Formaggi a latte crudo, un tavolo di lavoro per deciderne il futuro

Il Ministero della Salute ha istituito un tavolo per valutare l'efficacia delle misure preventive attualmente in essere nell'ambito del consumo dei prodotti lattiero-caseari ottenuti con latte crudo

casaro-formaggio-produzione
29 Gennaio, 2025

Il 22 gennaio scorso il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha firmato il decreto con cui viene istituito, presso la Direzione generale dell’igiene e della sicurezza alimentare del Ministero della salute, un Tavolo di lavoro per la mitigazione del rischio correlato ai ceppi di Escherichia coli produttori di STEC.

La decisione arriva a seguito del monitoraggio effettuato a livello nazionale negli ultimi due anni, ovvero da quando, con decreto del Ministro della salute 7 marzo 2022, è stato introdotto l’obbligo di notifica dei casi di Sindrome Emolitica-Uremica (SEU) nel sistema di segnalazione delle malattie infettive (PREMAL), nell’ambito delle malattie associate a infezione intestinale da STEC/VTEC.

Ricordiamo che la Sindrome Emolitico Uremica (SEU) rappresenta la più grave complicanza di un’infezione intestinale batterica, sostenuta da ceppi di Escherichia coli (STEC) produttori di una potente tossina detta Shiga-tossina (Stx) o vero-citotossina (VT) e la causa più importante di insufficienza renale acuta nell’età pediatrica, in particolare nei primi anni di vita.

Tale infezione si trasmette principalmente per via alimentare (carne cruda o poco cotta, soprattutto di origine bovina, latte crudo non pastorizzato e formaggi prodotti con latte crudo e poco stagionati, vegetali e frutta crudi non lavati), ma può anche essere contratta a seguito di un contatto stretto con ruminanti infetti o con un ambiente contaminato o per trasmissione interumana attraverso la via oro-fecale.

I dati raccolti tramite il “Registro Italiano Sindrome Emolitico Uremica mostrano che nel dal  1°luglio 2023 al 30 giungo 2024 sono stati registrati 68 casi di SEU, di cui 67 in età pediatrica (<15 anni di età).

I pazienti provenivano da 18 Regioni (due casi avevano la residenza all’estero), mentre per sei casi la malattia si è manifestata al rientro da un viaggio all’estero.

Il range di variazione tra le Regioni che hanno registrato almeno un caso di SEU varia tra 0,29 e 6,2 casi per 100.000. I valori più elevati sono stati riscontrati in Valle d’Aosta (un caso segnalato al Registro), sebbene la maggioranza dei casi sia stata registrata in Puglia (9 casi), Campania (7 casi) e Veneto (7 casi). Negli ultimi 12 mesi, le Regioni in cui il tasso di segnalazione dei casi di SEU è risultato superiore alla media nazionale comprendevano P.A. Bolzano, Puglia, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, P.A. Trento, Abruzzo, Piemonte, Veneto e Emilia-Romagna.

Fonte: Istituto Superiore di Sanità

In considerazione di questo scenario, è emersa la necessità di istituire un gruppo di lavoro finalizzato ad adeguare le misure attualmente in essere, utili a contemperare la protezione della salute pubblica e la tutela delle produzioni alimentari.

In particolare la finalità è quella di valutare se le attuali misure di prevenzione delle infezioni da ceppi di Escherichia coli produttori di STEC (shigatoxin-producing Escherichia coli), in particolare dei casi di Sindrome Emolitico Uremica derivanti dal consumo di prodotti lattiero caseari ottenuti con latte crudo, siano sufficientemente appropriate a mitigare il rischio da tale tossinfezione.

Il tavolo di lavoro ha durata di tre mesi dalla data della sua istituzione e si riunirà periodicamente su convocazione del Coordinatore, Dott. Ugo Della Marta, Direttore generale della Direzione generale dell’igiene e della sicurezza alimentare.

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