Il Consiglio dei Ministri, lo scorso 3 dicembre, ha approvato in via definitiva la riforma fiscale, sulle modifiche all’Irpef e all’Ires. Tra i settori direttamente coinvolti emerge quello dell’agricoltura, che vede l’introduzione di importanti novità orientate alla modernizzazione. In attesa della pubblicazione in GU del Dlgs che prevede, tra l’altro, la riforma dei redditi agrari analizziamo il contenuto dell’articolo 1, che introduce disposizioni mirate per i moderni sistemi di coltivazione verticale.

Colture innovative e vertical farming

Come sottolineato dal Viceministro dell’economia Maurizio Leo in una nota ministeriale del 4 dicembre, la riforma introduce misure mirate a valorizzare tecnologie agricole avanzate, tra cui le vertical farm e le colture idroponiche. Questi sistemi, in grado di ottimizzare l’uso delle risorse idriche e mitigare gli effetti del cambiamento climatico, rappresentano una risposta alle sfide dell’agricoltura moderna. La nuova normativa mira a rendere l’Italia un modello all’avanguardia nel panorama internazionale, non solo dal punto di vista produttivo ma anche fiscale.

Modifiche al Testo Unico delle Imposte sui Redditi

L’articolo 1 della bozza apporta diverse modifiche al Testo Unico delle Imposte sui Redditi (D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917), introducendo nuove regole per la determinazione del reddito agrario e dominicale legate alle colture innovative.

  • Reddito Dominicale: La normativa prevede un incremento significativo delle tariffe d’estimo per le colture innovative, calcolate con un aumento del 400% rispetto alle tariffe provinciali più alte. Questo calcolo transitorio sarà in vigore fino all’emanazione di un decreto attuativo che definirà le modalità definitive.
  • Reddito Agrario: Viene ridefinito il concetto di reddito agrario, includendo le attività che utilizzano tecnologie avanzate e immobili censiti al catasto dei fabbricati. Tra le categorie catastali ammesse figurano C/1, C/2, C/3, C/6, C/7, D/1, D/7, D/8, D/9 e D/10, con un limite di superficie pari al doppio della superficie agraria di riferimento.
  • Produzioni Innovative: Sono introdotte disposizioni specifiche per le attività che contribuiscono alla tutela ambientale e alla lotta ai cambiamenti climatici, in linea con gli obiettivi del Codice Civile (art. 2135).

Decreti attuativi e prospettive future

Un decreto interministeriale, firmato dai Ministeri dell’Economia e dell’Agricoltura, definirà nuovi criteri per la classificazione dei terreni e la regolamentazione delle superfici agricole di riferimento. Questo strumento sarà essenziale per garantire un’applicazione uniforme delle norme e per promuovere un’agricoltura al passo con i tempi. Le nuove disposizioni fiscali non solo incentivano l’adozione di tecnologie avanzate, ma offrono anche un quadro normativo più flessibile per sostenere le aziende agricole nella transizione verso modelli produttivi all’avanguardia. Restano attese le modalità attuative definitive, ma la direzione intrapresa evidenzia un chiaro impegno per il futuro del settore primario italiano.