Origine e diffusione

La Ciuta è una pecora alpina di piccola taglia che nel corso dei secoli si è adattata alle aree più marginali e impervie della Valtellina (SO) e dell’Alto Lario (CO). Ancora oggi, questa razza viene allevata in modo estensivo, rispettando i ritmi climatici e stagionali del territorio e la sua presenza è rimasta viva soprattutto in aree dove l’allevamento ovino ha sempre risposto a logiche di sussistenza, piuttosto che commerciali, tra cui le montagne di Gravedona ed Uniti, la Costiera di Céec, la Val Masino, la Val Malenco e l’area di Sondalo.

Consistenza

Si tratta di una razza minacciata a rischio di estinzione; nel 2013 l’associazione Pro Patrimonio Montano (PatriMont), l’ASL e l’APA di Sondrio, grazie anche all’impegno di allevatori locali, hanno avviato un progetto di recupero della razza acquistando i primi 25 capi. Gli animali sono poi stati affidati ad allevatori locali, i quali si sono impegnati a custodirli e a non monticarli per evitare ibridazioni e dispersioni. Grazie alla documentazione raccolta, ricca di reperti fotografici, e grazie al supporto tecnico dell’Associazione Allevatori di Sondrio, il 14 dicembre 2017 è stato deliberato a Roma il riconoscimento della razza in Registro Anagrafico “Pecora Ciuta”.
Ad oggi, le aziende che allevano ovini di razza Ciuta regolarmente registrate all’anagrafe ovina e caprina sono 17, con un numero totale di capi registrati pari a 453. Fra queste, figurano le tre aziende coinvolte nel progetto Val3Ciuta.

Caratteri tipici della razza

La pecora Ciuta è di piccola taglia, con un peso di 35-40 kg nei maschi e 30-35 kg nelle femmine, e un’altezza al garrese di 40-50 cm. Ha una struttura scheletrica leggera, testa a profilo rettilineo e orecchie orizzontali, che facilitano l’ascolto dei suoni, caratteristica vantaggiosa per anticipare i rumori di eventuali predatori. Le corna sono portate da entrambi i sessi e presentano una struttura a forma elicoidale nei maschi ed arcuata nelle femmine.

Diversa conformazione delle corna tra maschio e femmina

La colorazione del vello può variare, andando dal più comune bianco paglierino fino al marrone o al nero, e in alcuni casi può essere maculato, con bioccoli corti e coda lunga.

Le diverse colorazioni del vello

La pecora Ciuta è frugale e resistente, si tratta di una razza rustica con un carattere nevrile e diffidente, particolarmente adatta ai pascoli impervi; si distingue per la sua agilità e per aver preservato caratteristiche che le permettono una maggiore capacità di resistenza alle malattie e difesa dai predatori rispetto a razze più convenzionali. Il numero di parti medio è pari a tre parti in due anni e gli agnelli nascono con un peso di 2-3 kg circa.

Caratteri produttivi

La Ciuta viene allevata prevalentemente per la produzione di carne che può essere consumata fresca, specialmente nel periodo pasquale e fino alla tarda primavera, o trasformata per la vendita diretta in prodotti tipici locali come violini, slinzeghe e bresaole.

Prodotti tipici trasformati di Ciuta

Le analisi svolte nell’ambito del progetto Val3Ciuta hanno dimostrato che la carne di pecora Ciuta presenta delle caratteristiche particolarmente interessanti dal punto di vista nutritivo, quali la presenza di acidi grassi insaturi dovuti ad un’alimentazione basata su erba fresca e fieno. Nonostante la produzione di carne rappresenti la prima fonte di reddito per gli allevatori, alcune antiche testimonianze riportano l’esistenza di un formaggio a tre latti (vacca, capra e pecora) tipico della Val Masino, fatto appunto anche con latte di Ciuta.
Tradizionalmente, le pecore di razza Ciuta fornivano agli allevatori anche lana, sebbene in quantità limitata, che veniva utilizzata per realizzare indumenti, trapunte e imbottiture per materassi. Oggi questa lana è considerata un prodotto di scarto. Tuttavia, l’interesse per la lana di Ciuta è aumentato nella comunità locale, nella quale si sta sviluppando una filiera corta legata al territorio e agli antichi usi e costumi. A questo proposito è stato avviato un progetto pilota in collaborazione con un’industria tessile della Valtellina e vari enti locali, che mira a reinterpretare gli antichi panni tessuti in Valtellina.

Il progetto Val3Ciuta

Val3Ciuta è un progetto finanziato da Regione Lombardia nell’ambito dell’operazione 16.2.01 “Progetti pilota e sviluppo di innovazione” del Paino di Sviluppo Rurale, che vuol valorizzare la triplice attitudine della razza Ciuta. Il progetto coinvolge alcune aziende agricole della Valtellina impegnate nella tutela dell’ambiente alpino e delle razze a rischio, in particolare nella conservazione della Ciuta.

Al progetto partecipano tre aziende della Provincia di Sondrio e l’Università degli Studi di Milano, con i Dipartimenti di Medicina Veterinaria e Scienze Animali (DIVAS) e di Scienze Agrarie e Ambientali (DISAA). Il progetto vuole valutare le prestazioni produttive attraverso la caratterizzazione della qualità dei prodotti (carne, latte e lana), a cui seguirà un’indagine economica per valutare la redditività delle produzioni considerate e analizzare le possibilità di mercato di ciascun prodotto. I risultati forniranno nuove conoscenze sulla qualità dei prodotti, consentendo agli allevatori e ai trasformatori di comprendere il valore delle loro produzioni promuovendone il consumo, che sarà una leva di sviluppo socioeconomico per l’intera realtà locale. Al centro del progetto rimane la considerazione che una strategia di conservazione della razza efficiente sia imprescindibile dall’impiego di una zootecnia sostenibile che possa generare reddito, dal legame esistente tra l’allevamento e la qualità dei prodotti derivati.

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