Origine e Diffusione

La razza Murciano-Granadina prende il nome dalle province spagnole che occupava originariamente. Filogeneticamente deriva dalla Capra aegagrus, che a sua volta diede origine alla capra dei Pirenei. Si tratta di una delle quattro popolazioni di animali domestici catalogate per prime in Spagna, il che è confermato dal fatto che insieme al maiale iberico, al cavallo spagnolo e alla pecora merino, sono le quattro popolazioni chiaramente menzionate nella letteratura del XV secolo (Rodero et al., 1992).

Il Catalogo Ufficiale delle Razze Zootecniche inserisce la razza capra Murciano-Granadina nel “Gruppo delle Razze Autoctone per lo Sviluppo“. Attualmente gli animali della razza Murciano-Granadina sono distribuiti in tutta la nazione, principalmente nelle Comunità Autonome di: Andalusia, Murcia, Valencia, Castilla-La Mancha, Isole Baleari, Catalogna ed Estremadura. Negli ultimi anni è stata esportata anche in altri paesi, come il Marocco, l’Algeria, la Grecia e persino il Sud America, per la sua rusticità e l’ottima produzione di latte. In Italia dal 2016 è stata inserita nel registro anagrafico delle razze estere a limitata diffusione gestito dall’Associazione Nazionale Pastorizia.

Consistenze

I dati ufficiali presenti sul sito del Ministero dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione della Spagna, parlano di 112.910 capi presenti al 31 dicembre 2023.  Per chi volesse approfondire questo aspetto, alleghiamo il documento ufficiale che riporta il numero di animali suddiviso per categoria e per area geografica, dal 2009 al 2023 (clicca QUI!).

Selezione e miglioramento genetico

In Spagna la selezione genetica di questi animali è gestita dall’ “Associazione Spagnola Allevatori Caprini Murciano-Granadina” (ACRIMUR) istituita nel 1979, legalmente riconosciuta su tutto il territorio nazionale per la gestione del Libro Genealogico Libro Genealogico della Razza e del Programma di Conservazione e Miglioramento Genetico, secondo delibera della Direzione Generale delle Produzioni Zootecniche e dei Mercati del Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione 29 dicembre 1992. L’Associazione offre ai suoi soci diversi servizi, vediamo brevemente quali.

  1. Genotipizzazione e test per verifica ascendenza. La genotipizzazione viene effettuata nel laboratorio di Animal Breeding Consulting, presso l’Università di Cordoba. Per quel che concerne i test di paternità/maternità, questi rappresentano un utile strumento per garantire l’attendibilità e la credibilità dei libri genealogici, e costituiscono un elemento fondamentale in ogni programma di allevamento e miglioramento genetico. Grazie all’importante collaborazione con lo stesso laboratorio di Córdoba, l’Associazione sta realizzando un controllo estremamente esaustivo delle genealogie degli animali iscritti nel Libro genealogico della razza e di quelli che fanno parte del suo programma di selezione, cosa che rappresenterà un notevole risparmio economico nel futuro a breve termine. Una volta analizzati i campioni, i risultati ottenuti vengono importati direttamente nel database del laboratorio, escludendo automaticamente le affiliazioni e consentendo l’emissione di un report specifico per ogni soggetto, che viene successivamente inviato all’Associazione.
  2. Genotipizzazione delle proteine del latte attraverso il DNA. Essendo la Murciano – Granadina una razza altamente specializzata per la produzione di latte, in termini quantitativi e quantitativi,  c’è grande interesse per ottenere informazioni sul rapporto tra i genotipi di alcune proteine ​​del latte, la composizione e le proprietà tecnologiche del latte destinato alla trasformazione industriale e alla caseificazione. Pertanto l’ ACRIMUR tra i nuovi obiettivi di selezione ha inserito la genotipizzazione dei maschi utilizzati per l’inseminazione artificiale e dei principali riproduttori da abilitare alla monta, per la proteina alfa s1 caseina, a causa della grande implicazione di alcune delle sue varianti genetiche nel contenuto proteico totale del latte e nelle prestazioni sulla resa in formaggio. L’alto grado di polimorfismo descritto per il gene della caseina alfa s1 (αs1-CN), in seguito a numerose indagini iniziate diversi decenni fa, ha condotto all’identificazione di più di dieci varianti genetiche di questa proteina; queste varianti sono state classificate in diverse categorie in base ai livelli di sintesi della proteina alfa s1 caseina stessa nel latte di capra. Si parla quindi di varianti associate ad elevate quantità di αs1-CN (3,6 g/l, varianti A, B1, B2 , B3 e C), intermedie (1,6 g/l, variante E), basse (0,6 g/l, varianti D, F e G) e senza proteina αs1-CN (variante O).
  3. Valutazione morfologica a cura di esperti di razza ufficialmente abilitati.
  4. Selezione e abilitazione dei riproduttori.
  5. Raccolta dati produttivi e riproduttivi.

Caratteri tipici della razza

È una razza a spiccato biotipo da latte con soggetti maschi che pesano tra i 50 e i 70 Kg e femmine tra i 40 e i 55 Kg.

