Nelle stalle per vacche da latte si possono distinguere le aree di stabulazione, destinate alla vita degli animali, e le aree di servizio (corsia di foraggiamento e zona di mungitura). Tra le prime, grande rilevanza hanno le seguenti corsie di stabulazione.

  • zona di alimentazione, presente in ogni tipologia di stalla libera (sia con zona di riposo a lettiera, sia con zona di riposo a cuccette) e destinata principalmente ad ospitare gli animali durante la fase di alimentazione;
  • corsia di smistamento, presente soltanto nelle stalle libere con zona di riposo a due o più file di cuccette, destinata principalmente agli spostamenti degli animali nella zona di riposo.

La zona di alimentazione nella versione di stalla “groppa a groppa” è separata dalla zona di riposo attraverso un muretto, permette una ottimale abbeverata degli animali e l’accesso alla zona di riposo attraverso passaggi di dimensioni contenute.

La zona di alimentazione nella versione di stalla “testa a testa” permette l’accesso diretto a una fila di cuccette, non permette l’abbeverata degli animali e necessita di passaggi di maggiori dimensioni.

Un parametro dimensionale fondamentale è rappresentato dalla larghezza delle corsie di stabulazione. Ad ogni tipo di corsia corrispondono misure diverse:

  • per la zona di alimentazione la larghezza consigliata è pari a 4÷5 m;
  • per la corsia di smistamento la larghezza consigliata è pari a 2,5÷3,5 m.

Corsie al di fuori di questi range possono provocare problemi legati, nel caso di corsie troppo strette, alla movimentazione degli animali e all’accesso a mangiatoie, abbeveratoi e cuccette, mentre, nel caso di corsie troppo larghe, all’utilizzo improprio della corsia con animali che la utilizzano per riposare.

Pavimento delle corsie

Il pavimento delle corsie è un aspetto fondamentale e per essere considerato ottimale deve possedere i seguenti requisiti: non scivoloso, non abrasivo, privo di bordi aguzzi, non troppo duro, facile da pulire, resistente, di lunga durata ed economico.

Fondamentalmente, i pavimenti delle corsie sono di calcestruzzo. Si distinguono in pieni (continui) e fessurati/forati (discontinui). Sui pavimenti di calcestruzzo possono essere installati i tappeti di gomma (questo argomento verrà affrontato nel prossimo articolo)

Pavimento pieno

Nel caso di pavimento pieno assumono notevole importanza il sistema di allontanamento delle deiezioni, le pendenze e la rigatura della superficie.

Per allontanare gli effluenti zootecnici dalle corsie a pavimento pieno possono essere utilizzati i seguenti sistemi di asportazione:

  • trattrice dotata di lama raschiante o ruspetta, manovrata direttamente dall’operatore;
  • raschiatore a ribaltina o a farfalla con metodo di trascinamento ad asta rigida o a catena/fune;
  • ricircolo su corsie in pendenza di liquame chiarificato mediante separazione solido/liquido (il liquame ricircolato viene immesso nella testata a monte,asportando le deiezioni grazie all’effetto di ruscellamento).

Quando si adottano sistemi meccanici di pulizia (trattrice con lama, raschiatori) si consiglia di prevedere una leggera pendenza trasversale (1%) verso l’asse centrale della corsia, per favorire il drenaggio della frazione liquida delle deiezioni. È anche possibile raccogliere tale frazione mediante un collettore fognario in leggera pendenza posto al disotto della guida del raschiatore e collegato alla guida stessa da tubi verticali posti ogni 3÷5 m; tale soluzione consente di mantenere la pavimentazione più asciutta, con benefici ai piedi delle bovine.

Nel caso di corsie di smistamento, la pendenza trasversale del pavimento consente di mantenere più pulite le code delle vacche sdraiate in cuccetta. È bene prevedere anche una pendenza longitudinale costante della pavimentazione, che potrà essere più elevata (1÷2%) nel caso in cui si possa sfruttare la pendenza naturale del terreno o minore (0,3÷0,5%) nel caso di terreni di pianura.

In presenza di sistemi di pulizia a ricircolo superficiale di liquami le pendenze longitudinali dei pavimenti devono essere elevate (2÷4%) per favorire la rimozione completa delle deiezioni dalle corsie.

Sul pavimento pieno si consiglia una rigatura superficiale intervenendo con solchi (larghezza = 1÷1,5 cm; profondità = 1 cm) da realizzarsi mediante appositi stampi di metallo sul conglomerato ancora fresco (da 1 a 2 ore dopo la posa), avendo cura di eliminare eventuali sporgenze e bordi taglienti prima dell’ingresso degli animali. Con sistemi meccanici di pulizia si consiglia un disegno a rombi con disposizione diagonale (45°) rispetto all’asse principale della corsia e una distanza dei solchi di 10÷15 cm. Nel caso di pulizia con flushing, per favorire la pulizia del pavimento, si consiglia una rigatura con solchi paralleli disposti longitudinalmente all’asse principale della corsia.

Esempio di pavimento di calcestruzzo con rigatura a rombi

Sui pavimenti esistenti è possibile intervenire con speciali macchine (scarificatrici) in grado di incidere il calcestruzzo preventivamente pulito.

Pavimento fessurato/forato

Nel caso di pavimento fessurato/forato sono importanti sia la corretta finitura antiscivolo della superficie, sia la resistenza del calcestruzzo alle azioni meccaniche e alla corrosione, onde evitare che i bordi dei travetti vengano lesionati e conseguentemente aumenti la larghezza delle fessure, con pericoli per i piedi degli animali. Di seguito, si riportano le dimensioni ottimali per le vacche da latte:

  • larghezza fessure e travetti rispettivamente di 3÷3,5 e 10÷16 cm nel caso di pavimento fessurato;
  • diametro e distanza fori rispettivamente di 4,5÷5,5 e 5,0-7,0 cm nel caso di pavimento a fori.

Nelle corsie a pavimento fessurato le deiezioni attraversano le fessure e si raccolgono temporaneamente in una fossa di veicolazione sottostante, da dove possono essere allontanate con ricircolo di liquame chiarificato, con scarico continuo a soglia di tracimazione o mediante raschiatori. La sezione delle fessure e dei fori deve sempre essere del tipo svasato verso il basso (a trapezio isoscele), in modo da limitare l’adesione delle feci alle pareti interne dei travetti, ottenendo così una maggiore capacità autopulente del pavimento.

Zona di alimentazione a pavimento forato

Il pavimento fessurato/forato presenta una serie di vantaggi:

  • pavimento autopulente (> pulizia e < contatto unghioni-liquame);
  • superficie antiscivolo per effetto discontinuità data da fessure/fori;
  • non necessita di mezzi meccanici per pulizia (anche se sul mercato sono comparsi robot a batterie per la pulizia).

Per contro, presenta anche una serie di svantaggi:

  • rischio di lesioni ai piedi (soprattutto su fessurati vecchi o deteriorati);
  • necessità di costose fosse sotto fessurato per raccolta effluenti;
  • possibili problemi per impiego con lettiera in cuccette.

Il pavimento forato rispetto al fessurato presenta un minore potere autopulente (soprattutto in situazioni di modesto carico di bestiame per unità di superficie con scarso calpestamento), ma una migliore superficie d’appoggio per l’unghione.

Foto 1 – Esempio di pavimento di calcestruzzo con rigatura longitudinale