Pubblichiamo di seguito la lettera inviataci da Gaetano Penocchio, Presidente della Federazione nazionale ordini veterinari italiani (FNOVI), in risposta all’articolo “La medicina veterinaria sta perdendo un treno“, pubblicato la scorsa settimana sulla nostra rivista.
La lettera
Gentile direttore,
per una “discussione costruttiva” è necessario considerare una evoluzione in pieno corso, che non permette di trarre affrettate valutazioni.
Essendomi molto chiare le prerogative che l’ordinamento affida all’Ordine professionale, assicuro che queste sono piuttosto ampie, oltre che consapevolmente e pienamente esercitate dalla Fnovi, benché in naturale subordine agli enti regolatori superiori.
A cominciare dalla Commissione Europea, alla quale non abbiamo mancato di far conoscere le nostre posizioni sulla riforma del corso di laurea, nel corso di una consultazione che, non le sarà sfuggito, è pubblica, come pubblica è l’audizione svolta dalla Federazione nell’ambito dell’indagine conoscitiva del nostro Parlamento sulle carenze in tutte le professioni sanitarie.
Si stanno muovendo anche il Ministero dell’Università e della Salute e le corrispettive commissioni del Senato per la riforma dell’orientamento, del fabbisogno e dell’accesso programmato.
Non ci siamo distratti. Conosciamo le sfide e gli sfidanti. La discussione è serissima e riguarda la destinazione giusta. Non saliamo sui treni che non ci vanno.
Gaetano Penocchio, Presidente FNOVI