  • Mantello uniforme nero o mogano (non è ammesso nessun tipo di pelo bianco);
  • Testa di media grandezza, triangolare con espressione vivace, orecchie di media grandezza ed erette, i maschi possono avere il pizzetto. Generalmente senza corna, anche se alcuni soggetti possono presentarle.
  • Collo leggero e sottile nelle femmine, più corto, potente e ben inserito nei maschi, può presentare o meno tettole.
  • Tronco allungato e profondo con petto ampio fuso ad un ventre ampio.
  • Garrese prominente e linea dorso-lombare diritta terminante con groppa spiovente e coda corta ed erettile.
  • Arti sottili, solidi e di media lunghezza, leggermente arcuati all’interno, ospitano una mammella voluminosa.
  • Mammelle voluminose, capezzoli posizionati in avanti e all’esterno, pelle sottile e glabra.

Le caratteristiche più notevoli della razza sono la facile mungibilità, la ridotta o assente stagionalità riproduttiva, la rusticità e la capacità di pascolo.

Caratteri produttivi

La razza si adatta molto bene al pascolamento ed ha un’elevata rusticità in quanto ha origine nell’interno della Murcia e sulle montagne di Granada dove il clima è caratterizzato da estati molto calde e secche e inverni molto freddi con temperature inferiori allo zero e gelate frequenti. La razza ha una spiccata attitudine lattiero-casearia, producendo dei quantitativi notevoli di latte con un’eccellente resa casearia.  La produzione media negli animali dal 2° parto in poi è di 530 litri per lattazione normalizzata (210 giorni), la media di grasso tra 5,6-5,8% e di proteina ​​tra 3,6- 3,8%. Ci sono mandrie in cui il 25% degli animali supera i 715 litri e individui che superano i 1000 litri ottenendo un massimo di 1294 litri.

La maggior parte del latte viene utilizzata per la produzione del formaggio. In questo senso è importante evidenziare che nella Comunità di Murcia esistono due tipi di formaggi coperti da Denominazione di Origine: “Queso de Murcia al Vino” e “Queso de Murcia”. L’elevata resa casearia della razza, unita alla rusticità e alla capacità di utilizzo di sottoprodotti agricoli e dell’industria agroalimentare, la rende totalmente competitiva con altre razze estere migliorate, molto più grandi e con esigenze nutrizionali più complesse. La produzione di carne non è l’obiettivo principale di questa razza, tuttavia la qualità della carne è riconosciuta a livello nazionale, rendendola una delle carni più apprezzate sui mercati. Generalmente i capretti vengono macellati tra i 25-40 giorni con un peso di 6-8 kg e una resa in carcassa del 50-55%.

Difetti morfologici e genetici comportanti l’esclusione dall’iscrizione al Registro Anagrafico

Il sistema di valutazione si basa sull’attribuire un giudizio morfologico all’animale utilizzando come riferimento lo standard di razza e stabilendo due categorie: idoneo e non idoneo. I difetti che comportano l’esclusione dallo standard sono:

  • Capezzoli soprannumerari.
  • Mantello con pelo o macchie bianche o di altro colore, nonché segni errati per la razza.
  • Orecchie non tipiche nella forma e nel colore.
  • Testicoli anormali.
  • Difetti alle mascelle.
  • Animali con postura scorretta.
  • Qualsiasi conformazione fisica evidentemente non adeguata

Caratteri riproduttivi

La razza Murciano-Granadina eguagliano è classificabile come poliestrale quasi continua, avendo un tasso di anestro stagionale molto basso, che può essere facilmente evitato attraverso l’inserimento nei gruppi del maschio al momento opportuno e potendo così ottenere agnelli durante tutto l’anno senza la necessità di utilizzare altri metodi che comportino utilizzo di ormoni.  Le femmine raggiungono la maturità sessuale a 7 mesi di età, momento in cui raggiungono il 70% del loro peso vivo, 28/30 kg. I maschi raggiungono la maturità sessuale tra i 5 e gli 8 mesi di età, presentando una libido molto forte in età adulta. La fertilità media nelle femmine è del 90%, con una prolificità media nel primo anno di 1,5 figli , che dalla seconda nascita in poi raggiunge la media di 2 figli . Il tasso di aborti si aggira sul 3% in condizioni sanitarie e gestionali normali e quello di mortalità durante l’allattamento non supera il 2-3%.

Curiosità

In Spagna le razze autoctone sono estremamente tutelate dalla Pubblica Amministrazione, non solo perché custodi di un determinato patrimonio genetico, ma anche perché vengono perlopiù allevate in modo estensivo e quindi ricoprono un ruolo fondamentale nella conservazione e tutela del territorio e dell’ambiente. Dal 2013, perciò, con l’emanazione del Regio Decreto 505/2013, è stato formalizzato un vero e proprio marchio per valorizzare i prodotti derivanti da queste popolazioni, riconoscibile attraverso il “100% razza autoctona” il cui utilizzo è stato regolamentato tramite apposito disciplinare.

Si ringrazia sentitamente l’allevatrice Carla Picciurro per la gentile concessione del materiale fotografico.

Sitografia

https://servicio.mapa.gob.es

http://www.acrimur.es/