Origine

La razza caprina Camosciata delle Alpi è originaria della Svizzera. Si tratta di una razza cosmopolita molto diffusa in Europa, prevalentemente in Francia dove viene denominata “Alpine” e rappresenta buona parte del patrimonio caprino. La Comosciata viene allevata anche in numerosi paesi extra europei. Ne esistono due ceppi: quello con corna che proviene dal cantone dei Grigioni (nella Svizzera orientale) e quello acorne dall’Oberhasli-Brienz.

Consistenza e diffusione

La Camosciata delle Alpi in Italia è diffusa maggiormente nelle regioni dell’arco alpino, con significative presenze nel resto del territorio nazionale. La consistenza della razza Camosciata iscritta al Libro Genealogico in Italia è di circa 8.182 capi (elaborata al 30/04/2021). Risultano iscritti al Libro Genealogico, 237 allevamenti con 356 becchi e 7.826 capre. La distribuzione per regione dei capi iscritti è riportata nella seguente tabella.

RegioneN° allevamentiBecchi iscrittiCapre iscritte
ABRUZZO400
BASILICATA6479
CALABRIA1315222
CAMPANIA101
EMILIA ROMAGNA99510
FRIULI VENEZIA GIULIA1120646
LAZIO21076
LIGURIA4379
LOMBARDIA551351908
MARCHE1137
PIEMONTE36852447
PUGLIA1239
SARDEGNA10025
SICILIA310
TOSCANA49189
TRENTINO ALTO ADIGE272166
UMBRIA3567
VALLE D'AOSTA1823313
VENETO29321022
2373567826

Caratteri Morfologici

Mantello e cute: il mantello è melanico, presenta varie tonalità, con riga mulina ed estremità degli arti nere. Il pelo è corto ed uniforme su tutto il corpo. La pelle è sottile, pigmentata nera. Dalla selezione sono parzialmente tollerati i mantelli con colorazione diversa dallo standard “Camosciato”, che derivano dalla popolazione Alpine francese (Policromo: con macchie bianche; Congelato, con peli bianchi nel muso e nelle orecchie; Nero British, con zampe e sottopancia non neri ed eventuali frisature bianche sulla faccia; Caramel, con pigmentazione rosa).

Testa: è piccola, leggera e fine; il profilo fronto-nasale è rettilineo. Vi è presenza di barba, soprattutto nei maschi. Le orecchie sono lunghe ed erette, mai pendenti. Nei maschi è presente un ciuffo di peli arruffati nella zona frontale. Le corna sono presenti in entrambi i sessi. Si ricorda che l’assenza di corna (carattere dominante) è associato a problemi della sfera riproduttiva (minore fertilità, sterilità e, nei casi estremi, soggetti intersessi).

Collo: lungo con presenza o meno di tettole.

Tronco: il torace e l’addome sono ampi. La regione dorso lombare è rettilinea con groppa ben sviluppata e giustamente inclinata.

Apparato mammario: ampio e ben sviluppato con attacco posteriore largo e robusto. La mammella è piriforme o globosa con capezzoli mediamente sviluppati, conici, paralleli e portati verticalmente.

Arti: lunghi, forti e ben proporzionati. Gli unghielli sono scuri.

Sono esclusi dal Libro Genealogico i capi aventi le seguenti tare morfo genetiche gravi: doppi capezzoli, doppi sfinteri, capezzoli accessori, ernia ombelicale, difetti di dentizione (enognatismo e prognatismo).

Dati biometrici
MaschiFemmine
Altezza al garrese (cm)8674
Peso (kg)10070
Tagliamedio-grandemedio-grande

Caratteri produttivi e riproduttivi

La razza Camosciata delle Alpi è una razza caprina a preminente attitudine alla produzione del latte. Infatti, la selezione è orientata verso l’esaltazione di quest’attitudine (in termini di quantità e qualità) e al miglioramento delle caratteristiche della mammella (per facilitare l’operazione di mungitura) e della longevità produttiva.

In Italia, secondo i dati del Bollettino 2020 dell’AIA, la produzione media di latte è di 389 litri in 150 giorni per le primipare (lattazione convenzionale) e 592 litri in 210 giorni per le terzipare. (lattazione convenzionale). Il latte contiene in media 3,67 % di grasso e 3,45 % di proteina.

Fertilità: intesa come capre partorite su capre messe alla monta, è intorno allo 0,95.

Prolificità: intesa come capretti nati su capre partorite, è circa 1,60.

Fecondità: ovvero i capretti nati su capre alla monta, è 1,52 (=0,95+1,60).

L’età media al primo parto è di 12 mesi. Il peso medio alla nascita varia da 2,9 kg a 3,8 kg. A 60 giorni i capretti pesano in media 10,5-12,5 kg; la variazione dipende dal sesso e dal tipo di parto.

Sistema di allevamento

Grazie alla versatilità ed adattabilità della razza, questa può essere allevata sia in grandi allevamenti il cui latte è destinato all’industria con sistemi prevalentemente intensivi e stabulati, sia in medi e piccoli allevamenti dove il latte viene trasformato direttamente in azienda con sistemi semi estensivi che prevedono foraggiamento verde e pascolo.

