Gestire il microbioma dei vitelli per migliorarne il benessere: cosa ne pensano consumatori

Come percepiscono i consumatori le pratiche innovative di gestione del microbioma volte a migliorare la salute e il benessere dei vitelli

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31 Marzo, 2025
IN BREVE
Il microbioma svolge un ruolo cruciale nelle prime fasi di vita dei vitelli. Diverse pratiche di gestione possono essere prese in considerazione per migliorarne lo sviluppo e la composizione. Tuttavia, la loro accettazione sociale è in gran parte sconosciuta. Lo scopo di questo studio è stato quello di indagare proprio la percezione da parte del pubblico di pratiche innovative di gestione del microbioma volte a migliorare la salute e il benessere dei vitelli e valutare i fattori che influenzano tali pratiche. L’analisi è stata condotta, nel luglio 2023, attraverso un sondaggio online somministrato a 3.220 cittadini di quattro Paesi UE (Finlandia, Francia, Irlanda e Polonia). Dai risultati emerge un quadro interessante per comprendere i futuri scenari dei mercati dei prodotti lattiero-caseari.

Introduzione 

Il microbioma gastro-intestinale è essenziale per garantire una crescita ottimale, la salute e il benessere dei vitelli. Diverse pratiche precoci, come l’uso del colostro, la somministrazione di probiotici e il contatto prolungato vacca-vitello, possono favorire il mantenimento di un microbioma equilibrato. Questo è stato dimostrato da un numero crescente di studi che indagano sull’implementazione di strategie di gestione microbica con l’obiettivo di migliorare il benessere e la salute degli animali da allevamento in generale e dei vitelli da latte in particolare. Le pratiche di gestione aziendale relative all’allevamento dei vitelli non sono, però, ben note al pubblico. Ad esempio, circa il 65% dei consumatori non risulta a conoscenza della procedura di separazione vacca-vitello. I cittadini, però, stanno dimostrando un sempre maggiore interesse su questi temi, con un livello di preoccupazione sempre più elevato e accompagnato da un atteggiamento compassionevole nei confronti degli animali da allevamento. E’ lecito pensare che queste nuove consapevolezze inducano un cambiamento nei consumi e che la domanda di prodotti lattiero-caseari provenienti da sistemi di produzione alternativi sia destinata ad aumentare. Per questo motivo, una maggiore conoscenza delle preferenze dei consumatori, potrebbe giovare sia ai produttori di latte che ai consumatori. Sebbene siano state condotte numerose ricerche sull’accettazione da parte dei consumatori per vari tipi di prodotti contenenti probiotici (ad esempio, gli yogurt) per l’alimentazione umana, molto poco si conosce sulla percezione degli stessi riguardo la somministrazione agli animali di alimenti che favoriscano lo sviluppo del loro microbiota intestinale. Per tale motivo, in questa sinossi,  vi proponiamo uno studio che ha avuto il duplice obiettivo di:

  1. indagare quantitativamente sull’accettazione da parte del pubblico delle pratiche di gestione del microbioma volte a migliorare la salute e il benessere dei vitelli;
  2. valutare i fattori che influenzano questi livelli di accettazione.

Lo studio

Uno strumento di indagine online è stato sviluppato, testato e perfezionato per raccogliere dati su un campione di cittadini di quattro Stati membri dell’UE (Finlandia, Francia, Irlanda e Polonia). I dati sono stati raccolti nel luglio 2023 utilizzando un sondaggio che ha preso in esame quattro interventi innovativi per la salute e il benessere degli animali, studiati dal progetto europeo “HoloRuminant”. Il campione finale è rappresentato da 3 220 cittadini dei quattro Paesi coinvolti: Finlandia = 813, Francia = 803, Irlanda = 801 e Polonia = 803. Ai partecipanti è stato chiesto di valutare quattro pratiche di gestione volte a migliorare la salute e il benessere dei vitelli:

  1. l’uso del colostro;
  2. la somministrazione di una miscela di probiotici in polvere;
  3. fornire probiotici sotto forma di yogurt o kefir;
  4. prolungare la convivenza vacca-vitello.

Ai partecipanti sono stati forniti diversi livelli di informazione: un gruppo ha ricevuto solo una breve descrizione dell’intervento, mentre l’altro gruppo ha ricevuto sia la descrizione dell’intervento sia informazioni su aspetti quali i costi potenziali e l’impatto ambientale dell’intervento. Ai partecipanti è stato chiesto di valutare l’accettazione su una scala standardizzata che andava da 1 a 5, con 1 che indicava “fortemente d’accordo” e 5 che indica “fortemente in disaccordo”. Inoltre, ai partecipanti sono state poste domande sul loro background socio-demografico (ad esempio, età, istruzione), ed è stato chiesto loro di fornire le loro opinioni su temi riguardanti la familiarità con l’allevamento e il microbioma, sicurezza alimentare, consapevolezza ambientale, considerazione dei costi e prospettiva culturale del consumo di prodotti lattiero-caseari. I dati ottenuti sono stati analizzati utilizzando il modello di regressione dei minimi quadrati ordinari.

Risultati e conclusioni

I risultati rivelano che il contatto prolungato vacca-vitello è la misura ritenuta più accettabile tra gli interventi testati in tutti i Paesi (il 79% degli intervistati era d’accordo o fortemente d’accordo). L’analisi delle variabili attitudinali e socio-economiche ha dimostrato l’esistenza di un effetto differenziato tra le strategie di gestione studiate. Per esempio, gli individui con maggiore familiarità con i sistemi di allevamento e i microbiomi erano più inclini ad accettare tutti e quattro gli interventi, mentre le donne, rispetto agli uomini, hanno mostrato una maggiore accettazione del contatto prolungato vacca-vitello. I risultati indicano anche che la fornitura di informazioni aggiuntive ai partecipanti è stata associata a una diminuzione dell’accettazione delle misure. In conclusione, la percezione del pubblico riguardo alle strategie di gestione del microbioma nei vitelli da latte si è dimostrata influenzata da fattori complessi. Lo studio sottolinea l’importanza della chiarezza e della trasparenza dei messaggi, della diffusione etica delle conoscenze scientifiche, e la necessità di una comunicazione equilibrata e coerente.

Lo studio completo è stato pubblicato sulla rivista Animal ed è consultabile qui.

"Iniziare bene conviene"

Rubrica a cura di

 

Da leggere - Giugno 2025

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