Lo scorso 6 agosto 2024 è stata presentata alla Camera dei Deputati una proposta di legge per l’istituzione dell’Istituto per la Gestione della Fauna (IGF). L’iniziativa, promossa dai deputati Bruzzone, Molinari, Davide Bergamini e altri, punta a creare un ente autonomo dedicato alla gestione e protezione della fauna selvatica autoctona e alloctona sul territorio nazionale.

Perché un nuovo istituto?

Attualmente, le competenze in materia di fauna selvatica sono assegnate all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ma secondo i promotori della proposta di legge, l’ISPRA non sarebbe in grado di garantire un’efficace gestione delle risorse faunistiche. Da qui la necessità di un istituto indipendente, posto sotto la vigilanza del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, per assicurare interventi mirati e bilanciare l’ecosistema senza preclusioni ideologiche.

Le funzioni dell’IGF

L’IGF sarà un organo scientifico e tecnico, con compiti di:

  • Ricerca e consulenza per Stato, Regioni ed enti locali.
  • Monitoraggio delle popolazioni faunistiche e del loro habitat.
  • Gestione di unità operative decentrate per interventi sul territorio.

Tutte le competenze e funzioni attualmente attribuite all’ISPRA in materia di fauna selvatica saranno trasferite all’IGF, inclusa l’emissione di pareri tecnico-scientifici richiesti da istituzioni nazionali, enti locali e aree protette.

Uno degli obiettivi chiave del nuovo Istituto sarà la razionalizzazione delle risorse amministrative e operative, eliminando duplicazioni e garantendo una gestione più efficiente. Inoltre, la legge prevede che l’attuazione della proposta non comporti nuovi oneri per la finanza pubblica.

Prossimi passi

Dopo la presentazione, i progetti di legge vengono annunciati all’Assemblea, stampati e distribuiti nel più breve tempo possibile. A breve dunque, il testo sarà assegnato alla Commissione permanente competente per la materia trattata. In questa sede si svolgeranno le valutazioni e discussioni necessarie per avanzare nell’iter legislativo.