L’Arabia Saudita ha annunciato la costruzione di una nuova “Città del Bestiame” nella Provincia Orientale del regno, un progetto ambizioso dal valore stimato di 2,4 miliardi di dollari. La struttura sorgerà su un’area di 11 milioni di metri quadrati nella regione di Hafar Al-Batin e rappresenta uno degli sviluppi più significativi nel settore zootecnico del Paese. L’annuncio è stato fatto durante l’Hafar Al-Batin Investment Forum 2025.

Un hub per l’autosufficienza alimentare e l’occupazione

La città, sviluppata dalla Hafar Al-Batin Livestock and Marketing Association, avrà la capacità di soddisfare il 30% della domanda nazionale di carne rossa, contribuendo in modo sostanziale alla sicurezza alimentare saudita. Inoltre, il progetto è destinato a creare oltre 13.000 posti di lavoro per i residenti locali, offrendo un forte impulso all’economia regionale.

Il complesso comprenderà moderne stalle per il bestiame, fabbriche di mangimi, un ospedale veterinario e impianti di produzione di carne. Sarà anche dotato di un macello automatizzato di 170.000 metri quadrati, uno dei più grandi del suo genere, e avrà una capacità produttiva annuale stimata in:

  • 140.000 litri di latte,
  • 100 tonnellate di mangimi all’ora,
  • 1,5 milioni di metri quadrati di pellami.

Un aspetto particolarmente innovativo del progetto è l’uso esclusivo di energie rinnovabili per alimentare l’intera struttura, in linea con gli obiettivi di sostenibilità del regno.

Un futuro promettente per il settore industriale

Secondo i dati di GlobalData, il settore delle costruzioni saudita registrerà una crescita media annua del 5,2% dal 2025 al 2028, sostenuta da investimenti significativi in infrastrutture, turismo ed energia. In particolare, il settore industriale crescerà del 4,2% in termini reali nel 2024, con un obiettivo ambizioso: portare il numero di stabilimenti industriali da 8.800 nel 2019 a 36.000 entro il 2035.

Con questo progetto, l’Arabia Saudita si pone come uno degli attori centrali nella trasformazione globale del settore zootecnico, promuovendo al contempo l’aspetto occupazionale.