Durante i mesi estivi, lo stress da caldo ha molteplici ripercussioni sull’allevamento della vacca da latte influendo negativamente sullo stato generale di salute degli animali e sulle performance produttive e riproduttive.

La vacca da latte, come conseguenza della sua intensa attività metabolica e ruminale, produce molto calore che deve essere dissipato. Tuttavia, i meccanismi di dissipazione del calore che l’animale utilizza per mantenere la sua temperatura corporea in un range fisiologicamente ottimale non sono sufficienti nel caso di temperature ed umidità elevate. Quando l’animale si trova ad affrontare per un tempo prolungato condizioni al di fuori della sua zona di termo-neutralità si parla di stress termico, con conseguenze negative sull’efficienza produttiva e riproduttiva. La risposta fisiologica allo stress da caldo è caratterizzata da una ridotta assunzione di sostanza secca e da un aumento della temperatura corporea, della sudorazione e della frequenza respiratoria. Questi cambiamenti contribuiscono ad aumentare i fabbisogni energetici di mantenimento fino ad un 25-30% in più.

Un ulteriore ed importante meccanismo di adattamento al calore nei mammiferi è il reindirizzamento dell’afflusso di sangue dagli organi viscerali verso la periferia del corpo per aumentare lo scambio con l’ambiente esterno. Ciò causa utilizzo di ATP, acidosi, alterata attività della pompa ionica e stress ossidativo nell’epitelio intestinale. Tutto questo ha un effetto negativo sulla mucosa intestinale in quanto provoca un’alterazione delle “tight junctions”, ovvero le giunzioni proteiche che tengono uniti gli enterociti, causando di conseguenza un aumento della permeabilità intestinale. Lo stress ossidativo e l’aumento della permeabilità contribuiscono alla perdita di integrità e di funzionalità della barriera intestinale. Conseguentemente, si ha un passaggio indesiderato di batteri ed endotossine, come ad esempio il lipopolisaccaride (LPS), uno dei componenti della parete dei batteri Gram Negativi con un elevato potere pro-infiammatorio. Questo stato infiammatorio, se protratto nel tempo, porta ad un effetto negativo sulla salute e sul benessere dell’animale.

Non meno importanti sono le ripercussioni negative sull’efficienza produttiva. Gli animali, per far fronte alle richieste energetiche della risposta infiammatoria, deviano l’utilizzo di glucosio (sino a 2 kg/capo/giorno) e dei nutrienti dalla produzione di latte e muscolo a favore del sistema immunitario. Ne deriva che durante i mesi più caldi dell’anno, l’impatto dello stress da caldo provochi delle perdite economiche assolutamente da non sottovalutare.

Il prodotto microincapsulato AviPlus® R (Vetagro S.p.A.), basato su una miscela di acidi organici e composti natural-identici, migliora la salute intestinale esercitando un’azione antinfiammatoria locale e mitigando gli effetti negativi dello stress. Oltre 15 anni di ricerca e sviluppo, a partire dai monogastrici, hanno permesso di validare questa strategia nutrizionale per aumentare le performance produttive e ridurre stress tipici degli animali da produzione, ad esempio quello da svezzamento per i suinetti (Grilli et al., 2015a). A dimostrazione di ciò, studi in vitro hanno permesso di comprovarne l’effetto antinfiammatorio sulla barriera intestinale. In una recente prova di laboratorio, grazie ad un challenge infiammatorio su un modello cellulare di riferimento per tutte le specie animali (cellule Caco-2) che riproduce la struttura della barriera intestinale, è stato dimostrato come i componenti del prodotto agiscano sinergicamente al fine di ridurre e prevenire gli effetti negativi dell’infiammazione supportando la funzionalità della barriera intestinale (Toschi et al., 2020).

In un ulteriore studio in vitro (Grilli et al., 2015b), si è potuto valutare gli effetti di AviPlus® R sulla crescita di patogeni di origine alimentare, come Escherichia coli e Salmonella typhimurium, utilizzando colture batteriche pure e fermentazioni miste di microrganismi ruminali. I risultati hanno dimostrato che l’inclusione di AviPlus® R (2% rispetto al volume totale della coltura) ha ridotto i tassi di crescita e le popolazioni degli agenti patogeni. Questi risultati suggeriscono come l’utilizzo di AviPlus® R possa essere un mezzo per ridurre le popolazioni potenzialmente dannose di batteri patogeni presenti nel tratto digestivo dei giovani bovini da latte sotto stress da caldo.

A tal proposito è stato condotto presso la Cornell University (NY, USA), uno studio per valutare gli effetti di AviPlus® R sulle prestazioni di crescita nei vitelli di razza Frisona sottoposti a stress da caldo (Fontoura et al., 2023 in pubblicazione). AviPlus® R ha permesso di recuperare parte dell’ingestione di sostanza secca persa con lo stress termico (-18%) e l’incremento ponderale medio giornaliero, raggiungendo livelli simili al gruppo di controllo termo-neutrale e confermando la sua azione nell’aumentare la resilienza dei vitelli soggetti a stress da caldo.

Un ulteriore studio condotto presso la stazione sperimentale della Cornell University (NY, USA), e recentemente pubblicato sul Journal of Dairy Science (Fontoura et al., 2022), ha valutato il ruolo di AviPlus® R nel ripristino della produzione di latte in vacche Frisone sottoposte a stress da caldo. Il trattamento con AviPlus® R (75 mg/kg di peso vivo) in animali esposti a un THI (indice di temperatura e umidità) compreso tra 74 e 82 ha permesso un recupero dell’ingestione giornaliera di sostanza secca (+ 1.4 kg/g) rispetto al gruppo di controllo esposto alle stesse condizioni ambientali. È stato inoltre osservato un aumento della produzione (+ 2.7 kg/d) e dei parametri di qualità del latte, registrando una maggiore concentrazione di proteina (+ 0.11 kg/d) e lattosio (+ 0.18 kg/d). L’aumento della proteina, unitamente al calo dell’azoto ureico del latte osservato, ha anche suggerito un miglioramento nell’efficienza dell’utilizzo dell’azoto. Per stimare la maggior permeabilità intestinale dovuta allo stress da caldo, una soluzione a base di cromo è stata somministrata per via orale agli animali e, nell’arco delle 24 ore successive, è stata misurata la concentrazione plasmatica di cromo. Una maggiore concentrazione a livello plasmatico è il risultato di un maggiore passaggio della molecola attraverso la barriera intestinale ed è quindi un segnale di ridotta integrità. Anche in questo caso, gli animali trattati hanno presentato una concentrazione di cromo circolante minore rispetto al gruppo di controllo, sottolineando che il miglioramento dell’integrità della barriera intestinale può aver guidato l’aumento dell’efficienza produttiva osservata grazie alla supplementazione di AviPlus® R. 

AviPlus® R rappresenta una valida strategia nutrizionale a supporto della vacca da latte e dei vitelli durante i mesi estivi, al fine di migliorare la funzionalità della barriera intestinale, l’assunzione di sostanza secca ed incrementando sia l’efficienza produttiva che di utilizzo dell’azoto. Oltre che per lo stress da caldo, AviPlus® R è indicato anche per tutti quei periodi del ciclo produttivo ad alta criticità dove gli animali sono soggetti a repentini cambi di dieta e quindi a stress, come ad esempio il periodo di transizione, lo svezzamento o la fase di ristallo nel bovino da carne.

di Giulia Giovagnoni e Richard Paratte


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