Origine

La razza Lacaune deve il suo nome al luogo d’origine, i monti Lacaune, nella regione del Roquefort situata nel sud-est della Francia. Un territorio collinare-montano, dove si passa dai 300 ai 1000 metri s.l.m., e il clima è prevalentemente mediterraneo, anche se soggetto ad influenze atlantiche. La razza, nata ed ufficialmente riconosciuta nel 1893, è il frutto dell’incrocio tra diverse piccole razze locali tra cui la Montagne Noire, la Lauragaise e la Larzac. Tuttavia, ci sono state alcune aggiunte di razze straniere come Merino e alcune razze inglesi. Grazie alla sua buona adattabilità, la pecora Lacaune Lait si è diffusa un po’ ovunque, ma rimane prevalentemente allevata nel suo bacino di origine, il che la rende una razza montana locale (95% della popolazione situata in culla + 90% nella zona montana).

Rinomata per il suo latte dal quale si ottengono i formaggi Roquefort, suddivisi, a seconda della tecnologia di caseificazione, in: “Feta” (con latte pastorizzato), “Brousse” (ottenuto per acidificazione del siero e del latte di pecora), e “Perail” (fabbricato esclusivamente a partire da latte intero di pecora Lacaune), è oramai considerata a duplice attitudine in quanto, dal 1969, viene selezionata anche per la linea carne con la produzione del famoso agnello “Label Rouge”(“Etichetta Rossa”). La Lacaune rappresenta il fulcro attorno a cui si è sviluppata l’economia di questa zona e la razza ovina maggiormente allevata in Francia.

Diffusione

Dal 1992 molti paesi hanno iniziato ad importare soggetti Lacaune. Tra questi si segnalano: la Spagna, il Portogallo, l’Italia, la Svizzera, l’Austria, l’Ungheria, il Brasile, il Venezuela, la Tunisia.

In Italia questa razza ha destato parecchio interesse soprattutto negli ultimi anni, come dimostrano i dati presenti nella Banca Dati Nazionale che la vedono al quarto posto nell’elenco delle razze più diffuse con un patrimonio di 137.293 capi al 31 dicembre 2022. Le regioni in cui risulta maggiormente presente sono la Toscana (26,01%), il Lazio (24,57%), l’Umbria (10,58%) e la Sardegna (7,75%) come riportato nella tabella sottostante.

 Fonte: BDN

Nel nostro Paese la tenuta del libro genealogico, con finalità di conservazione e salvaguardia, è affidata ad Asso.Na.Pa.

Associazione allevatori francese

La selezione della razza è iniziata sulla linea latte dal 1947 ad opera dell’omonima Associazione Allevatori in collaborazione con l’INRA e l’industria lattiero-casearia, ed ha portato ad un incremento di produzione da 56.8 milioni di litri del 1960 a 234 del 1999 (tabella 1, da Barillet et al., 2001).

Dal 1979 poi, come sopra ricordato, si è iniziato a lavorare anche sulla linea carne.

L’UPRA Lacaune è l’organismo di selezione riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura per le razze Lacaune da latte e da carne, ed ha diversi obiettivi:

  • Definire il/i programma/i di selezione.
  • Garantire il coordinamento delle attività di selezione, approvazione e valutazione morfologica dei riproduttori.
  • Tenere il libro genealogico.
  • Monitorare le performances e la valutazione genetica.
  • Promuovere le razze.

Tra le attività principali, l’UPRA definisce gli schemi di selezione Lacaune in collaborazione con diverse società di selezione e strutture scientifiche, tra cui:

  1. “Service Elevage” Il Servizio Allevamento della Confederazione Generale di Roquefort;
  2. “GID Lacaune” Diffusione dell’innovazione genica
  3. “Ovi-Test” La cooperativa OVI-TEST

I tecnici si occupano delle valutazioni morfologiche annuali di agnelli e montoni all’interno delle aziende in selezione per verificarne la conformità allo standard di razza e la conformazione. Il tasso di scarto degli agnelli linea carne è di circa l’8% mentre per la linea latte è circa l’11% e le motivazioni principali sono riportate nella tabella seguente:

Le valutazioni morfologiche vengono effettuate anche sui maschi nei centri genetici e sulle primipare da latte (per la mammella).

