A seguito di un focolaio di Peste dei Piccoli Ruminanti (PPR) segnalato in Ungheria, il Ministero della Salute italiano, attraverso la Direzione Generale della Sanità Animale (DGSA), ha emanato una serie di disposizioni urgenti per prevenire la diffusione del virus nel territorio nazionale. La PPR, una malattia altamente contagiosa che colpisce ovini e caprini, rappresenta una seria minaccia per il settore zootecnico.

La situazione in Ungheria e le misure adottate

Le autorità sanitarie ungheresi hanno identificato un focolaio di PPR in un centro di raccolta di animali, attualmente de-popolato. Tuttavia, sono in corso indagini approfondite sulle attività commerciali del centro a partire dal 1° dicembre 2024. In risposta a questa emergenza, la Romania, paese confinante, ha sospeso il rilascio delle certificazioni per le spedizioni intracomunitarie di ovini e caprini vivi, in attesa dei risultati dei controlli.

Le disposizioni italiane

Il Ministero della Salute italiano, in linea con il principio di massima precauzione, ha disposto una serie di misure per garantire la sicurezza del patrimonio zootecnico nazionale. Gli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari (UVAC) sono stati incaricati di monitorare costantemente, attraverso i sistemi TRACES/SINTESIS, eventuali spedizioni di ovini e caprini dalla Romania. In caso di segnalazioni, le partite saranno immediatamente bloccate.

Il Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali (CESME) ha fornito indicazioni operative per il prelievo di campioni dalle partite bloccate, al fine di ricercare la presenza del virus della PPR. I campioni dovranno essere inviati con urgenza al CESME per le analisi di laboratorio. Nel frattempo, gli animali bloccati dovranno essere macellati e le carni poste sotto sequestro in attesa degli esiti degli esami. Solo in caso di esito negativo, le carni potranno essere commercializzate.

Collaborazione internazionale e supporto tecnico

Il Ministero della Salute italiano sta collaborando attivamente con le autorità europee e internazionali per monitorare la situazione e adottare ulteriori misure se necessario. La Dott.ssa Daniela Morelli del CESME è stata designata come referente per eventuali necessità tecniche o chiarimenti, garantendo un supporto immediato agli operatori del settore.

Implicazioni per il settore zootecnico

La Peste dei Piccoli Ruminanti, se non contenuta, potrebbe avere gravi ripercussioni economiche per il settore ovino e caprino, con conseguenze anche per l’export di prodotti derivati. Le misure adottate dal Ministero della Salute mirano a proteggere non solo la salute animale, ma anche gli interessi degli allevatori e dell’intera filiera zootecnica italiana.

La tempestività delle azioni intraprese dal Ministero della Salute italiano dimostra l’impegno nel garantire la sicurezza sanitaria e la tutela del patrimonio zootecnico nazionale. La collaborazione con le autorità europee e la rigorosa applicazione delle misure di controllo rappresentano un esempio di come il principio “One Health” – che integra salute umana, animale e ambientale – sia fondamentale per affrontare le emergenze sanitarie globali.

Per ulteriori informazioni, è possibile contattare la Dott.ssa Daniela Morelli del CESME all’indirizzo e-mail d.morelli@izs.it.