Come introdotto nella prima delle pubblicazioni dedicate al “Programma Phileo stress da caldo” e focalizzata sugli effeti del lievito vivo Actisaf, ci ricolleghiamo oggi al concetto fondamentale della sinergia con altri interpreti importanti, quali SafMannan (Stress da caldo: effetti del lievito probiotico Actisaf e del prebiotico Safmannan su salute intestinale e infiammazioni legate all’azione di LPS)  e Selsaf, che vedremo oggi nella seguente prova di campo, determinante nella riduzione e nella gestione dell’impatto dello stress da caldo.

Risposta delle bovine in lattazione alla supplementazione di Selenio organico Selsaf® durante l’estate

Obiettivo: valutare e confrontare gli effetti di Selsaf® con una fonte inorganica di selenio su stato di salute, produzione e qualità del latte in vacche da latte sottoposte a stress da calore.

Criteri principali: Frequenza respiratoria (RR), temperatura rettale (RT), conteggio delle cellule somatiche (SCC), concentrazione di selenio nel latte (Se), enzimi sierici antiossidanti.

Protocollo:

Risultati principali Selsaf® vs. selenito di sodio:

↓ Temperatura rettale: – 0,3 °C

↓ Frequenza respiratoria: – 5,8 respiri/min

↓ SCC: – 45%

↑ Concentrazione di selenio nel latte: + 29%

↑ Enzimi antiossidanti sierici:

  • Glutatione perossidasi (GPx): + 15%
  • Capacità antiossidante totale (TAOC): + 10%
  • Malondialdeide (MDA): – 12%

Introduzione

Molti fattori di stress, tra cui dieta, trasporto e stress da calore, possono interrompere l’equilibrio tra i sistemi pro-ossidanti e antiossidanti degli animali (Estévez, 2015). L’esposizione prolungata allo stress ossidativo può interferire con i processi fisiologici, riducendo infine le prestazioni degli animali e la qualità, in questo caso, del latte. Pertanto, un’adeguata assunzione di selenio nella dieta è essenziale per mantenere l’equilibrio tra questi sistemi e ridurre l’effetto negativo dello stress ossidativo sull’animale. L’integrazione di selenio può essere fornita in forma organica o inorganica, con sistemi di metabolizzazione diversi tra loro.

Materiali e metodi

40 vacche da latte Holstein in lattazione sono state divise in due gruppi da 20: un gruppo di selenito di sodio e un gruppo Selsaf®. I due gruppi erano bilanciati per numero di parti, giorni in lattazione (DIM) e produzione media giornaliera di latte. I trattamenti sono stati così applicati:

⦁ Gruppo selenito di sodio: dieta di base + sodio selenito (0,3 mg Se/kg DM)

⦁ Gruppo Selsaf®: la stessa dieta di base + Selsaf® (0,3 mg Se/kg DM). La razione è stata formulata per soddisfare o superare i fabbisogni nutrizionali delle vacche da latte, con l’eccezione del Se. Tutte le vacche sono state alimentate con TMR tre volte al giorno per garantire un rifiuto in mangiatoia del 5-10%. Sodio selenito o Selsaf® sono stati aggiunti al premix e miscelati nel TMR. Gli spazi in cui i gruppi sono stati alloggiati erano dotati di ventilazione forzata e accesso ad libitum all’acqua. Il periodo della prova consisteva in 1 settimana di adattamento alla dieta e 8 settimane per il campionamento.

Il THI medio in questo periodo era 77.3 alle 6:00 del mattino, 83.3 alle 14:00 e 80.0 alle 8:00 pm. Pertanto, gli animali sono stati sottoposti a condizioni di stress termico per l’intero periodo di prova (THI ≥ 68).

Risultati e discussione

La temperatura rettale media e il tasso respiratorio erano significativamente più bassi nel gruppo Selsaf® rispetto al gruppo del selenio inorganico.

La produzione di latte e i solidi in esso contenuti non sono stati significativamente influenzati dal selenio inorganico o Selsaf® nella dieta, ma Selsaf® ha ridotto significativamente la SCC e aumentato i livelli di selenio nel latte.

Rispetto alle vacche a cui è stato somministrato selenito di sodio, gli animali alimentati con Selsaf® presentavano livelli più bassi di cortisolo e livelli più alti di triiodotironina (T3). Questi risultati indicano che Selsaf® può migliorare il metabolismo nelle vacche da latte sottoposte a stress da caldo.

Le vacche alimentate con Selsaf® avevano una più elavata attività della glutationeperossidasi, una maggiore capacità antiossidante totale e livelli più bassi di malondialdeide. Questi risultati mostrano che Selsaf® può migliorare significativamente lo status antiossidante di vacche da latte in condizioni di stress termico.

Conclusione

In questo studio, condotto in condizioni di stress termico, Selsaf® ha contribuito a risultati significativi nella riduzione della temperatura rettale, della frequenza respiratoria e delle cellule somatiche in modo più efficace del selenito di sodio. Ha anche aumentato significativamente i livelli di selenio nel latte e l’attività del principale enzima antiossidante, la glutatione perossidasi. Questi risultati confermano l’efficacia dell’integrazione di Selsaf® nella lotta contro l’effetto negativo dello stress da calore nelle vacche da latte.