Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, intervenendo ieri ad Alghero al convegno organizzato da Confagricoltura “La Sardegna che guarda al futuro”.

“Con la nuova Politica agricola comune 2023-2027 la Regione vuole dare continuità ad alcuni interventi strategici e lungimiranti per lo sviluppo del comparto rafforzando le filiere produttive e puntando su innovazione, giovani agricoltori, lotta allo spopolamento e semplificazione delle procedure per la richiesta e l’erogazione dei contributi. Siamo aperti a un confronto che tenga conto dei contributi di tutti gli attori coinvolti, a cominciare da quello fondamentale svolto dalle organizzazioni di categoria e dal partenariato”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, intervenendo ieri ad Alghero al convegno organizzato da Confagricoltura.

“La riforma della Pac per il periodo 2023-2027 – ha detto l’esponente della Giunta Solinasha introdotto importanti novità, con l’inserimento di tutti gli obiettivi e gli interventi in un unico Piano strategico nazionale, per affrontare nei prossimi anni le criticità ambientali, climatiche, sociali ed economiche dell’agricoltura. Obiettivi che condividiamo e sosteniamo pienamente e che, nell’ampia cornice di regole nazionali e comunitarie, devono essere declinati secondo le specificità della realtà economica e produttiva della Sardegna e venire incontro alle esigenze dei nostri agricoltori”.

Le risorse finanziarie assegnate alla Sardegna per la programmazione degli interventi per lo Sviluppo rurale ammontano a circa 819 milioni di euro, per il quinquennio 2023-2027, secondo la ripartizione su base regionale approvata dalla Conferenza Stato-Regioni del 21 giugno 2022. Di questi, circa 414 milioni di euro (il 50,50%) sono fondi Feasr e 405 milioni di euro derivano dal cofinanziamento nazionale, di cui circa 121 milioni da imputare a risorse regionali in cofinanziamento.

Secondo il Piano strategico nazionale della Pac, ogni Regione ha un’Autorità di gestione regionale, un Comitato di monitoraggio e adotta un Complemento di programmazione per lo Sviluppo rurale 2023-2027, in cui viene delineata la strategia regionale che individui, nel rispetto del quadro nazionale, gli elementi principali su cui la Regione intende investire, oltre a evidenziare le peculiarità regionali rispetto a quelle nazionali.

 

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