Gli allevatori di bufale nel casertano continuano a confrontarsi con le infezioni di tubercolosi e brucellosi che rendono difficile il raggiungimento del primo obiettivo del Programma di Eradicazione approvato nel marzo 2021: il dimezzamento della prevalenza nel 2022.

E’ proprio su questo programma che Rosa D’Amato (Verts/ALE) ha presentato alla Commissione europea un’interrogazione con richiesta di risposta scritta (E-000423/2023).

La Regione Campania – si legge nel testo – intende chiedere al Ministero della Salute di rendere le vaccinazioni per la brucellosi, ora previste per i capi fino a 9 mesi di età, obbligatorie fino a meno di 3 anni nelle zone cluster d’infezione. Il Ministro per l’agricoltura ha annunciato aiuti al settore nell’ambito della PAC 2023-2027, con contributi sugli ecoschemi e gli aiuti accoppiati.

Secondo il Coordinamento unitario di difesa del patrimonio bufalino, bisogna abbattere solo gli animali realmente ammalati: i dati comunicati riportano che, su 100 animali abbattuti, il riscontro di brucella è dell’1,4 %, mentre è al di sotto dell’1 % per la Tbc. Il Coordinamento ritiene che la Regione Campania non applichi, oppure applichi erroneamente, le direttive comunitarie.

Ciò premesso, i questi posti alla Commissione sono i seguenti:

  • È possibile verificare la corretta attuazione del Regolamento Delegato (UE) 2020/689 per i casi di tubercolosi e brucellosi delle bufale da parte della Regione Campania?
  • È possibile confermare la presenza di aiuti al settore nella PAC 2023-2027?

La risposta della Commissione, rappresentata dal Commissario Stella Kyriakides, in merito è arrivata in questi giorni:

I programmi di eradicazione delle infezioni da complesso Mycobacterium tuberculosis (M. bovis, M. caprae e M. tuberculosis) in tutta la regione Campania e da Brucella abortus, B. melitensis e B. suis nelle popolazioni bovine in alcune province della regione Campania non ancora indenni dalla malattia sono stati approvati con il regolamento di esecuzione (UE) 2022/214 della Commissione, in seguito ad un’attenta valutazione da parte della Commissione e alla verifica della conformità al regolamento delegato (UE) 2020/689 della Commissione. Inoltre, entro il 30 aprile 2023 le autorità italiane devono presentare alla Commissione la relazione annuale 2022 per entrambi i programmi di eradicazione. Tali relazioni annuali indicheranno le modalità di attuazione dei programmi e l’evoluzione della malattia.

Il piano strategico italiano della politica agricola comune (PAC) prevede uno specifico sostegno accoppiato al reddito, pari a un totale di 15,9 milioni di EUR, destinato al settore della bufala sotto forma di premio per le bufale da latte. Il sostegno è volto a migliorare la sicurezza e la competitività delle aziende agricole particolarmente esposte a problemi di salute degli animali e alle fluttuazioni del mercato. Gli allevatori di bufale possono inoltre richiedere un sostegno disponibile nell’ambito del regime ecologico per la resistenza antimicrobica e il benessere degli animali (in totale 83,9 milioni di EUR), a condizione che applichino pratiche volte a ridurre l’uso di antimicrobici.

L’interrogazione parlamentare è disponibile qui.