Effetti di un consorzio microbico a base di Aspergillus oryzae, Lactobacilli e Bacillaceae su produzione di latte e fermentazione ruminale

Una recente metanalisi dimostra che l’integrazione di questi consorzi microbici nella razione dei bovini da latte migliora l’efficienza alimentare, la produzione, la stabilità ruminale e potenzialmente la salute animale

10 Giugno, 2025

Negli ultimi anni, l’integrazione di additivi microbici nei mangimi zootecnici ha attirato crescente interesse come strategia naturale per migliorare le performance produttive e il benessere animale, in particolare nelle vacche da latte. Tra i più promettenti figurano i prodotti ottenuti dalla fermentazione di Aspergillus oryzae (AO), un fungo filamentoso con attività prebiotica documentata, e miscele probiotiche contenenti Lactobacillus spp. e ceppi selezionati di Bacillaceae.

Attraverso una metanalisi di studi pubblicati e inediti condotti su bovine da latte è stato possibile valutare in modo integrato gli effetti di questi consorzi microbici su variabili chiave come l’ingestione di sostanza secca (DMI), il peso corporeo, la produzione e la composizione del latte, i metaboliti plasmatici, la digeribilità dei nutrienti e i parametri della fermentazione ruminale.

Materiali e Metodi

La banca dati è stata costituita da 43 studi (inclusi alcuni non pubblicati), condotti tra il 1984 e il 2023, di cui 31 in vivo su bovine da latte. Sono stati inclusi solo studi con disegno sperimentale chiaramente definito. Il prodotto analizzato conteneva Aspergillus oryzae in forma di biomassa derivata da fermentazione solida, Lactobacillus acidophilus, L. plantarum, L. casei e ceppi di Bacillus subtilis e Bacillus licheniformis. L’analisi statistica è stata condotta secondo i criteri della metanalisi descritti da Borenstein et al. (2009).

Risultati della Metanalisi

1 – Ingestione di sostanza secca (DMI)

La supplementazione con il consorzio microbico ha aumentato significativamente l’ingestione di sostanza secca (+4,8%, P < 0.01), suggerendo una maggiore palatabilità della razione e un miglioramento dell’attività ruminale.

2 – Fermentazione ruminale

  • pH ruminale mantenuto più stabile rispetto ai controlli, con riduzione del rischio di acidosi subclinica.
  • Aumento della produzione di acidi grassi volatili (VFA) totali (+8,2%), in particolare acido propionico e butirrico.
  • Riduzione dell’ammoniaca ruminale (NH-N) → segno di migliore efficienza proteica microbica.
  • Maggior flusso di azoto microbico verso l’intestino tenue.

3 – Produzione e composizione del latte

  • Produzione di latte aumentata in media di +1,2 kg/giorno (P < 0.001).
  • Latte normalizzato a 4% di grasso (FCM) incrementato più significativamente (+1,6 kg/giorno).
  • Riduzione percentuale del tenore di grasso e proteina per effetto di “diluizione” dovuta all’aumento volumetrico della produzione, ma la quantità totale di grasso e proteina prodotte giornalmente risultano superiori.

4 – Peso corporeo ed efficienza alimentare

  • Nessun impatto negativo sul peso corporeo.
  • Efficienza alimentare (kg latte/kg DMI) migliorata in media del +6,5%.

5 – Metaboliti plasmatici

  • Maggiori concentrazioni di glucosio plasmatico e acidi grassi non esterificati (NEFA) in fase iniziale della lattazione, indicativi di miglior metabolismo energetico.
  • Riduzione dei marcatori infiammatori sistemici in alcuni studi (es. TNF-α, IL-6), suggerendo un effetto immunomodulante potenziale.

6 – Digeribilità dei nutrienti

  • Miglioramento significativo della digeribilità della fibra neutro detersa (NDF) e della sostanza secca totale.
  • Nessuna interferenza osservata sulla digeribilità della proteina grezza, ma miglioramento della fermentescibilità proteica ruminale.

I risultati della metanalisi confermano che la combinazione di Aspergillus oryzae, lactobacilli e bacilli ha un effetto sinergico e favorevole su diversi aspetti della fisiologia della bovina da latte, agendo attraverso:

  • la modulazione positiva della microflora ruminale,
  • il miglioramento della fermentazione e assorbimento dei nutrienti,
  • la stabilizzazione del pH ruminale,
  • e potenzialmente un’azione immunomodulante indiretta.

In particolare, l’impiego di ceppi probiotici stabili come Bacillus subtilis e Bacillus licheniformis garantisce attività enzimatica continua anche nelle fasi di stoccaggio e transito gastrointestinale, mentre i lactobacilli favoriscono la competizione con patogeni e la produzione di acido lattico utile per le fermentazioni ruminali controllate.

aspergillus

Conclusioni

Questa metanalisi fornisce una solida base scientifica per l’uso strategico di consorzi microbici contenenti Aspergillus oryzae, Lactobacillus spp. e Bacillus spp. nella dieta delle vacche da latte. I benefici osservati includono:

  • migliore efficienza alimentare,
  • aumento della produzione di latte,
  • maggiore stabilità ruminale,
  • potenziale effetto positivo sulla salute generale.

Questi risultati rendono tali prodotti promettenti candidati per una zootecnia più sostenibile, efficiente ed orientata al benessere animale.

Tratto da: “A meta-analysis of the impact of an Aspergillus oryzae fermentation product on ruminal fermentation and dairy cow performance“, Animal Feed Science and Technology – Volume 319, gennaio 2025, 116182. https://doi.org/10.1016/j.anifeedsci.2024.116182

 

Da leggere - Giugno 2025

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