UPRA rilascia inoltre certificati di origine e abilitazione dei montoni per gli allevatori locali, nonché certificati genealogici di animali e/o seme destinati all’esportazione. Un’ulteriore attività è quella di comunicazione per promuovere la razza sia in Francia e all’estero.

Caratteristiche morfologiche

Linea LATTE

Consistenze

Frutto di oltre 60 anni di selezione, si impone oggi sulle razze ovine da latte come punto di riferimento in termini di capacità e prestazioni casearie. Un patrimonio di 850.000 pecore allevate in Francia (50% della popolazione ovina da latte francese), quasi 2.000 allevatori, 170.073 pecore in selezione in 373 allevamenti e 1.000 arieti abilitati alla riproduzione.

Produzioni (dati medi della campagna 2020):

339 litri di latte in 174 giorni in media per gli allevamenti in selezione e 295 litri di latte per gli allevatori fuori dalla base di selezione

56 g di contenuto proteico/litro di latte

75 g di contenuto grasso/litro di latte

È una razza con una buona efficienza alimentare e degli ottimi parametri riproduttivi:

  • fertilità complessiva: 94,7%
  • prolificità complessiva: 1,59 agnelli/pecore/parto

Morfologia

Pecore e montoni devono rientrare nello standard di razza stabilito al fine di poter essere utilizzati come riproduttori. In particolare, i caratteri morfologici principali che devono possedere sono:

  • peso: da 65 a 75 kg per le femmine / 100 kg per i maschi;
  • altezza al garrese: da 70 a 80 cm;
  • orecchie lunghe e orizzontali;
  • assenza di corna, testa lunga e sottile con profilo leggermente arcuato e priva di vello;
  • schiena dritta e spalle larghe;
  • assenza di macchie sul vello;
  • arti dritti.

Schema di selezione

Lo schema di selezione “Lacaune Lait” è seguito da due società di selezione: “Service Elevage” Il Servizio Allevamento della Confederazione Generale di Roquefort e la Cooperativa Ovi-Test. In generale si sviluppa effettuando gli accoppiamenti programmati e valutando i giovani agnelli nati per inviarli ai centri genetici o abilitarli alla monta naturale. Le prime figlie degli arieti in selezione vengono valutate come morfologia e performance. Le informazioni raccolte tramite questo controllo delle prestazioni consentono di indicizzare ogni pecora attribuendo un indice sintetico: l’ISOL, indice di sintesi latte ovino . L’ISOL è composto per il 50% dalle caratteristiche di produzione: quantità di latte, ricchezza del latte (tasso butirrico e tasso proteico). L’altro 50% si riferisce a tratti funzionali: concentrazione di cellule somatiche nel latte e morfologia della mammella. Il protocollo di selezione messo in atto presso gli allevatori si basa su un rigoroso monitoraggio sanitario, sul controllo ufficiale del latte, sui punteggi della mammella e sulle qualifiche dei giovani riproduttori.

Registrazione ufficiale del latte

La registrazione del latte è stata avviata nel 1955. Esistono due protocolli di registrazione: la registrazione ufficiale del latte (CLO) per gli allevatori e la registrazione semplificata del latte (CLS) per gli allevatori cosiddetti “utilizzatori”. Il CLO permette di valutare la quantità e la qualità del latte prodotto da ciascuna pecora durante la campagna casearia al fine di indicizzarle per la produzione e per il contenuto in grasso, proteina e cellule somatiche del latte.

