Ruminantia Mese è lo speciale di Ruminantia dedicato ad articoli di approfondimento relativi all’allevamento dei ruminanti. Si tratta di una sorta di rivista nella rivista in cui, con una cadenza mensile, sono pubblicati articoli di carattere tecnico-scientifico scritti da esperti del settore. Gli articoli sono suddivisi in sei sezioni: editoriale, genetica, sanità, ambiente e management, nutrizione ed economia.

Con questa raccolta, andremo a scoprire quali sono stati gli argomenti trattati nella sezione sanità nel corso del 2019.

Le prime cure al vitello neonato – Dicembre 2019

L’azienda zootecnica può essere considerata un vero e proprio organismo vivente le cui parti (vitellaia, manzolaia, asciutta, gruppi di lattazione ecc.) come degli “organi” e “tessuti” contribuiscono alla sopravvivenza dell’intero apparato. Gli esseri umani, in qualità di gestori e custodi dell’allevamento, influenzano pesantemente le dinamiche biologiche determinando il successo (o l’insuccesso) dell’attività zootecnica. Molto spesso i problemi non “accadono” in maniera spontanea ed imprevedibile ma sono il frutto di una perdita di controllo su alcuni aspetti cruciali dell’allevamento. Una riflessione profonda e consapevole sui punti deboli della stalla il più delle volte restituisce la responsabilità degli eventi negativi ad una riduzione della metodicità disciplinata piuttosto che ad una sventura piovuta dal cielo. Al fine di salvaguardare il reddito aziendale sarebbe auspicabile non trascurare a lungo l’importanza del lavoro disciplinato inseguendo mode, scorciatoie o fantasiosi capri espiatori… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Il collasso puerperale: segni clinici e terapia – Novembre 2019

Il collasso puerperale è una condizione patologica particolarmente temuta nell’allevamento della vacca da latte ad alta produzione. È la più importante malattia del metabolismo minerale e si manifesta quasi esclusivamente nelle ore immediatamente successive al parto. Un’ipocalcemia lieve e transitoria è considerata para-fisiologica nelle vacche pluripare ottime produttrici di latte ma diviene patologica nel caso in cui i meccanismi di compensazione dell’organismo falliscano a bilanciare con rapidità le imponenti perdite di calcio associate al parto…Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

I principali fattori di rischio dell’ipocalcemia nella bovina da latte – Ottobre 2019

L’ipocalcemia è una malattia del metabolismo minerale caratterizzata da una diminuzione significativa della concentrazione ematica di calcio nel periodo immediatamente successivo al parto. Insieme alla chetosi e all’acidosi ruminale è considerata tra le più importanti patologie metaboliche del post-parto. In passato era particolarmente comune la forma clinicamente manifesta conosciuta con il termine di collasso puerperale, oggi invece, grazie alle migliori condizioni di management aziendale, è diffusa soprattutto la forma subclinica…Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Il corpo luteo: un caposaldo di una buona fertilità – Settembre 2019

Il corpo luteo è una ghiandola endocrina temporanea che si sviluppa sull’ovaio dalle cellule residue dopo l’ovulazione. La sua funzione è ben precisa: secernere progesterone, un ormone necessario sia per il corretto sviluppo follicolare (corpo luteo ciclico) sia per il mantenimento della gravidanza (corpo luteo gravidico)… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

La relazione tra lo stress da caldo e la fertilità nella bovina da latte – Agosto 2019

Lo stress da caldo rappresenta l’effetto dell’adattamento dell’organismo animale esposto per un certo periodo di tempo all’azione combinata di umidità e temperatura elevate. La temperatura corporea aumenta oltre i valori ritenuti fisiologici per la specie quando la produzione interna di calore (endogeno), sommata al riscaldamento del corpo da parte dell’ambiente esterno (calore esogeno), supera la capacità dell’organismo di disperdere il calore stesso. I programmi di miglioramento genetico aumentano la suscettibilità alle alte temperature a causa della stretta correlazione tra livello produttivo e produzione di calore, di conseguenza le bovine da latte ad alta produzione sono particolarmente esposte allo stress termico (U. Bernabucci e N. Lacetera, 2016)… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

La ritenzione della placenta nella bovina: fisiopatologia e fattori di rischio  – Luglio 2019

