Grazie a scrupolose indagini le autorità sanitarie tedesche hanno identificato il sierotipo O del virus dell’afta epizootica (FMDV) come responsabile del recente focolaio nel paese. Analisi filogenetiche hanno rivelato che il ceppo appartiene al lineaggio O/ME-SA/SA-2018, individuato per la prima volta in India nel 2018 e successivamente in Sri Lanka (2019), Bangladesh (2021) e Nepal (2022). Al di fuori del subcontinente indiano, è stato rilevato negli Emirati Arabi Uniti (2021), in Oman (2022), in Iran (2023), in Palestina (2024) e in Turchia (2024).

Questo lineaggio era già monitorato dai centri di referenza europeo (EURL) e mondiale (WRL) per l’afta epizootica come potenzialmente emergente, con capacità di diffondersi oltre il suo pool geografico originario. Fortunatamente, i vaccini comunemente utilizzati mostrano una buona corrispondenza antigenica con questo virus, suggerendo un’efficace protezione vaccinale.

Misure di contenimento

In risposta al focolaio di afta epizootica, l’autorità competente del Brandeburgo ha istituito zone di esclusione per limitare la diffusione del virus. È stata creata una zona di protezione con un raggio di almeno tre chilometri attorno all’azienda interessata e una zona di monitoraggio con un raggio di almeno dieci chilometri. All’interno di queste aree, è stato imposto il divieto generale di trasporto di animali sensibili e dei loro prodotti. Le restrizioni saranno in vigore fino all’ 11 febbraio 2025 fatte salve eventuali proroghe.

Il commercio in Ue e la regionalizzazione

Nonostante l’attuale emergenza sanitaria, il mercato interno dell’Unione Europea continua a consentire il commercio di prodotti provenienti dalle zone indenni dall’afta epizootica in Germania, grazie al principio della regionalizzazione. Questo approccio permette che carne e latticini prodotti al di fuori delle aree colpite possano essere esportati, evitando un blocco totale del settore agroalimentare tedesco.

Il Ministro federale dell’Alimentazione e dell’Agricoltura, Cem Özdemir, ha definito la decisione della Commissione Europea “un raggio di speranza” per gli agricoltori. “La Commissione non ha ampliato l’area chiusa dal Brandeburgo, e questo è fondamentale per il proseguimento delle attività economiche nelle zone indenni. Tuttavia, la situazione attuale è estremamente stressante per molte aziende agricole: gli allevatori sono preoccupati per i loro animali e per il futuro delle loro imprese,” ha concluso Özdemir.

Le autorità stanno conducendo ulteriori indagini epidemiologiche per determinare le possibili vie di ingresso di questo ceppo in Germania. Pertanto, è fondamentale monitorare attentamente la situazione e adottare misure preventive adeguate per contenere la diffusione del virus.

Formazione e aggiornamenti per i professionisti del settore

In parallelo, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna (IZSLER), in collaborazione con il Ministero della Salute, attiverà un corso di formazione FAD (Formazione a Distanza) basato sui risultati di un evento organizzato dal Centro di Referenza per le Malattie Vescicolari e dalla FAO. Questo corso, volto a mantenere alta l’attenzione sulla malattia recentemente ricomparsa in Europa dopo una lunga assenza, fornirà materiali didattici scaricabili per preparare i veterinari ad affrontare un’eventuale emergenza.

Un ulteriore evento FAD ECM, basato sugli stessi contenuti, è in fase di approvazione e sarà disponibile con accreditamento a partire dal 1° febbraio 2025.