Flora microbica e insilamento: il report Corteva 2025 sui cereali autunno-vernini
L'obiettivo è identificare l'impatto dell’andamento stagionale sulla composizione delle popolazioni microbiche e le ricadute in chiave di insilamento

L’ultimo report tecnico pubblicato dal laboratorio microbiologico del Corteva AgroLAB offre una panoramica approfondita sull’evoluzione della flora microbica presente sui cereali autunno-vernini destinati all’insilamento, con specifico riferimento alla campagna 2025.
L’indagine, condotta su colture in pieno campo nelle province di Cremona, Mantova e Brescia, mira a identificare le implicazioni dell’andamento stagionale sulla composizione delle popolazioni microbiche epifitiche (batteri lattici, lieviti e muffe) e sulle use ricadute in chiave di insilamento.
Nell’analisi dell’annata si osserva una forte competizione tra lactobacilli e muffe/lieviti, con un significativo svantaggio per i primi nelle fasi iniziali della stagione, anche a fronte di temperature miti. I dati di campo raccolti tra fine aprile e inizio maggio mostrano uno scenario microbico inizialmente sfavorevole alla fermentazione, con cariche di lieviti e muffe nettamente superiori a quelle dei batteri lattici (rapporto microbico fino a 1:2000).
Sulla base dei rilievi effettuati, il documento propone due scenari previsionali legati all’evoluzione meteorologica delle settimane successive: uno con temperature stabili e uno con marcato incremento termico marcato.
In entrambi i casi, tuttavia, la naturale flora epifitica risulta insufficiente a garantire condizioni ottimali per un’efficace acidificazione del foraggio, anche alla luce della minore efficienza metabolica dei lactobacilli naturalmente presenti sulla pianta, rispetto a quelli selezionati per un trattamento microbiologico per l’insilamento.
In tale contesto, viene sottolineato il valore tecnico dell’impiego di additivi microbiologici Pioneer, che permettono di poteziare significativamente la popolazione di lactobacilli, riequilibrando il rapporto microbico (fino a 1:5).
Il report contiene un esempio quantitativo sull’efficacia degli additivi Pioneer nel ridurre le cariche di lieviti e sull’impatto economico conseguente, stimando un vantaggio produttivo pari a circa 55.000 € annui per un allevamento medio da 200 vacche, evidenziando un ritorno sull’investimento fino a 7 volte.
Consulta lo studio completo cliccando qui: https://www.corteva.it/Zootecnia/Zootecnia0024