La ritenzione di placenta, la cui definizione corretta è “ritenzione degli invogli”, è una condizione patologica abbastanza frequente nella specie bovina e può essere definita come la mancata espulsione degli invogli fetali entro le 12 ore dal parto. I meccanismi patogenetici responsabili sono in parte sconosciuti, tuttavia ciò che sappiamo è sufficiente per mettere in atto una serie di accorgimenti di natura alimentare e manageriale utile a gestire con efficacia questa temibile patologia del puerperio… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Alcuni aggiornamenti sull’epidemiologia della paratubercolosi nella bovina da latte – Giugno 2019

La paratubercolosi è una malattia infettiva ad andamento cronico causata da Mycobacterium avium paratuberculosis (MAP) che negli ultimi 100 anni ha assunto una straordinaria importanza a livello planetario. Sebbene si tratti di una malattia complessa, difficilmente controllabile ed in grado di incidere pesantemente sulla redditività delle aziende colpite, la paratubercolosi ha acquisito un forte interesse principalmente a causa del potenziale legame con il morbo di Crohn dell’uomo… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

La diarrea emorragica invernale: un’infezione spesso benigna… o no? – Maggio 2019

In inverno gli allevamenti di bovini, sia da latte che da carne, sono talvolta colpiti da una malattia infettiva che gli anglosassoni chiamano Winter Dysentery, da noi conosciuta come diarrea emorragica invernale o “influenza intestinale”. È un’infezione considerata benigna a causa della mortalità molto bassa (intorno o inferiore all’1%), ma molto temuta perché è in grado di stroncare per almeno un paio di settimane le ottime produzioni di latte che caratterizzano i mesi invernali… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

La steatosi epatica della bovina da latte: una minaccia nascosta – Aprile 2019

La steatosi epatica, detta anche lipidosi epatica o fatty liver, è una malattia del fegato dovuta ad un accumulo eccessivo di trigliceridi negli epatociti. Tra le malattie metaboliche del periodo di transizione è senza dubbio quella più misteriosa e subdola per due motivi: la difficoltà di fare una diagnosi certa e l’assenza di una sintomatologia specifica facilmente individuabile… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Gestire il dolore in ambito veterinario è diventato, da tempo, un imperativo morale ed una necessità terapeutica capace di migliorare con decisione la prognosi clinica e funzionale di numerose patologie. La scienza medica, sia veterinaria che in ambito umano, ha da sempre avuto un rapporto ambiguo con il dolore considerandolo spesso un “male necessario” o addirittura ignorandolo. Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha fatto luce su una serie di aspetti utili ad affrontare l’evento dolore con efficacia; la conoscenza di tali meccanismi e di come poterli gestire può finalmente far parte delle abilità del Medico Veterinario portando ad un miglioramento tangibile della sua professionalità ed efficienza… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Il riconoscimento del dolore nel bovino – Febbraio 2019

La IASP (International Association for the Study of Pain – 1986) definisce il dolore, nella specie umana, come “un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a un danno tissutale, in atto o potenziale. È un’esperienza individuale e soggettiva, a cui convergono componenti puramente sensoriali (nocicezione) relative al trasferimento dello stimolo doloroso dalla periferia alle strutture centrali, e componenti esperenziali ed affettive che modulano in maniera importante quanto percepito”… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

I requisiti minimi di legge per la protezione dei vitelli in allevamento – Gennaio 2019

Negli ultimi 10 anni è cresciuto l’interesse dell’opinione pubblica e degli organi legislativi e di controllo nei confronti della salvaguardia del benessere animale. In particolare, i vitelli sono dei soggetti ad elevato impatto emotivo sul consumatore e sono quindi costantemente sotto i riflettori quando si parla di benessere e allevamento intensivo. Il decreto legislativo n. 126 del 7 Luglio 2011, attuazione della Direttiva 2008/119/CE, fissa i requisiti minimi per la protezione dei vitelli negli allevamenti. È compito dell’allevatore adeguare la vitellaia alle disposizioni di legge, in modo da non incorrere in sanzioni pecuniarie piuttosto pesanti accompagnate dalla decurtazione dei premi PAC in seguito alle segnalazioni di non conformità legislativa… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

 

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