Dalla transumanza alla multifunzionalità: la storia della tenuta Marella e delle sue capre murciane

La famiglia Marella rinnova la tradizione casearia con un allevamento innovativo

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25 Febbraio, 2025

Fa parte della storia più antica dell’agro-romano il fatto che la pastorizia transumante, a un certo punto, abbia iniziato a stabilirsi in quella zona anche durante l’inverno dando origine a una grande tradizione pastorale a Roma. Numerose testimonianze storiche confermano questo fenomeno.

Attraverso un reportage abbiamo raccontato la scelta della famiglia Marella di allevare capre, con l’obiettivo di contribuire, grazie al loro latte, alla solida tradizione casearia locale, nota per la produzione di formaggi di capra e di pecora all’interno di una filiera particolarmente interessante.

Il capostipite, Paolo Marella, pastore transumante, fondò negli anni ’70 un caseificio aziendale per dare un valore aggiunto al latte prodotto dal suo gregge. Nel decennio successivo questo caseificio si trasformò in quello ora conosciuto come Formaggi Boccea.

La transumanza veniva fatta in montagna ad Amatrice per i pascoli estivi e in inverno a Roma per i pascoli invernali. Oggi, Emanuele Marella, con suo fratello e sua sorella, ha deciso di avviare un allevamento di capre di razza Murciano-Granadina all’interno della Tenuta Marella in località Santa Maria di Galeria (Roma), ubicata accanto ad un sito archeologico di grande interesse storico.

Siamo andati a trovarli per farci raccontare la loro esperienza e comprendere le motivazioni alla base delle numerose scelte innovative adottate nell’allevamento delle capre.

Abbiamo incontrato Emanuele Marella, il coordinatore dell’allevamento Alessandro Milano e il loro medico veterinario Lorenzo Tagliaferri.

Per guardare l’intervista clicca sul pulsante!

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Da leggere - Maggio 2025

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