La Black Sea Grain Initiative è stata prorogata per altri 4 mesi (120 giorni), a partire dal 19 novembre, mantenendo le stesse condizioni.

L’accordo, firmato a Istanbul il 22 luglio 2022 da Turchia, Ucraina, Russia e Nazioni Unite, e che sarebbe dovuto scadere sabato, ha permesso il trasporto via mare di più di 11,1 milioni di tonnellate di generi alimentari essenziali. Grazie alla proroga dell’iniziativa sarà quindi possibile mantere l’export di prodotti agricoli e ferilizzanti dai porti ucraini.

Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha accolto con favore il rinnovo dell’accordo dichiarandosi “profondamente commosso” e grato per il raggiungimento di un’intesa a Istanbul. Il capo delle Nazioni Unite ha anche espresso il suo profondo impegno a rimuovere “gli ostacoli residui alle esportazioni di cibo e fertilizzanti russi”, poiché questi rimangono “essenziali” per evitare una crisi alimentare il prossimo anno.

Guterres ha quindi elogiato il ruolo della Turchia e del suo presidente in questa situazione, osservando che Istanbul è diventata un “centro essenziale per una diplomazia discreta e per risolvere problemi drammatici”.

Alla proroga dell’accordo si va ad aggiungere l’investimento da 1 miliardo di euro annunciato la scorsa settimana dalla Commissione europea per migliorare il funzionamento dei “corridoi di solidarietà” aperti da alcuni Stati membri per dare un’alternativa terrestre (attraverso le ferrovie) all’export via mare dell’Ucraina.

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