Prospettive e diffusione

La Camosciata delle Alpi è in costante espansione numerica e certamente non a rischio di estinzione viste le consistenze delle popolazioni in Francia, Svizzera e nell’Arco Alpino Europeo. È una razza estremamente apprezzata e diffusa per la sua adattabilità e l’attitudine casearia (titoli) del latte. Non presenta quindi particolari problemi di adattamento nelle diverse condizioni regionali italiane in termini di clima (altitudine e latitudine) e di sistemi d’allevamento (da intensivo a semi estensivo).

Miglioramento genetico

Obiettivi

La selezione dei riproduttori di razza Camosciata delle Alpi ha come obbiettivo la produzione di soggetti con le caratteristiche di razza previste dalle Norme Tecniche ovvero: attitudine a fornire una produzione elevata e costante di latte con alti titoli di grasso e proteine (attitudine casearia), e caratteristiche somatiche e della mammella migliori (resistenza e longevità funzionale). Uno dei requisiti di idoneità richiede l’assenza di difetti e tare morfogenetiche, valutati durante le visite dell’esperto in allevamento o nelle manifestazioni riconosciute.

Recenti Delibere della Commissione Centrale della specie caprina stabiliscono il valore minimo di indice genetico pedigree alla nascita, che deve essere almeno positivo.

Da qualche anno è attivo un servizio per gli allevatori che consente di programmare gli accoppiamenti fra le capre ed i becchi (in IA e MN) per massimizzare la risposta alla selezione e minimizzare la consanguineità dei nati dagli accoppiamenti programmati.

Strumenti

La base per potere fare una selezione genetica efficace risiede nell’accuratezza e nella precisione della registrazione dei dati o dei fenotipi: alcuni a cura dell’Allevatore e relativi ai principali eventi della capra (data nascita, padre e madre, data riproduzione, data parto, data eliminazione e causa), altri a cura degli Agenti dei Controlli Funzionali (Latte e Titoli) o degli Esperti del Libro Genealogico attraverso la Valutazione Morfologica Lineare (Caratteri Somatici, della Mammella e dei Capezzoli).

I dati genealogici ed i fenotipi sono la base del calcolo degli Indici Genetici (metodo BLUP Animal Model), cioè la stima più o meno attendibile del valore genetico del riproduttore, eliminando dal fenotipo (parte misurabile del carattere) la componente ambientale (sanità, benessere, nutrizione) per stimare il genotipo (parte genetica e quindi ereditabile del carattere).

Per avere una stima più attendibile risulta fondamentale avere Dati Genealogici (Pedigree) più profondi (più generazioni conosciute) e precisi (es. sulla paternità: piuttosto che una informazione falsa è meglio una informazione mancante).

L’Inseminazione Artificiale (IA), realizzata da anni con materiale seminale proveniente dalla Francia e più recentemente da altri paesi Europei, consente oltre l’utilizzo di becchi miglioratori alla prova di progenie, di creare connessioni genetiche (legami parentali) tra diversi allevamenti con la possibilità di effettuare una stima più accurata degli Indici Genetici (cancellare l’effetto ambiente dal fenotipo).

Prospettive

AssoNaPa gestisce i progetti finanziati dal PSRN (CHEESR e SHEEP AND GOATS) che prevedono tra l’altro l’introduzione della selezione genomica in alcune razze ovicaprine italiane tra cui la Camosciata. In particolare, la genotipizzazione permetterà il calcolo di un indice genomico precoce ed enormemente più attendibile dell’indice pedigree classico, consentendo un progresso genetico più veloce relativamente ai citati obiettivi di selezione, garantendo allo stesso tempo il mantenimento di un’elevata variabilità genetica. AssoNaPa è inoltre partner con CNR ed ARAL del progetto europeo SMARTER (Finanziamento UE H2020) che prevede tra l’altro la condivisione delle informazioni genetiche (pedigree, fenotipi, indici, genotipi) per le razze caprine Camosciata e Saanen tra l’Italia, la Francia, la Svizzera ed il Canada, con l’obiettivo di studiare la fattibilità del confronto internazionale degli indici per tali razze (InterBuck).

Indice di selezione genetica

L’indice di selezione per i riproduttori della razza Camosciata delle Alpi è chiamato Indice Genetico di Qualità. E’ una stima Blup Animal Model con un’enfasi di 4 a 1 per le Proteine sul Grasso. Nella sostanza è un indice caseario che meglio valorizza il valore riproduttivo ed economico della Capra e del Becco. L’indice che si ottiene dall’elaborazione non è il vero valore genetico degli animali ma la sua stima, e come tale è soggetto a variazione se variano le informazioni che l’hanno originato. Questa metodologia elabora l’accuratezza utilizzando tutte le parentele conosciute nella popolazione.

La valutazione genetica nella razza Camosciata delle Alpi è trimestrale, in accordo con le richieste pervenute dal sistema Allevatori, nei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre.

Trend genetico di aprile 2021

Nell’ultimo decennio il progresso genetico relativo alla produzione di latte ammonta mediamente a 8 litri/anno a capo. A causa della profonda trasformazione del sistema di allevamento, la numerosità dei capi iscritti è in diminuzione, ma il trend genetico è in continua crescita grazie ai risultati ottenuti dai Piani di accoppiamento aziendali ed all‘utilizzo dell’inseminazione artificiale.