In questi ultimi anni, sia a causa di una sempre maggiore attenzione da parte dell’opinione pubblica e delle associazioni animaliste che per la ricerca di performance sempre più elevate, negli allevamenti si è posta una grande attenzione alla qualità della vita degli animali da reddito chiamata dai più, ma non da tutti, benessere.

Molto è ciò che si è fatto, e che si sta facendo, per migliorarlo, e gli attuali sistemi per la sua valutazione ufficiale si stanno diffondendo rapidamente.

Rimane comunque il dubbio se l’approccio utilizzato per definire cos’è il benessere animale sia corretto, se la qualità della vita degli animali d’allevamento sia oggettivamente migliorata e se i consumatori si sentano rassicurati da tutto ciò.

Per approfondire questo complesso argomento che richiede sia competenze tecniche che umanistiche abbiamo voluto confrontarci con Marta Brscis, professoressa presso il Dipartimento di Medicina Animale, Produzione e Salute dell’Università di Padova, e sicura e referenziata conoscitrice dell’etologia degli animali da reddito e di ciò che “bolle in pentola” a livello europeo.