allevamenti di grandi dimensioni è possibile separare i capi “problema”, spostandoli in un altro settore della stalla e mungendoli in una sala tradizionale;
  • negli allevamenti medio-piccoli è possibile separare i capi “problema” in un apposito recinto e mungerli con il robot, utilizzando quest’ultimo come una normale sala di mungitura.

In entrambi i casi, con il tempo, queste vacche dovranno essere le prime ad essere sostituite nel piano di rimonta aziendale.

Ubicazione

Un altro aspetto da non sottovalutare è la collocazione dell’AMS rispetto alle altre zone della stalla. In particolare, occorre predisporre, nel limite del possibile, percorsi brevi che facilitino l’accesso alle stazioni di mungitura.

Nel caso di AMS a stazione singola la collocazione consigliata è ad una testata della stalla; mentre nel caso di due o più stazioni devono essere preferite posizioni centrali in grado di ridurre al minimo le distanze da percorrere.

Da un punto di vista progettuale, le tipologie di stalla a 2 o 4 file di cuccette disposte “groppa a groppa” sono preferibili rispetto a quelle con file disposte “testa a testa”, per avere una netta separazione fra zona di riposo e zona di alimentazione che consenta di adottare le soluzioni con accesso regolato. Sono state predisposte, a livello sperimentale, soluzioni planimetriche con file di cuccette disposte perpendicolarmente all’asse longitudinale della corsia di alimentazione, per ottenere una regolamentazione del traffico di animali ancora più agevole; tali soluzioni, ovviamente, impongono l’adozione del pavimento fessurato nelle corsie di smistamento della zona di riposo.

Foto 1: AMS in fase di mungitura