Il nuovo rapporto di sintesi dell’IPCC evidenzia la gravità dell’attuale crisi climatica e l’urgenza di intraprendere azioni per contrastarla, ma sottolinea anche che c’è ancora la possibilità di arginare il riscaldamento globale. 

E’ stata pubblicata ieri l’ultima relazione di sintesi prodotta dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), discussa in questi giorni a Interlaken in Svizzera, che rappresenta il capitolo conclusivo della sesta valutazione del gruppo e che riporta le più recenti scoperte scientifiche raccolte negli ultimi otto anni sui cambiamenti climatici.

Il rapporto IPCC ha evidenziato che l’entità dei cambiamenti nel sistema climatico causati dalle emissioni antropogeniche di gas serra non ha precedenti nella storia dell’umanità, con gravi implicazioni per le persone e il pianeta, ed ha invitato tutte le parti a intensificare gli sforzi e mantenere i propri impegni in base all’Accordo di Parigi.

Secondo gli scienziati, esistono molteplici misure efficaci per ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi ai cambiamenti climatici, e sono ora disponibili.

Questo rapporto sottolinea l’urgenza di intraprendere azioni più ambiziose e dimostra che, se agiamo ora, possiamo ancora garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti“, ha affermato il presidente dell’IPCC Hoesung Lee.

Nel 2018, l’IPCC aveva già evidenziato la portata della sfida di mantenere il riscaldamento a 1,5°C. Cinque anni dopo, questa sfida è diventata ancora più grande a causa del continuo aumento delle emissioni di gas serra. Il ritmo e la portata di ciò che è stato fatto finora e i piani attuali non sono sufficienti per affrontare il cambiamento climatico.

Il rapporto evidenzia le perdite e i danni che stiamo già subendo e che continueranno in futuro, colpendo in modo particolarmente duro le persone e gli ecosistemi più vulnerabili.

Più di un secolo di combustione di combustibili fossili, nonché di uso insostenibile di energia e suolo, ha portato a un riscaldamento globale di 1,1°C rispetto ai livelli preindustriali. Ciò ha portato a eventi meteorologici estremi più frequenti e più intensi che hanno avuto impatti sempre più pericolosi sulla natura e sulle persone in ogni regione del mondo.

Ogni incremento del riscaldamento si traduce in un rapido aumento dei pericoli. Ondate di caldo più intense, precipitazioni più intense e altri eventi meteorologici estremi aumentano ulteriormente i rischi per la salute umana e gli ecosistemi. Si prevede che l’insicurezza alimentare e idrica dovuta al clima aumenterà con l’aumento del riscaldamento. E quando i rischi si combinano con altri eventi avversi, come pandemie o conflitti, diventano ancora più difficili da gestire.

La giustizia climatica è fondamentale perché coloro che hanno contribuito meno al cambiamento climatico sono stati colpiti in modo sproporzionato”, ha affermato Aditi Mukherji, uno dei 93 autori di questo rapporto di sintesi.

Mantenere il riscaldamento a 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali richiede riduzioni profonde, rapide e sostenute delle emissioni di gas serra in tutti i settori. Le emissioni dovrebbero ormai diminuire e dovranno essere ridotte di quasi la metà entro il 2030, se si vuole limitare il riscaldamento a 1,5°C.

La soluzione secondo l’IPCC sta nell’integrazione di misure per l’adattamento ai cambiamenti climatici e azioni per ridurre o evitare le emissioni di gas a effetto serra.

Lo sviluppo resiliente al clima diventa progressivamente più impegnativo con ogni incremento del riscaldamento. Per questo le scelte compiute nei prossimi anni giocheranno un ruolo fondamentale nel decidere il nostro futuro e quello delle generazioni che verranno.

Secondo l’IPCC, per essere efficaci queste scelte devono essere radicate nei nostri valori, visioni del mondo e conoscenze, comprese le conoscenze scientifiche e le conoscenze locali. Questo approccio faciliterà uno sviluppo resiliente ai cambiamenti climatici e consentirà soluzioni localmente appropriate e socialmente accettabili.

Un ruolo importante è quello dei finanziamenti.

C’è capitale globale sufficiente per ridurre rapidamente le emissioni di gas a effetto serra se le barriere esistenti vengono ridotte. Aumentare i finanziamenti per gli investimenti climatici è importante per raggiungere gli obiettivi globali. I governi, attraverso finanziamenti pubblici e segnali chiari agli investitori, sono fondamentali per ridurre queste barriere. Anche gli investitori, le banche centrali e le autorità di regolamentazione finanziaria possono fare la loro parte.

Se la tecnologia, il know-how e le misure politiche vengono condivise, e vengono messi a disposizione fin d’ora finanziamenti adeguati, ogni comunità può ridurre le emissioni di carbonio.

Il clima, gli ecosistemi e la società sono interconnessi. Una conservazione efficace ed equa di circa il 30-50% delle terre emerse, delle acque dolci e degli oceani della Terra contribuirà a garantire un pianeta sano. Le aree urbane offrono un’opportunità su scala globale per un’azione climatica ambiziosa che contribuisca allo sviluppo sostenibile.

I cambiamenti nel settore alimentare, dell’elettricità, dei trasporti, dell’industria, degli edifici e dell’uso del suolo possono ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Allo stesso tempo, possono rendere più facile per le persone condurre stili di vita a basse emissioni di carbonio, il che migliorerà anche la salute e il benessere. Secondo il rapporto una migliore comprensione delle conseguenze del consumo eccessivo può aiutare le persone a fare scelte più informate.

È più probabile che i cambiamenti trasformativi abbiano successo dove c’è fiducia, dove tutti lavorano insieme per dare priorità alla riduzione del rischio e dove i benefici e gli oneri sono condivisi equamente“, ha affermato Lee. “Viviamo in un mondo eterogeneo in cui ognuno ha responsabilità diverse e diverse opportunità per realizzare il cambiamento. Alcuni possono fare molto mentre altri avranno bisogno di supporto per gestire il cambiamento”.