L’UE prepara controdazi per 95 miliardi sui prodotti agricoli e industriali USA

Le contromisure saranno attivate in caso di fallimento dei negoziati in corso

stati uniti - europa
9 Maggio, 2025

La Commissione europea ha avviato ieri una consultazione pubblica su un elenco di prodotti agricoli (tra cui animali da allevamento, carni, cereali, foraggere e molto altro) e industriali importati dagli Stati Uniti in UE che potrebbero essere soggetti alle contromisure europee.

Le contromisure, ha spiegato la Commissione, saranno attivate solo se i negoziati in corso con gli USA non dovessero portare a un esito reciprocamente vantaggioso e alla rimozione dei cosiddetti dazi “reciproci” del 20% imposti dagli Stati Uniti il 2 aprile u.s. e quelli su acciaio, alluminio e prodotti derivati introdotti il ​​10 febbraio 2025.

“I dazi stanno già avendo un impatto negativo sulle economie globali – ha dichiarato la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. – L’UE rimane pienamente impegnata a trovare soluzioni negoziali con gli Stati Uniti. Riteniamo che ci siano buoni accordi da concludere a vantaggio dei consumatori e delle imprese su entrambe le sponde dell’Atlantico. Allo stesso tempo, continuiamo a prepararci a tutte le possibilità. La consultazione avviata oggi ci aiuterà a orientarci in questo necessario lavoro”.

L’elenco sottoposto a consultazione interessa importazioni dagli Stati Uniti per un valore di 95 miliardi di euro, che coprono un’ampia gamma di prodotti industriali e agricoli.

La Commissione sta inoltre avviando una consultazione su possibili restrizioni su alcune esportazioni UE di acciaio e prodotti chimici verso gli Stati Uniti per un valore di 4,4 miliardi di euro.

Di seguito, la lista dei prodotti che potrebbero essere soggetti ai dazi:

Da quando gli Stati Uniti hanno imposto dazi ingiustificati e dannosi – si legge nel comunicato diffuso dalla Commissione, – l’UE ha dato priorità alla ricerca di una soluzione reciprocamente vantaggiosa ed equilibrata attraverso i negoziati, anche nel quadro della sospensione parziale dei dazi di 90 giorni annunciata dagli Stati Uniti. Questi negoziati sono in corso sia a livello politico che tecnico. L’UE continua a preparare potenziali contromisure per difendere i propri consumatori e l’industria, parallelamente ai negoziati e nel caso in cui questi non producano un esito soddisfacente. Sebbene la consultazione pubblica sia una fase necessaria in questo processo, non comporta automaticamente l’adozione di contromisure.

Parallelamente, l’UE avvierà una controversia in sede di OMC contro gli Stati Uniti in merito ai dazi universali cosiddetti “reciproci” e sui dazi su automobili e componenti di automobili, presentando formalmente una richiesta di consultazioni. L’UE è fermamente convinta che questi dazi violino palesemente le norme fondamentali dell’OMC. Il suo obiettivo è quindi riaffermare che le norme concordate a livello internazionale sono importanti e che nessun membro dell’OMC, compresi gli Stati Uniti, può ignorarle unilateralmente.

Infine, la Commissione continua a monitorare attentamente il potenziale dirottamento delle esportazioni globali verso il mercato dell’UE, che potrebbe essere causato dai dazi statunitensi imposti ai paesi terzi. Inoltre, la Commissione continuerà a portare avanti i negoziati con gli altri partner commerciali per trovare nuovi sbocchi alle esportazioni e diversificare le nostre fonti di approvvigionamento. Continueremo inoltre a lavorare per ridurre le barriere e rafforzare il mercato unico dell’UE.

Prossimi passi

La Commissione agirà in base all’EU Enforcement Regulation, considerando le misure statunitensi come misure di salvaguardia. Come primo passo di questo processo, tutti coloro che sono interessati da potenziali misure di riequilibrio attualmente all’esame dell’UE sono invitati a presentare le proprie opinioni entro quattro settimane, anche in merito all’impatto dei dazi statunitensi. Di conseguenza, la consultazione rimarrà aperta fino al 10 giugno.

Sulla base dei contributi raccolti, la Commissione finalizzerà la sua proposta per l’adozione di contromisure e consulterà gli Stati membri nell’ambito della cosiddetta procedura di comitatologia. Una volta completato questo processo, la Commissione predisporrà un atto giuridico che imponga le contromisure, pronto da utilizzare nel caso in cui i negoziati con gli Stati Uniti non producano un risultato soddisfacente.

Parallelamente, una volta che l’UE avrà formalmente presentato la sua richiesta di consultazioni presso l’OMC, le due parti avranno a disposizione fino a due mesi per trovare una soluzione concordata. Se le consultazioni falliranno, l’UE potrà richiedere l’istituzione di un panel che valuterà il caso.

 

 

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