Effetti dei sistemi silvopastorali sulle crescita e sul benessere di vitelloni da carne in ambiente mediterraneo
Il sistema silvopastorale riduce lo stress termico e migliora il benessere bovino

L’ambiente mediterraneo, caratterizzato da estati calde e secche, può determinare condizioni di stress termico per gli animali allevati al pascolo e non. La gestione sostenibile dell’allevamento bovino in queste aree è una sfida crescente, poiché l’aumento delle temperature globali e la riduzione della disponibilità di foraggi di alta qualità possono compromettere le performance produttive e il benessere animale (Lacetera, 2019; Aguilera et al., 2020). In questo contesto, l’integrazione di alberi nei pascoli, passando così allo sfruttamento di sistemi silvopastorali, rappresenta una strategia potenzialmente efficace per migliorare le condizioni microclimatiche, mitigare lo stress termico e migliorare le performance degli animali (Pulina et al., 2021).
Un recente studio condotto nell’azienda Tenuta di Paganico soc. agr. SpA (GR) dal gruppo di ricerca in Scienze Animali del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ago-ambientali, dell’Università di Pisa, aveva come obiettivo lo studio degli effetti della presenza di alberi sulla crescita di vitelloni di razza Maremmana (Fig. 1), sul loro stato di stress, misurato tramite l’accumulo di cortisolo nei peli, e sui livelli di glucosio nel sangue. Questi indici sono considerati un indicatore metabolico di adattamento allo stress ambientale.
Figura 1 – Vitelloni e manze di razza maremmana utilizzati nella prove durante l’anno 2021. Foto: Alice Ripamonti
Lo studio si è svolto in un periodo di due anni durane la primavera e l’estate del 2021 e 2022. Per la prova, vitelloni castrati e manze di età compresa tra i 9 e 13 mesi sono stati divisi in due gruppi e assegnati ad uno dei due sistemi: 1) il sistema pastorale, con pascolo aperto, e 2) il sistema silvopastorale, che includeva aree boscate (cerreta) per fornire ombra. Ad entrambi i gruppi è stata fornita un’integrazione di fieni e concentrati prodotti in azienda per sopperire la carenza di foraggio fresco nei mesi estivi. In entrambi i sistemi sono stati monitorati parametri climatici come l’indice di umidità del globo nero (BGHI) per valutare il rischio di stress termico. Le misurazioni includevano il peso corporeo (accrescimenti giornalieri), il campionamento di peli e sangue per analizzare il cortisolo e il glucosio, oltre alla qualità e disponibilità del foraggio nei due ambienti durante il periodo primaverile.
I risultati indicano che la presenza di alberi nel sistema silvopastorale ha contribuito a ridurre il rischio di stress termico nei mesi estivi, con una minore esposizione a valori critici di BGHI rispetto al sistema pastorare (Fig. 2).
Figura 2 – Andamento dell’indice di globo nero (BGHI) durante le ore del giorno nei mesi primaverili ed estivi. La linea verde indica i valori riferiti al sistema silvopastorale mentre le linea blu indica i valori riferiti al sistema pastorale. Le aree rosse indicano il superamento del limite di BGHI, oltre al quale l’animale è a rischio di stress termico (BGHI > 80); le aree gialle indicano la zona di allerta (BGHI compreso tra 75 e 80). Immagine presa da Ripamonti et al. (2025)
Nel 2021 e nel 2022, gli animali nel sistema pastorale hanno sperimentato un numero maggiore di ore in condizioni di stress termico elevato rispetto a quelli nel sistema silvopastorale. L’accrescimento giornaliero è risultato maggiore nei mesi primaverili nel sistema pastorale, mentre nel periodo estivo gli animali del sistema silvopastorale hanno mostrato una migliore performance, probabilmente grazie alla mitigazione dello stress termico. L’accumulo di cortisolo nei peli era significativamente più alto negli animali del sistema pastorale rispetto a quelli del sistema silvopastorale, indicando un possibile livello di stress più elevato nel pascolo aperto. La concentrazione di glucosio nel sangue ha mostrato variazioni stagionali, con tendenze più elevate negli animali silvopastorale, suggerendo un possibile miglior adattamento metabolico alle condizioni ambientali.
L’analisi dei dati conferma che il sistema silvopastorale offre benefici in termini di benessere animale e performance estiva grazie alla mitigazione dello stress termico. Sebbene in primavera il sistema pastorale abbia favorito un maggiore incremento ponderale, grazie al confinamento degli animali al solo pascolo e all’utilizzo della tecnica del pascolamento rotazionale, nel periodo estivo il sistema silvopastorale ha mostrato vantaggi grazie alla riduzione dello stress termico e al mantenimento di livelli più stabili di cortisolo e glucosio.
Il sistema silvopastorale si è dimostrato efficace nel ridurre lo stress termico e migliorare il benessere dei bovini da carne, specialmente nei mesi caldi. L’uso di alberi nei pascoli non solo fornisce ombra, ma contribuisce anche alla sostenibilità dell’allevamento estensivo in ambienti mediterranei. Lo studio suggerisce che pratiche di gestione integrate, come l’uso di sensori GPS e accelerometri per monitorare il comportamento animale, potrebbero fornire ulteriori informazioni per ottimizzare la produttività e il benessere del bestiame in sistemi di allevamento estensivi.
Lo studio è stato condotto grazie ai fondi forniti dai progetti AGROMIX H2020 (GA No. 862993); Gruppo Operativo NEWTON (Sotto-misura 16.2 PSR 2014-2020 Regione Toscana), e Agritech (PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) – MISSIONE 4 COMPONENTE 2, INVESTIMENTO 1.4 – D.D. 1032 17/06/2022, CN00000022);
La presente nota è una sintesi del seguente articolo scientifico pubblicato dalla rivista “Animal”. Ripamonti, A., Foggi, G., Mantino, A., Turini, L., Goracci, J., Silvi, A., Finocchi, M., & Mele, M. (2025). Beef cattle performance and hair cortisol accumulation in silvopastoral and pastoral systems: A 2-year assessment. Animal, 19(3), 101425. https://doi.org/10.1016/j.animal.2025.101425
Autore
Alice Ripamonti
sotto la supervisione del Gruppo editoriale ASPA: Giuseppe Conte, Alberto Stanislao Atzori, Fabio Correddu, Luca Cattaneo, Gabriele Rocchetti, Antonio Natalello, Sara Pegolo, Aristide Maggiolino, Antonella Della Malva, Giulia Gislon, Manuel Scerra.