Biodiversità, omiche, razze locali e lana: il progetto VOOL

Un progetto che si propone di rendere l’allevamento ovino per la produzione di lana più sostenibile e competitivo, di contribuire al mantenimento e alla gestione della biodiversità e di produrre nuove conoscenze e servizi direttamente utilizzabili dagli allevatori

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16 Giugno, 2025

La sopravvivenza delle razze locali, dove ancora esistono, è legata a diverse motivazioni quali la loro rusticità, ma anche alla migliore qualità dei prodotti. La conservazione delle razze locali si lega a concetti di sviluppo sostenibile dove la difesa delle risorse genetiche va di pari passo con l’aumento del reddito degli allevatori.

Nel contesto italiano, il settore ovino presenta ampie prospettive di sviluppo in quanto garantisce la presenza di attività economiche e la tutela della biodiversità agro-zootecnica in aree a prevalente vocazione paesaggistica e ambientale non adatte all’agricoltura intensiva, quali le aree marginali del Centro-Sud e delle principali isole italiane. L’allevamento ovino, oltre che per il latte e la carne, crea valore economico anche attraverso la produzione di lana. Queste produzioni, nonostante siano penalizzate da una minore efficienza dei processi produttivi, possono in prospettiva avvantaggiarsi sul mercato del forte legame prodotto-razza-territorio e di pratiche allevatoriali rispettose del benessere animale e dell’ambiente.

La lana è un prodotto naturale e come tutte le fibre animali è costituita da cheratina. Una forma particolarmente pregiata di lana è quella Merino, ed è caratterizzata da finezza, morbidezza e qualità uniche. La lana prodotta da queste razze, infatti, è considerata quella di più alto valore, possiede diverse proprietà ed occupa una posizione importante nella lavorazione tessile. 

Le diverse caratteristiche legate alla qualità della lana, e quindi il suo valore economico, dipendono da vari parametri, come: il diametro della fibra, la lunghezza, la forza, il confort factor. In generale, i vari parametri sono influenzati simultaneamente da diversi fattori, sia genetici che ambientali (esempio alimentazione). Nello specifico, il processo di crescita della lana è legato allo sviluppo e al ciclo di crescita del follicolo della lana e alla differenziazione delle cellule staminali del follicolo pilifero. Questi processi comportano un coordinamento complesso tra vari geni. Pertanto, dal punto di vista del controllo del carattere, il rilevamento di geni candidati, lo studio e la comprensione dei meccanismi genetici e molecolari, rappresentano un aspetto importante. 

Con il rapido sviluppo delle tecnologie di sequenziamento e la commercializzazione degli arrays, è possibile identificare con precisione le regioni genomiche potenzialmente coinvolte nella variabilità dei tratti fenotipici, attraverso studi di associazione genome-wide (GWAS) tra marcatori e dati fenotipici. 

Sulla base di queste premesse, e nell’ottica della riattivazione e valorizzazione dei prodotti ovini in aree marginali, come quello relativo alla filiera della lana, nasce il progetto VOOL, Valorizzazione del germoplasma Ovino mediante tecniche Omiche per il miglioramento della qualità della Lana, 

Il progetto VOOL vede il coinvolgimento di tre unità:

  1. Università di Palermo, capofila del progetto, con responsabile scientifico il prof. Salvatore Mastrangelo;
  2. Università del Molise, con responsabile di unità il prof. Gabriele Senczuk.
  3. Mentotech srl, con responsabile di unità il dott. Walter Sanseverino

La finalità del progetto VOOL è quella di condurre, per la priva volta, uno studio mediante approcci omici sulla razza ovina Gentile di Puglia (importante fonte di biodiversità e risorsa genetica da conservare e valorizzare), allo scopo di determinare le caratteristiche qualitative della lana. Sebbene negli ultimi anni ci siano stati importanti avanzamenti nell’ambito delle scienze omiche, lo studio di alcuni fattori e meccanismi legati alla produzione della lana non sono del tutto chiari.

Il progetto VOOL si propone di introdurre una serie di azioni legate tra loro con l’obiettivo di rendere l’allevamento ovino per la produzione di lana più sostenibile e competitivo, di contribuire al mantenimento e alla gestione della biodiversità e di produrre nuove conoscenze e servizi direttamente utilizzabili dagli allevatori, con lo scopo di apportare un miglioramento al settore ovino legato alla produzione della lana.

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Valorizzazione del germoplasma Ovino mediante tecniche Omiche per il miglioramento della qualità della Lana”, acronimo VOOL nell’ambito del Bando a Cascata, emanato con Decreto Rettorale n. 1204 del 29/03/2024 dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro a valere sul Progetto dal titolo “AGRITECH – National Research Centre for Agricultural Technologies” codice identificativo MUR CN00000022 finanziato nell’ambito dell’Avviso MUR n. 3138 del 16.12.2021 Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 4 Componente 2 Investimento 1.4 finanziato dall’Unione europea– NextGenerationEU.

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Da leggere - Giugno 2025

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