Valutazione morfologica delle mammelle

La valutazione della mammella viene effettuata una volta nella vita sulle femmine in prima lattazione tra il 2° e il 5° mese dopo la nascita. Vengono controllate diverse posizioni dei capezzoli (angolo, inserimento, legamento centrale, altezza sopra i garretti, equilibrio tra le due emimammelle)  allo scopo di giudicare lo stato funzionale e sanitario della mammella.

Qualifiche di riproduttori

Tutti gli animali appartenenti alla base di selezione vengono valutati dall’UPRA prima di entrare in produzione. Le femmine con difetti standard e/o conformazionali sono dette “Rifiutate”, le altre “Riconosciute”. Per i maschi sono previste 3 categorie: “Riconosciuto A” quando il montone non ha difetti, “Riconosciuto B” quando si osserva un difetto lieve, “Rifiutato” se i difetti sono più o uno solo ma predominante (quando il difetto sarà impatto sulle prestazioni riproduttive o molto trasmissibile alla prole).

Genomica

La selezione genomica è stata implementata nel 2015 nello schema Lacaune Lait, ed è stata la prima ad essere attuata nella specie ovina. Tutti gli agnelli che entrano nel centro genetico sono genotipizzati ed è già possibile effettuare una cernita in base all’indice genomico. Lo schema di selezione ha guadagnato in questo modo quasi il 30% di efficienza.

Lo schema di selezione per la linea latte è disponibile cliccando QUI!

Linea CARNE

Consistenze

La linea carne, detta “Lacaune Viande”, è presente principalmente nei dipartimenti sud-occidentali del Massiccio Centrale dove ha avuto origine. In Francia sono presenti circa 250.000 pecore di questa linea. Grazie alla sua buona adattabilità, si è diffusa quasi ovunque ma rimane principalmente allevata nel suo bacino di origine, il che la rende una razza locale nel massiccio (95% della popolazione situata nella culla + 90% nella montagna la zona). Proviene dalla linea latte da cui si è distaccata nel 1969. Due schemi sono stati poi implementati da due società di selezione, Ovi-Test e Lacaune Viande GEBRO, sotto la guida di UPRA Lacaune. GEBRO è diventato GID Lacaune nel 2011. Ad oggi si contano circa 24.000 pecore in selezione in 46 allevamenti, 250.000 pecore allevate in Francia e 78 arieti in fecondazione artificiale.

Produzioni

Prolificità media degli allevamenti in selezione:

Per gli adulti:

  • Tasso di prolificità in estro naturale: 1,79
  • Tasso di prolificità in estro indotto: 1,91

Per gli agnelli:

  • Tasso di prolificità in estro naturale: 1,58
  • Tasso di prolificità in estro indotto: 1,67

L’accrescimento medio per gli agnelli singoli è calcolato pari a: 13,5 kg per i maschi e 12,7 per le femmine;

Morfologia

Lo standard per gli animali linea carne è identico allo standard per animali linea latte.

Schema di selezione

Due schemi di selezione sono sviluppati e condotti all’interno della razza “Lacaune Viande”: uno condotto dalla cooperativa OVI-TEST , l’altro dal GID Lacaune (ex GEBRO). Questi hanno permesso di ottenere due distinti tipi genetici, entrambi adattati alla produzione di agnelli sotto la madre e rispondenti alle aspettative degli allevatori.

Lo schema OVI-TEST:

privilegia le qualità materne delle madri (prolificità e valore caseario) e consente un’elevata produttività mantenendo buone caratteristiche della carne. Prevede la genotipizzazione e l’iscrizione al libro genealogico dei soli arieti doppiamente resistenti alla scrapie. Dal 2010 prevede la gestione del gene dell’iperprolificità (Lac3) al fine di mantenere nella popolazione un numero medio di due agnelli per pecora, e dal 2018 contempla la selezione di animali resistenti al parassitismo.

Lo schema GID Lacaune:

privilegia le qualità della carne (conformazione, stato di ingrasso, resa della carcassa) e la velocità di crescita degli agnelli pur mantenendo buone qualità materne. Dal 2013 considera inoltre la conformazione degli agnelli mediante gestione del gene della miostatina o “culard” (mh), l’introgressione del gene dell’ipermuscolarità dalla razza Texel belga, e il miglioramento dell’efficienza alimentare.

