Il riscaldamento globale e il costante aumento della produzione dei bovini aggravano il problema estivo degli allevamenti di vacche da latte e aumentano le perdite di produzione causate agli allevatori. Una parte importante delle perdite è dovuta all’effetto negativo del carico termico sulla fertilità delle vacche che vengono inseminate in estate.

Per caratterizzare questo effetto, abbiamo raccolto dati da cinque allevamenti di vacche da latte di grandi dimensioni e ad alta produzione (da 1.500 a 3.000 vacche da latte per mandria) situati nella regione “Laguna” del Messico settentrionale, caratterizzata da un clima desertico, con circa 180 giorni “stressanti” all’anno, dove le vacche sono esposte a condizioni di stress da caldo.

Nonostante il desiderio di confrontare gli allevamenti con sistemi di raffrescamento intensivo con quelli senza, si è scoperto che gli allevamenti a “raffrescamento zero” non esistono più nella regione, e il raffrescamento minimo, presente in questo studio in un paio di stalle, avviene utilizzando bagnatura e ventilazione forzata del bestiame, solo nella sala di attesa, prima di ogni sessione di mungitura.

I dati provenienti da due allevamenti con raffrescamento minimo sono stati confrontati con quelli di tre allevamenti da latte in cui le vacche hanno ricevuto un raffrescamento intensivo, combinando bagnatura e ventilazione forzata, fornito in 6 trattamenti di raffrescamento al giorno, della durata compresa tra 45 minuti e un’ora ciascuno, applicati prima e tra ogni sessione di mungitura, uno quasi ogni 4 ore, durante il giorno.

In questo articolo presentiamo le medie del tasso di concepimento mensile negli ultimi cinque anni (2019-2023) in allevamenti con trattamenti di raffrescamento minimi e intensivi. Le due figure seguenti mostrano le medie del tasso di concepimento mensile negli ultimi cinque anni, sia per le vacche alla prima lattazione che per le vacche adulte (due o più lattazioni).

Figura 1 – Tasso medio di concepimento (%), nelle vacche in prima lattazione, in allevamenti in cui le vacche venivano raffrescate minimamente e intensamente in estate.

Figura 2 – Tasso medio di concepimento (%), nelle vacche adulte (2 o più parti), in allevamenti in cui le vacche venivano raffrescate minimamente e intensamente in estate.

Come si può vedere nelle Figure 1 e 2, il raffrescamento intensivo in estate riduce della metà o più la diminuzione del tasso di concepimento delle vacche che vengono inseminate in questa stagione. A differenza di quanto avviene per la produzione del latte, quando si parla di concepimento il calo estivo si verifica in modo simile nelle vacche giovani e mature, probabilmente a causa della maggiore sensibilità della fertilità al calore rispetto alla produzione di latte.

Per esaminare la relazione tra produzione di latte e fertilità, ho scelto due aziende agricole. L’azienda numero 2, con raffrescamento minimo, dove in estate è stata registrata la maggiore diminuzione della produzione di latte, e l’azienda numero 5, con raffrescamento intensivo, dove sono state registrate la maggiore produzione di latte e la minima diminuzione di produzione. La produzione media di latte per il quinquennio 2019-2023 è mostrata nella Figura 3 per le vacche alla prima lattazione e nella Figura 4 per le vacche adulte.

Figura 3 – Produzione media di latte (lit./vacca/giorno), nelle vacche alla prima lattazione, nell’allevamento 2, dove le vacche venivano raffrescate minimamente in estate, e nell’allevamento 5, dove le vacche venivano raffrescate intensamente.

Figura 4 – Produzione media di latte (lit./vacca/giorno), nelle vacche adulte, nell’allevamento 2, dove le vacche sono state raffrescate minimamente, e nell’allevamento 5, dove le vacche sono state raffrescate intensamente.

Nelle Figure 5 e 6 possiamo vedere i tassi di concepimento delle vacche giovani e adulte nelle stesse aziende.

Figura 5 – Tasso medio di concepimento (%), nelle vacche alla prima lattazione nell’allevamento 2, dove le vacche venivano raffrescate minimamente, e nell’allevamento 5, dove le vacche venivano raffrescate intensamente in estate.

Figura 6 – Tasso medio di concepimento (%) nelle vacche adulte nell’allevamento 2, dove le vacche venivano raffrescate minimamente in estate, e nell’allevamento 5, dove le vacche venivano raffrescate intensamente.

Da quanto mostrato nelle Figure da 3 a 6 si può vedere chiaramente che il raggiungimento di un’elevata produzione di latte non si traduce necessariamente in una minore fertilità. L’entità del calo della produzione in estate negli allevamenti con raffrescamento intensivo è stata quasi un terzo di quella delle vacche negli allevamenti a raffrescamento minimo, e questo vale sia per le vacche giovani che per quelle adulte.

Una tendenza simile è stata registrata anche in termini di tasso di concepimento. La diminuzione del tasso di concepimento in estate negli allevamenti con raffrescamento minimo è stata più che doppia rispetto a quella degli allevamenti con raffrescamento intensivo.

Oltre al livello più elevato di produzione estiva, le vacche con raffrescamento intensivo hanno raggiunto tassi di concepimento più elevati, più del doppio nelle vacche giovani e tre volte superiori nelle vacche adulte, rispetto alle vacche degli allevamenti con raffrescamento minimo, dove anche la produzione di latte in estate è stata più bassa.

In conclusione, si può affermare che il raffrescamento intensivo delle vacche consente di ridurre significativamente la prevista diminuzione della produzione di latte in estate e, allo stesso tempo, riduce anche la prevista diminuzione della fertilità.

È ormai chiaro che il raffreddamento intensivo delle vacche in estate consente di ottenere un’elevata produzione di latte e allo stesso tempo una buona fertilità.