L’11 giugno è stata una giornata importante per noi del team Sugar Plus, poiché ha rappresentato la conclusione e divulgazione di un lavoro, durato più di due anni e mezzo, svolto in collaborazione con l’Università di Bologna e grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna.
La ricerca, come avete letto dal titolo, si è articolata sul sentito tema della riduzione delle emissioni.
Questo è stato un primo lavoro, al quale speriamo possano succederne altri poiché sappiamo che questa tematica molto delicata ed attuale deve essere affrontata sotto tantissimi punti di vista e che le ricerche si prospettano molto complesse.
Partendo dalle origini, come ha evidenziato il responsabile ED&F MAN Europa Paolo Galliussi, possiamo dire con orgoglio che i mangimi liquidi nascono da un’idea di circolarità che permette loro di chiudere una catena con il settore alimentare. Infatti, i mangimi liquidi sono formulati a partire da alcuni coprodotti dell’industria alimentare. Riutilizzare in zootecnia i melassi e derivati zuccherini consente di dare una seconda vita e ridurre lo spreco di queste materie prime ricche di nutrienti utili per le produzioni animali.
Durante l’intervento del Prof. Andrea Formigoni dell’Università di Bologna, che ha seguito in toto la prova sperimentale, sono stati chiariti dei punti fondamentali su cui porre l’attenzione prima di tuffarci sul tema “sostenibilità”. Possiamo veramente bloccare le emissioni di metano derivanti dai ruminanti? Soprattutto, è così fondamentale?
L’Unione Europea ha sicuramente preso una direzione molto netta nei confronti delle emissioni prodotte dagli allevamenti intensivi, ma siamo sicuri di dove si stia puntando il dito? Lasciamo in sospeso questa domanda alla quale ognuno può dare la sua interpretazione; rispondiamo alla prima. Anzi, lasciamo che siano le considerazioni del professor Formigoni a guidarci.
Non è possibile azzerare la produzione di metano da parte del rumine, con le conoscenze odierne. Si è visto però che essa può essere modulata utilizzando delle strategie alimentari:
- Crescita di specifiche popolazioni batteriche a scapito di altre. Un esempio di questo fenomeno era stato presentato al convegno di ED&F MAN “Proceedings from sugars to liquid feeds, from research to the future” (Laziese, 2018) dove si era evidenziato come i mangimi liquidi sviluppino le popolazioni di batteri cellulosolitici e migliorino di conseguenza l’efficienza ruminale.
- Mantenimento di una buona quota di fibra in razione: la crescita batterica aumenta la produzione di propionato.
- Acidi grassi insaturi come l’acido linolenico, presente nell’erba verde, nei pascoli o negli olii essenziali, possono modulare anch’essi la liberazione di metano.
- L’utilizzo di miscele di zuccheri e melassi nel rumine modifica la composizione della popolazione batterica, riducendo i batteri metanogenici (“Molasses and Liquid Feeds: characterization and impact on rumen fermentations” Palmonari).
- Additivi come i tannini, l’olio essenziale di origano, le saponine.
La strada da percorrere è ancora molto lunga e noi di Sugar Plus, che crediamo in questa causa, portiamo avanti la ricerca nell’ambito della sostenibilità ormai da qualche anno, consapevoli che il settore zootecnico avrà bisogno di una grande mano e tanta ricerca.
Vogliamo portare sempre innovazione affinché questo settore possa crescere in equilibrio con le esigenze della società e della comunità europea attuali; per fare questo sono di vitale importanza, oltre alla ricerca interna, le collaborazioni con le diverse Facoltà universitarie e gli Istituti di ricerca con i quali abbiamo in atto diversi studi.
Per richiedere gli atti del convegno vi invitiamo a cliccare sul seguente link https://www.sugarplus.it/contact/ e compilare il form in basso scrivendo “atti convegno 11/06/2024”
A cura del team di Sugar Plus