Valutazione genetica dei riproduttori

La stima del valore genetico degli animali riproduttori viene effettuata grazie a: monitoraggio delle prestazioni, valutazione delle genealogie, elaborazione dei dati ai fini del calcolo degli indici. Questi controlli vengono effettuati su tutti gli allevamenti appartenenti alla base di selezione. Il controllo delle prestazioni effettuato in azienda: viene effettuato su due livelli il primo detto “formula 8” con cui si rilevano i dati inerenti fertilità, mortalità, destagionalizzazione e prolificità, e il secondo detto “formula 1” che prevede il controllo indiretto del latte attraverso la pesatura degli agnelli. Viene effettuata una pesatura a 10 giorni e una seconda a 30 giorni, che consente di calcolare l’incremento medio giornaliero tra queste due date. Questa misurazione consente di stimare il valore lattiero-caseario della pecora in base alla crescita del suo agnello.

Controllo delle prestazioni nella stazione di controllo individuale (SIC)

Per ogni azienda di selezione vengono monitorati tre branchi di montoni nell’arco di un anno. In un gregge, i montoni hanno un’età omogenea, il che consente di valutare le loro prestazioni individuali indipendentemente da età e ambiente. Pertanto i risultati possono essere confrontati. Il protocollo messo a punto presso la Stazione di Controllo Individuale si basa su diverse serie di pesature effettuate nell’arco di 8 settimane e su due ecografie dorsali. Ciò consente di valutare lo stato di crescita e di ingrassamento dei montoni. Alla fine di questo protocollo viene eseguito un punteggio morfologico per determinare la conformazione generale dell’animale. È grazie a questo protocollo che vengono valutate le caratteristiche delle singole carni. Durante il SIC viene effettuata anche la valutazione della resistenza al parassitismo (Ovi-Test) e dell’efficienza alimentare (GID Lacaune)

Prova di macellazione

Anche gli agnelli maschi e femmine dei montoni sottoposti a test seguono un protocollo di pesatura e una valutazione morfologica della carcassa durante la macellazione. Ciò consente di valutare la crescita, l’ingrasso, la conformazione e la resa in carcassa. Tutti i dati di prova per ogni singolo ariete vengono raccolti all’interno dello stesso diagramma (chiamato ragno) in modo da facilitare la lettura delle prestazioni dei suoi discendenti. I diversi indici elementari raccolti sono poi raggruppati in uno sintetico (SI) e solamente quando questo supera il valore 100 l’ariete può essere definito “miglioratore per la carne”.

Qualifiche di riproduttori

Tutti gli animali appartenenti alla base di selezione vengono qualificati dall’UPRA prima di entrare in produzione. Le femmine con difetti standard e/o conformazionali sono dette “Rifiutate”, le altre “Riconosciute”. Per i maschi sono previste 3 categorie: “Riconosciuto A” quando il montone non ha difetti, “Riconosciuto B” quando si osserva un difetto lieve, “Rifiutato” se i difetti sono più o uno solo ma predominante (quando il difetto sarà impatto sulle prestazioni riproduttive o molto trasmissibile alla prole).

Genomica

Anche per la linea carne è prevista la valutazione genomica dei maschi riproduttori.

Lo schema di selezione per la linea carne è disponibile cliccando QUI!

Per approfondimenti sulle tecniche di allevamento di questa razza rimandiamo all’articolo “Ovini di razza Lacaune: una presentazione delle caratteristiche di selezione, morfologiche, produttive e di management”

Sitografia

https://www.race-lacaune.fr/

https://www.s-elevage.fr/Service_Elevage

https://www.lacaune-ovitest.com/

https://www.gidlacaune.fr/

Si ringrazia l’azienda “Fattorie Rabboni e Zanetti” per la gentile concessione della foto in copertina!