Origine

La razza Rustica di Calabria è una razza autoctona dell’altopiano della Sila, e si colloca nel gruppo delle capre europee di ceppo mediterraneo. Viene allevata nelle zone interne e montane, dove per anni ha ricoperto un ruolo fondamentale nella tutela dell’ambiente e del paesaggio, oltre ad essere una fonte economica e di sostentamento per queste aree marginali, occupando i pascoli non utilizzati dagli ovini e dai bovini rustici. La tipologia di allevamento è di tipo semi-brado estensivo con utilizzazione diretta dei prati pascoli naturali di montagna e in particolare dei prodotti della macchia mediterranea per tutto l’anno, e con una integrazione di fieno e cereali in inverno, quando necessario. Gli animali tenuti alle quote più elevate scendono in zone più favorevoli in inverno.

Si presenta con un mantello molto eterogeneo con sfumature e tonalità diverse come il bruno, il bianco/nero o rosso/bianco; generalmente è monocolore e prevale il mantello color nero con delle leggere sfumature. Probabile influsso di sangue Maltese e Garganico nella formazione della popolazione attuale.

Le norme tecniche e lo standard della razza sono orientati a migliorare le caratteristiche morfologiche attraverso l’azione del Corpo degli esperti, per eliminare dalla riproduzione i soggetti in presenza di difetti o con tare che ne precludano l’iscrizione al Registro.

Consistenza e diffusione

In Calabria ha la sua diffusione nelle province di Cosenza, Reggio Calabria, Crotone e Catanzaro. La consistenza al 31/12/2021 della razza Rustica di Calabria nelle 125 aziende è di 12.749 capi iscritti al Registro anagrafico. La distribuzione dei capi iscritti è in tabella:

Fonte: Assonapa

Caratteri Morfologici

Mantello e cute: il mantello è eterogeneo, bianco, marrone, nero in varie tonalità, generalmente è monocolore dove prevale il mantello nero. Il pelo è lungo, sericeo e uniforme. La pelle è sottile, pigmentata.

Testa: la testa è piccola e leggera nella femmina, più grossa nel maschio. Generalmente presenta corna e barba in ambo i sessi, a lira aperta spesso piatta e larga alla base per le capre femmine mentre per i maschi sono più sviluppate e lunghe. Presenti pure animali acorni o con corna di dimensione limitata. Le orecchie sono tendenzialmente corte, di medie dimensioni, hanno un portamento semi-pendente e senza arricciatura; presenti soggetti, in ambo i sessi, con orecchie molto ridotte, abbozzate.

Torace: il torace e l’addome sono mediamente ampi; la regione dorso-lombare è rettilinea, la groppa è mediocremente sviluppata e spiovente.

Arti: gli arti sono robusti nei maschi, leggeri nelle femmine, con unghielli solidi, di colorazione scura.

 Dati biometrici

Caratteri produttivi

La capra rustica di Calabria è considerata una razza a duplice attitudine, quindi allevata per la carne ed il suo latte. La quantità di latte è intorno ai 200 litri, prevalentemente utilizzato nella produzione di formaggi tipici a coagulazione presamica come la Felciata o Filiciata di Calabria, il Paddaccio, la Giuncata di capra, il formaggio di capra, il Canestrato e tanti altri ancora oltre alle tipiche ricotte.

I capretti alla nascita pesano 3 kg circa, vengono macellati a 30 giorni con un peso medio di 7-8 kg. Un parto all’anno con nascite in inverno e primavera. Molto apprezzata è la carne dei soggetti adulti nei comprensori silani.

Sistema di allevamento

Il pascolo avviene in ambienti piuttosto diversi ma generalmente marginali, l’allevamento è semi-brado, spesso abbinato a quello ovino. L’alimentazione è basata quasi esclusivamente sul pascolo. Negli allevamenti abbinati ai caprini vengono riservati i terreni più marginali con pascoli peggiori rendendo ancora più problematico l’allevamento. Questa razza valorizza le aree marginali, ma gode di scarsa attenzione. Viene allevata in medi e grandi allevamenti di tipo estensivo.

Prospettive e diffusione

La forte competitività di nuove tecnologie d’allevamento lascia sempre minore spazio ai sistemi produttivi basati sull’utilizzo estensivo del territorio da parte di razze rustiche a meno che questi sappiano reagire puntando ad un maggiore riconoscimento delle proprie produzioni, contribuendo alla conservazione di un importante patrimonio di biodiversità e al mantenimento di una intensa realtà socio-economica nelle diverse aree di allevamento.

Azione di miglioramento

L’attività sui riproduttori segue il Disciplinare e lo Standard della razza finalizzati al miglioramento delle caratteristiche somatiche dei capi in riproduzione, con assenza di difetti e tare, e al mantenimento della biodiversità con la registrazione delle anagrafiche e le genealogie per governare la consanguineità.

Si ringrazia il dott. agr. Vincenzo Sauro per la gentile concessione delle foto e si invita a contattare ad Asso.Na.Pa. e ARA Calabria (dr. Floro De Nardo) per ulteriori approfondimenti.