Fecondazione artificiale ovina e progresso genetico. A Siena un confronto sul tema

Una giornata di approfondimento per i medici veterinari organizzata da MSD Animal Health

giornata FA ovina MSD
5 Marzo, 2025

Ieri, per iniziativa di MSD Animal Health, presso l’Azienda Agricola “Le Pietre” del collega veterinario Gianpaolo Betti a Poggibonsi (SI) si è svolta una giornata tecnica di aggiornamento sulla metodica di fecondazione artificiale nell’ovino con il seme refrigerato.

Hanno partecipato 15 veterinari liberi professionisti provenienti dell’area centro Italia e la Dott.ssa Beatrice Mislei, responsabile del centro di produzione di materiale seminale ovino e caprino dell’Istituto Nazionale di F.A di Cadriano dell’Università di Bologna.

Alla fine dello scorso anno, infatti, il centro ha acquistato quattro montoni di razza Lacaune dal centro genetico francese Ovitest, ed è attualmente in grado di produrre sia seme refrigerato che congelato, come ci spiega la Dott.ssa Mislei che nelle prime ore del mattino ha eseguito il prelievo, il controllo e il confezionamento del seme in paillette che devono essere utilizzate nell’arco delle 6-8 ore successive.

La giornata si è sviluppata in due sezioni: una parte pratica in azienda ed una teorica in aula.

Nella parte pratica, sotto la guida del Dott. Gianpaolo Betti, tutti i partecipanti hanno avuto modo di fecondare alcuni animali, così da cominciare a prendere dimestichezza con la metodica ed imparare a gestire tutta l’organizzazione del cantiere di F.A.

Precedentemente gli animali erano stati sottoposti ad un protocollo di sincronizzazione dei calori mediante l’uso di pessari vaginali contenenti Cronolone, in quanto il presupposto fondamentate di tutta l’operazione è quello di arrivare a fecondare le pecore fra le 52 e le 55 ore dopo la rimozione delle spugne.

Nella parte teorica svolta in aula, il Dott. Betti ha illustrato tutti i criteri relativi alla scelta e alla preparazione degli animali, i dettagli del protocollo di sincronizzazione e ha ribadito la necessità di essere molto rigorosi nel rispetto dei tempi, in modo da creare tutti i presupposti per ottenere il miglior risultato possibile.

La giornata si è conclusa con l’auspicio da parte di tutti di cominciare a diffondere in campo questa metodica tutto sommato semplice e rapida da realizzare, che potrebbe dare un impulso molto positivo al progresso genetico delle aziende che allevano la razza Lacaune, particolarmente diffusa nel territorio del centro Italia.

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