Un passo decisivo verso la semplificazione delle procedure per l’energia rinnovabile è stato compiuto ieri con l’approvazione preliminare, da parte del Consiglio dei ministri, del nuovo schema di decreto legislativo in materia di regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il provvedimento, firmato dai ministri Paolo Zangrillo (Pubblica Amministrazione), Maria Elisabetta Alberti Casellati (Riforme Istituzionali) e Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza Energetica), punta a snellire le normative esistenti, armonizzando e consolidando le procedure amministrative legate agli impianti FER (Fonti Energetiche Rinnovabili).

Lo schema si inserisce nel contesto degli obiettivi di semplificazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), segnando un importante progresso verso la riduzione della burocrazia nel settore delle energie rinnovabili. La nuova normativa riduce da cinque a tre i “binari” procedurali per la realizzazione degli impianti, introducendo l’attività libera, la procedura abilitativa semplificata (PAS) e l’Autorizzazione Unica.

I Tre Binari: maggiore chiarezza e rapidità

Il provvedimento delinea un quadro chiaro e semplificato, differenziando le procedure in base alla tipologia, alla dimensione e alla localizzazione degli impianti.

L’attività libera, il primo dei tre binari, non richiede alcun atto di assenso o dichiarazione, eccetto in caso di vincoli paesaggistici, per i quali l’autorità competente dovrà pronunciarsi entro 30 giorni, riducendo i tempi rispetto agli attuali 45 giorni.

La PAS riguarda progetti che non necessitano di valutazioni ambientali. A seconda del numero di amministrazioni coinvolte, la procedura richiede tra i 30 e i 75 giorni, rispetto ai potenzialmente lunghi due anni attuali, grazie all’eliminazione della possibilità di sospensioni indefinita.

Infine, l’Autorizzazione Unica, destinata a progetti più complessi, prevede una durata massima del procedimento di 420 giorni, comprendendo tutte le fasi, tra cui la Valutazione di Impatto Ambientale. Questo termine è un significativo passo avanti rispetto alla normativa precedente, che prevedeva scadenze generiche senza limiti chiari per le valutazioni ambientali.

Voci dal Governo

Il Ministro Zangrillo ha sottolineato l’importanza del provvedimento nel quadro della semplificazione amministrativa, evidenziando come questo passo sia cruciale per alleggerire il carico burocratico sulle imprese del settore, migliorando l’efficienza delle procedure e riducendo i costi per le amministrazioni.

“Abbiamo compiuto un passo importante verso la sostenibilità dell’economia italiana”, ha dichiarato il Ministro Casellati, aggiungendo che il nuovo sistema di incentivi e semplificazioni renderà l’Italia un paese più attrattivo per gli investimenti in energie rinnovabili.

Il Ministro Pichetto Fratin ha invece evidenziato il carattere strategico della riforma, considerandola una base solida per raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), pur mantenendo alti standard di tutela ambientale.

Prossimi Passi

Lo schema approvato in via preliminare rappresenta solo il primo passo di un processo di riforma più ampio, che mira a semplificare ulteriormente le procedure amministrative entro la fine dell’anno. Con questa riforma, il governo si propone di consolidare la transizione energetica dell’Italia, rendendo il paese leader nel settore delle energie rinnovabili.