“Sei di Coccio”: un formaggio che racconta la rinascita della Romagna
L'Antica Cascina di Forlì ha creato un formaggio utilizzando l'argilla per ricordare l'alluvione

A due anni dall’alluvione che ha colpito duramente la Romagna, dalle terre bagnate dal fango e dalla resilienza delle comunità locali nasce un prodotto che è già simbolo di rinascita: “Sei di Coccio”, un formaggio innovativo e insieme profondamente legato alla tradizione.
A Forlì, al confine con la provincia di Ravenna, nel cuore della Romagna, un caseificio storico, L’Antica Cascina, ha scelto di rispondere ad un evento così impattante con la creatività e con un ritorno intelligente alla natura. Il risultato? Un formaggio affinato in un guscio di argilla, capace di maturare lentamente grazie alle proprietà termoregolatrici di questo materiale antico.
Il nome “Sei di Coccio” gioca con l’ironia romagnola e con la materia prima utilizzata per l’affinamento: coccio, ovvero argilla cruda. Ma dietro il nome scherzoso si cela una tecnica raffinata e antica, che richiama metodi di conservazione pre-industriali, quando il tempo e la materia facevano tutto. L’argilla permette una maturazione naturale, senza stress termici, garantendo una fermentazione lenta e costante. In pratica, è come mettere il formaggio in una cantina che “respira” con lui.
Il risultato è un prodotto con profumi profondi, aromatici ma equilibrati, una pasta compatta ma cremosa e una crosta che racconta visivamente la storia della sua maturazione, offrendo un’esperienza sensoriale, un viaggio nel tempo e nella materia.
“Sei di Coccio” è anche e soprattutto un simbolo di rinascita. Dopo l’alluvione del 2023, che ha devastato ampie zone dell’Emilia-Romagna, molti agricoltori e allevatori hanno perso tutto. Ricominciare non è stato semplice. Ma questa creazione casearia è una risposta concreta, un esempio virtuoso di come le ferite del territorio possano trasformarsi in nuova vita. Anche la scelta dell’argilla – elemento della terra, poroso, povero ma vitale – diventa un messaggio: il futuro si costruisce con le mani, con pazienza, materia dopo materia.
La sostenibilità è stato sicuramente un tema su cui L’Antica Cascina si è impegnata: “Sei di Coccio” non ha bisogno del frigorifero per affinare, consuma meno energia ed evita l’uso di plastica e materiali industriali per il packaging. Il guscio di coccio, riutilizzabile o compostabile, è un imballo naturale a zero impatto. Un prodotto che parla la lingua dell’economia circolare, della lentezza e del rispetto.
Questo progetto dimostra come l’innovazione non significhi solo alta tecnologia, ma anche recupero di saperi antichi, reinterpretati con intelligenza. È la via italiana alla sostenibilità agroalimentare: fare innovazione con la tradizione, partendo dal territorio e valorizzando ogni elemento – anche l’argilla.
“Sei di Coccio” è disponibile in edizione limitata presso punti vendita selezionati e nei mercati contadini della Romagna, e sarà protagonista nei prossimi mesi di eventi e degustazioni dedicate alla valorizzazione delle filiere locali post-alluvione.