Cala il numero di capi di bestiame in UE. E in Italia che succede?
A fronte del calo del numero di capi di bestiame in UE segnalato in questi giorni dall'Eurostat, abbiamo voluto verificare cosa è successo in Italia nello stesso periodo di tempo

Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, ha segnalato in questi giorni una diminuzione del numero di capi allevati in Europa nel 2024 rispetto al 2023 (leggi anche “Il numero di capi di bestiame in UE continua a diminuire“). La specie maggiormente interessata è stata quella bovina, con una perdita del 2,8% dei capi allevati.
Nella tabella riportata di seguito è fotografata la situazione dei capi allevati in Italia negli anni 2014, 2023 e 2024, stesso lasso di tempo considerato da Eurostat (rielaborazione dati fonte IZS statistiche).
2014 | 2023 | 2024 | |
---|---|---|---|
bovini | 5.537.636 | 5.419.858 | 5.328.037 |
bufalini | 377.088 | 436.177 | 437.521 |
ovini | *5.636.451 | 5.673.297 | 5.390.345 |
caprini | *728.172 | 964.358 | 910.545 |
suini | 8.614.924 | 8.168.355 | 7.899.626 |
* dato da censimento annuale |
Anche in Italia, rispetto all’anno precedente, tutte le popolazioni di bestiame sono diminuite in modo più o meno marcato nel 2024.
I bovini vedono un calo del numero di capi del 1,7% (dato più basso rispetto a quello Europeo del – 2,8%), mentre ovini e caprini sono scesi rispettivamente del 5% e del 5,6% (valori più che doppi rispetto a quelli Europei, ovvero -1,7 e -1,6%).
Anche i suini registrano in Italia un calo più marcato di quello Europeo, dato che si attesta al 3,3% (-0,5% in UE).
L’unica specie che fa registrare un incremento di popolazione è quella bufalina, che segna un +0,3%.
I recenti cali del patrimonio zootecnico hanno rafforzato una tendenza già in atto da tempo in Italia.
Rispetto al 2014, nel 2024 la popolazione bovina è infatti scesa del 3,8%, quella ovina del 4,4%, quella caprina del 25% e quella suina del 8,3%.
Tendenza contraria si ha sempre nella specie bufalina, che vede un incremento di popolazione dal 2014 al 2024 del 16%.