Oggetto: Etichetta accessibile sui prodotti alimentari per le disabilità della funzione visiva

Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione
Articolo 138 del regolamento
Laura Ferrara
15 gennaio 2020

Si stima che in Europa ci siano oltre trenta milioni di persone non vedenti e ipovedenti.

Il Reg. (UE) n. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ha migliorato il livello di protezione della salute e degli interessi dei consumatori, ma non ha eliminato le barriere esistenti per coloro che hanno disabilità visive e incontrano ostacoli nell’accesso a tali informazioni. L’uso del linguaggio Braille e di moderne tecnologie in grado di implementare un’etichetta audio-narrante per i prodotti alimentari, oggetto di alcune best practices, sono strumenti che rendono accessibili determinate informazioni e contribuiscono a una società più inclusiva e rispettosa dei diritti dei non vedenti e degli ipovedenti.

Ciò premesso, poichè in base alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e del TFUE, l’UE e i suoi Stati membri sono impegnati a migliorare la situazione socioeconomica delle persone con disabilità, può la Commissione far sapere:

1 Se ritiene di modificare il regolamento UE n. 1169/2011 per rendere obbligatoria un’etichetta accessibile che utilizzi il linguaggio Braille e/o tecnologie in grado di fornire con voce narrante informazioni sui prodotti alimentari per le persone con disabilità visiva?

2 Quali interventi, misure e/o azioni intende adottare per migliorare l’accesso alle informazioni sui prodotti alimentari nel caso delle persone non vedenti e ipovedenti?

Risposta di Stella Kyriakides a nome della Commissione europea (25 marzo 2020)

La richiesta di un’etichettatura che utilizzi il linguaggio Braille non è emersa dall’ampia consultazione che ha preceduto l’adozione del Reg. (UE) n. 1169/2011. Il regolamento riconosce tuttavia, al considerando 17, l’importanza di consentire l’accessibilità delle informazioni sugli alimenti alle persone con menomazioni visive. Perciò tale regolamento incoraggia gli operatori del settore alimentare ad agevolare l’accessibilità delle informazioni sugli alimenti per questa categoria di consumatori, ad esempio fornendo etichette alimentari in Braille.

Il miglioramento della fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori sarà una delle priorità della strategia “Dal produttore al consumatore“, come annunciato nella comunicazione della Commissione sul Green Deal europeo. In tale contesto la Commissione esaminerà nuove modalità per fornire ai consumatori una migliore informazione, anche per via digitale. In quanto punto focale per l’Unione, che è parte della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, la Commissione intende inoltre occuparsi della necessità di informazioni accessibili alle persone con disabilità, compresi i non vedenti e gli ipovedenti.

La Commissione prenderà atto della richiesta dell’onorevole deputata in caso di revisione della legislazione sull’etichettatura.

 

Fonte: Parlamento Europeo