La pandemia di COVID-19 e la Brexit hanno esasperato molte delle contraddizioni dell’Unione Europea, al punto da metterne in discussione l’utilità.

La nuova governance uscita dalle elezioni europee del 2019 sembra essere molto determinata a consolidare l’identità politica ed economica del vecchio continente per rafforzare e ulteriormente rilanciare il “modello europeo”, ossia il  garantire un sempre maggiore benessere a tutti i cittadini  e continuare ad essere per il resto del mondo un modello da imitare.

L’agroalimentare è l’asset di maggior valore economico per l’Europa ma ha davanti a sè sfide importanti, ed in particolare quella della sostenibilità economica e sociale.

Questi sono giorni cruciali per l’UE, dove si stanno definendo i piani nazionali per il Recovery Plan, e per l’agricoltura, a causa delle discussioni sulla futura PAC per il periodo 2012-2027.

Per capire meglio cosa sta succedendo abbiamo chiesto aiuto al Prof. Paolo De Castro, agronomo, docente universitario ed  Europarlamentare. De Castro è stato per ben tre volte Ministro dell’Agricoltura del nostro Paese e Presidente della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo.

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