Brucellosi: due nuovi focolai in Campania
Brucellosi riemersa in Campania, confermati focolai a Caserta in allevamenti bovini

A distanza di 10 giorni esatti dall’inizio del nuovo anno la brucellosi si riaffaccia in Campania, e più precisamente nella provincia di Caserta. La conferma della positività è arrivata il 13 gennaio u.s. attraverso il Bollettino Epidemiologico Nazionale Veterinario e riporta il coinvolgimento di due allevamenti, uno bovino ed uno bufalino.
Ricordiamo che la brucellosi è una zoonosi causata da batteri appartenenti al genere Brucella. La sua diffusione è a livello mondiale, ma in modo particolare nei paesi del Mediterraneo, in India, nei paesi mediorientali, nell’Asia centrale e in America Latina. La malattia colpisce diversi tipi di animali, fra cui vacche, bufale, capre, pecore, cervi, maiali, cavalli e cani. Responsabili dell’infezione sono sei specie di batteri Gram negativi appartenenti al genere Brucella: B. abortus, B. melitensis, B. suis, B. canis, B. ovis, B. neotomae. Le prime quattro specie sono in grado di provocare malattia anche nell’uomo, per tale motivo è soggetta a specifici piani di eradicazione.
La trasmissione avviene attraverso il contatto con animali infetti, tessuti, sangue, urine, secreti vaginali, feti abortiti e, soprattutto, placente, oppure per via alimentare attraverso l’ingestione di latte non pastorizzato e formaggi freschi provenienti da animali infetti. Il consumo di carni cotte di animali contaminati non rappresenta un rischio di contagio. La trasmissione da uomo a uomo è estremamente rara.
Nel 2024 i focolai su tutto il territorio nazionale sono stati 114, distribuiti su 8 regioni due delle quali rappresentano oltre il 50%. Si tratta della Sicilia con un’incidenza del 32% sul totale dei focolai 2024 in 37 allevamenti bovini, 4 di ovini e 2 di caprini, seguita dalla Campania con un’incidenza del 25% sul totale dei focolai 2024 distribuiti in 29 allevamenti bufalini, 10 bovini, 1 caprino e 1 ovino.